Ferrari si presenta alla terza sessione dei test di F1 con grande piglio. Parliamo dell’ultima prova su pista prima che inizi il campionato. Questo fattore ci fa capire quanto sia importante sfruttare al massimo tutto il tempo a disposizione. Gli ultimi esami sulla messa a punto andranno in onda, grazie ai feedback degli alfieri della Rossa. Questa mattina è la volta di Charles Leclerc, che lascerà spazio al sette volte campione del mondo di F1 nel pomeriggio. Una mossa per diversificare gli esami in merito alle condizioni ambientali, dando la possibilità a Hamilton di realizzare un prova high fuel.
F1, Ferrari lavora su freni e sospensione anteriore
Nell’ultima giornata di test in Bahrain, Ferrari ha optato per una variazione nella sequenza in pista. Questa volta sarà Charles Leclerc a inaugurare la sessione, trovandosi così a girare in condizioni ambientali differenti rispetto alle prime due giornate, riprendendo il lavoro lasciato in sospeso ieri. Nel pomeriggio, invece, toccherà a Lewis Hamilton, il quale avrà l’occasione di effettuare una simulazione di passo gara completa. Inoltre, da quanto emerge, per il britannico è previsto un test sperimentale per esplorare i limiti della monoposto modenese.
L’obiettivo è replicare situazioni estreme sul giro secco, consentendogli di prendere maggiore confidenza con i comandi della vettura in un contesto di massima pressione. A livello tecnico, si nota un aggiornamento interessante: rispetto alla giornata precedente, la SF-25 numero 16 è scesa in pista con un cofano motore più stretto. La scelta è legata alle temperature più basse del mattino, rappresentando un esperimento utile per analizzare la gestione termica della power unit italiana e delle sue componenti. Nel primo run, Leclerc sta girando con un set di Pirelli C3, eseguendo alcuni giri push.
Tuttavia, le condizioni della pista non sono ancora ottimali, complice la sabbia trasportata dal vento, che rende la Rossa leggermente instabile. Un altro dettaglio interessante è l’applicazione del flow viz sul secondo flap dell’ala posteriore, utile per valutare il comportamento dei flussi aerodinamici con il DRS attivato. Anche il secondo run non si è protratto a lungo, poiché il team è tornato ai box per concentrarsi sulla messa a punto del sistema frenante. È emersa una piccola criticità riguardante i dischi e le pastiglie, elemento che si ricollega direttamente allo stile di guida del monegasco.
La SF-25 necessita ancora di ottimizzazioni in fase di staccata, come già osservato nella giornata precedente. Infatti, il rendimento di Leclerc su questo fondamentale non è stato ancora perfettamente competitivo, nonostante solitamente il ferrarista si distingua proprio per la sua abilità in frenata. Il diverso comportamento della nuova sospensione pull-rod, che offre sensazioni differenti rispetto al passato, potrebbe essere una delle chiavi di questa fase di adattamento. Per questo, i tecnici sono intervenuti sull’avantreno, cercando di affinare l’assetto per garantire una risposta più efficace al pilota.
Sempre in quest’ottica, è stata regolata ulteriormente la sospensione anteriore. L’idea alla base di questa modifica è migliorare la stabilità della monoposto in ingresso curva e in fase di frenata. Un dettaglio degno di nota è l’uso del flow viz sui braccetti del tirante, un accorgimento che aiuterà gli ingegneri a raccogliere dati visivi sulla distribuzione dei flussi aerodinamici in questa zona strategica della vettura. L’obiettivo è comprendere con precisione il rapporto tra aerodinamica e meccanica, un tema che, come direbbe un “Binotto d’annata”, è cruciale per massimizzare la prestazione della monoposto.
F1, Ferrari più composta della McLaren
Leclerc è finalmente tornato in pista con la SF-25. Per il momento non notiamo grandi differenze, anche considerando che il monegasco è arrivato nuovamente largo alla 4 e pure in curva 13 la traiettoria non è “pettinata” come quelle che ci ha mostrato nella giornata di ieri il britannico. Charles sta cercando di trovare la quadra, all’interno di una sessione che si è rivelata più complicata di quanto si potesse pensare. Osservando Leclerc e in parallelo la McLaren di Norris, notiamo che la vettura britannica pare propria stia soffrendo più problemi rispetto alla Rossa.
La MCL39 è parecchio scomposta in entrata, e pure in uscita non riesce a ottimizzare l’handling quando va sull’acceleratore. Tanti errori dove l’inglese arriva largo e lungo in vari settori della pista. Sottosterzo che si trasforma in eccesso di rotazione. Pare che il vento sita dando parecchio fastidio all’aerodinamica in generale. Constatiamo, per lo meno, che la Ferrari pare soffra meno all’interno di questo contesto competitivo L’ultimo giro di Leclerc non è andato bene. Anzitutto, va detto che tutti stanno soffrendo tantissimo. Basta osservare la Red Bull di Verstappen.
Il sottosterzo che sta patendo è davvero enorme, rendendo l’handling dell’olandese un vero e proprio incubo. Pure McLaren non è da meno, sebbene nel caso di Norris la carenza di rotazione sia minore. Tornando a Charles, nel suo giro ci sono sbavature alla 4 per il sottosterzo. Alla 10 non è riuscito ad accelerare in maniera pulita, ritardando sul pedale del gas per via di una correzione in uscita, mentre in curva 13 è andato troppo all’interno, perdendo il punto di corda. Male pure alla 14. La notizia non è positiva, ma, come detto, si tratta di un problema condiviso con le altre vetture top.
Nei giri successivi, dopo alcuni ritocchi alla vettura, la carenza di rotazione è scomparsa, lasciando spazio a un atteggiamento sovrasterzante. Tuttavia, la monoposto non era ancora così composta e facile da guidare. Leclerc ha cercato di sistemare l’handling, riuscendoci solo in parte. Lo stesso vale per le mini simulazioni di passo gara, dopo aver preparato la vettura imbarcando più benzina a bordo. Anche in questo contesto, la monoposto si è rivelata imperfetta, con i tempi che si sono alzati un po’ troppo rapidamente. In quel momento pure Antonelli pareva sullo stesso programma.
La Mercedes W16 ha mostrato una costanza maggiore soffrendo meno le condizioni ambientali. Va detto che questo gap in buona parte è dovuto alla differenza nei carichi di benzina, in quanto la SF-25 era decisamente con più carburante. Nella successiva simulazione, sempre con Pirelli C3, la Ferrari mostra dei miglioramenti sul piano dell’handling. Anche per questo la progressione dei tempi è migliore. Al medesimo tempo anche Verstappen si adopera nella prova high fuel. I tempi sono più costanti della Rossa e più bassi di quelli di Leclerc di circa 4 decimi ma, anche in questo caso, il carico di benzina della RB21 è inferiore.
Dopo un breve pausa, dove i meccanici simulano un cambio dell’ala montando la medesima specifica, il monegasco torna in pista e continua il suo esame. Il passo è ancora migliore e in linea generale il bilanciamento della rossa è decisamente più neutro. La sezione mattutina volge così al termine. Dopo una pausa di un’ora la Ferrari tornerà in pista con Lewis Hamilton, per l’ultima sgambata della Rossa prima dell’inizio del mondiale di F1 2025 con il Gran Premio d’Australia.
Autore Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv