sabato, Marzo 15, 2025

Mercedes, nuova consistenza di carico: preview GP Australia 2025

L’Albert Park rappresenta una sfida tecnica peculiare per Mercedes. Un layout di F1 che alterna curve a media velocità, tratti più rapidi e un piano di riferimento (asfalto) spesso scivoloso, soprattutto nei primi giorni di attività in pista per vai del bitume molto green. Il primo settore è caratterizzato da curve relativamente fluide e una forte frenata in Curva 3, seguita da un’accelerazione cruciale per impostare il tratto successivo.

Il secondo settore presenta cambi di direzione più repentini e curve come la veloce esse 9-10, dove la stabilità del posteriore e la capacità di mantenere il carico aerodinamico sono determinanti. L’ultimo terzo della pista è senza dubbio la più tecnica, e presunta una chiara alternanza di curve che mettono alla prova vari aspetti traduci la trazione in uscita e la gestione degli pneumatici, spesso soggetti a fenomeni di graining a causa della scarsa gommatura dell’asfalto cittadino.

Mercedes: lo step in avanti è concreto

Mercedes si presenta al primo appuntamento della stagione con un’evoluzione significativa rispetto alla vettura dello scorso anno. Il team di Brackley, ha dimostrato nei test pre-stagionali di aver compiuto progressi nel bilanciamento della monoposto e nella comprensione delle sue caratteristiche aerodinamiche. La curva di apprendimento seguita dalla squadra sembra essere in netta crescita, fatto confermato dagli stessi protagonisti.

La W16 è una vettura di F1 che appare più prevedibile e coerente nelle risposte rispetto all’auto progenitrice. Il gruppo di lavoro capeggiato dall’ex tecnico Ferrari, al secolo James Allison, ha spinto il più possibile per cancellare alcuni difetti della vettura tedesca. Uno su tutti l’asincronia termica sugli assi, che molto spesso mandava in overheating il retrotreno e costringeva i piloti a parzializzare il gas sulla distanza dei 300 chilometri.

Mercedes F1
George Russell (Mercedes) a bordo della W15 – qualifica GP Qatar 2024

Una mossa per contenere il degrado che di riflesso incideva negativamente sulla performance totale della monoposto. Altra questione, in parte legata a questo ultimo aspetto, riguarda il rendimento altalenante nell’arco del mondiale, dove l’auto si accendeva alle basse temperature trovando prestazioni eccellenti, mente dove la colonnina di mercurio era più alta, la capacità di estrarre produttività era decisamente inferiore.

Il posteriore resta un rebus in uscita

I test del Bahrain sono andati molto bene. Tuttavia permangono delle incognite sul reale livello competitivo della W16, soprattutto in relazione ai principali rivali. Sul fronte dell’handling, la monoposto mantiene un front-end molto incisivo, una caratteristica già vista nel 2024, che consente ai piloti di attaccare l’ingresso curva con fiducia. Le maggiori difficoltà emergono nella seconda metà della percorrenza, però.

Mercedes F1
George Russell (Mercedes) a bordo della W16 – Test Bahrain 2025

Ci riferiamo a una certa tendenza relativa alla perdita di stabilità del posteriore in uscita, che può influire sulle prestazioni di un’auto nei tratti ad alta energia laterale, come la sequenza di curva 6 e la veloce 9-10 di Melbourne. Tuttavia, rispetto all mondiale 2024, la W16 ha mostrato miglioramenti nei cambi di direzione e nella percorrenza delle curve a media-alta velocità. Una variabile che potrebbe giovare particolarmente in Australia, dove questi elementi giocano un ruolo cruciale.

Il fondo genera più carico con una finestra di lavoro maggiore

Uno dei passi in avanti più significativi, riguarda senza dubbio l’efficacia del fondo vettura. Con l’ultima opera di ingegneria aeromeccanica forgiata nelle fucine di Brackley, di fatti, si nota chiaramente come la finestra di funzionamento sia più ampia, uno degli obiettivi che appunto erano da smarcare per il 2025. Questo improntante aspetto consente di sfruttare meglio il carico aerodinamico generato dal sotto scocca e di riflesso ridurre i problemi di instabilità che avevano condizionato la W15.

Mercedes F1
George Russell (Mercedes) a bordo della W16 – Test Bahrain 2025

L’obiettivo Mercedes per Melbourne è quello di confermare la linearità di comportamento della monoposto, specialmente in termini di consistenza del carico, un fattore che ha fatto letteralmente impazzire il team nella passata campagna agonistica. La sfida sarà dunque quella di verificare in condizioni di gara se, la W16, abbia davvero colmato il gap di continuità rispetto alle stagioni precedenti e se possa emergere come una concreta alternativa a McLaren, Red Bull e Ferrari nella lotta ai vertici della griglia.

Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini: Mercedes – F1Tv

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