Grazie, Verstappen, per averci fatto credere che con questa McLaren si possa duellare. Certo, l’asso olandese ha sfruttato la pioggia caduta copiosa sul tracciato di Melbourne in più momenti della gara, così come le Safety Car, che hanno consentito di neutralizzare i distacchi. Perché, dopo l’unica sbavatura che aveva permesso a Piastri di riprendersi la piazza d’onore, le monoposto color papaya, anche su fondo umido, stavano facendo un campionato a parte.
Grazie all’imponderabile, sotto forma di scrosci e rovinosi errori di piloti giovani e maturi, il campione del mondo in carica ha fatto sudare freddo Norris, sino al traguardo. Alla fine, il secondo posto nella gara inaugurale della stagione è un risultato superiore alle più rosee aspettative dopo i test collettivi del Bahrain. Tutti nella squadra di Milton Keynes sono consapevoli di non essere al livello della monoposto inglese.
Tuttavia, al tempo stesso, hanno contezza che se riescono a mettere in pista una vettura appena accettabile, il figlio di Jos è in grado di ottenere risultati superiori al reale valore del mezzo. Inutile fare paragoni con il suo compagno di squadra. Lawson esce frastornato dopo un fine settimana troppo simile a quello dei vecchi compagni di squadra dell’olandese, oramai da molti anni a questa parte. Una quadretto che abbiamo osservato a più riprese nelle ultime annate.

È illogico credere che tutti i piloti diventino brocchi al volante della seconda monoposto della Red Bull, così come, dopo appena una gara, mettere in discussione il talento del giovane pilota neozelandese. Ciò malgrado, oramai è un fatto conclamato, il team austriaco corre di fatto con una sola monoposto, il che non aiuta nemmeno il fuoriclasse originario di Hasselt in potenziali giochi di squadra. “Aiutati che Dio ti aiuta”, questa è ormai la forma mentis di Verstappen da diversi anni.
La provocazione
Proviamo a istigare la folla con un ragionamento: perché il quattro volte campione del mondo di F1 in carica, al secolo Max Verstappen, non ha dominato nel suo terreno di caccia ideale, ovvero l’asfalto bagnato in condizioni estreme? Un quesito che potrebbe avere parecchie risposta, alle quali vi invitiamo a dire la vostra nei commenti. Li leggeremo con grande interesse, senza dubbio.

Per noi la risposta sta pure nella quantità di pioggia. McLaren è davvero imbattibile nelle condizioni di fondo umido che progressivamente si asciuga. Basta tornare con la mente al Gran Premio del Canada dello scorso anno, quando Lando Norris iniziò a girare 2/3 secondi più veloce di tutti facendo il vuoto dietro la sua MCL38. Una situazione completamente opposta con pista allagata, condizione in cui il binomio Verstappen e Red Bull diventa davvero imbattibile, Interlagos 2024 docet.
Punti in cascina in attesa del primo sviluppo
Alla fine, la seconda piazza è un risultato che restituisce morale al team in attesa di introdurre un importante pacchetto di aggiornamenti in gara tre o quattro, quindi in Giappone o Bahrain. La logica consiglierebbe di introdurre le novità in occasione della gara a Sakhir, come del resto è spesso successo durante le ultime annate, in modo da poter fruire della somma della base di dati acquisiti nel corso dei test collettivi e quelli dei primi Gran Premi come termine di paragone.

Se la Red Bull RB21 ha conservato il DNA del precedente progetto tecnico, dovrebbe trovarsi più a suo agio nei prossimi due round della campagna agonistica, che lo scorso anno dominò a mani basse. Tuttavia, pensando al passato, ricordare come la McLaren, sino al mese di maggio, non era competitiva come il progetto tecnico 2025, nonostante il potenziale della McL39 sia stato appena intravisto.
Verstappen fa buon viso a cattivo gioco
Chi ha imparato a conoscere il quattro volte campione del mondo, ha certamente notato che l’olandese ha accolto con soddisfazione il risultato finale della gara australiana. Negli ultimissimi giri, quando poteva utilizzare il DRS, non ha provato alcuna manovra azzardata, perché il coefficiente di rischio era troppo elevato e vanificare un risultato superiore alle aspettative del team. In passato non avrebbe fatto così.
Una mossa che poteva vanificare il grande lavoro compiuto dagli uomini di Milton Keynes, tra il venerdì dopo delle libere incolore e il sabato dove mezzo sorriso è arrivato. Tuttavia, Verstappen non corre per essere il primo degli altri, e la soddisfazione è semplicemente contestualizzata a quello che è l’attuale valore del mezzo a disposizione. In tal senso le prossime due gare saranno rivelatrici, in quanto sulla carta dovrebbero essere consone alle caratteristiche della monoposto austriaca.

A questo punto non resta che aspettare una manciata di giorni in più. Da venerdì prossimo, infatti, i motori si riaccenderanno in quel di Shanghai. Parliamo di un tracciato che oltre ad essere molto bello è pure parecchio completo, dove valutare le monoposto sarà decisamente più facile. ed è proprio per questo che potremo farci un’idea decisamente più chiara relativa ai valori in campo del mondiale. Pioggia permettendo, si intende…
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Red Bull Racing – F1Tv
