Nessuno si ricorda del campionato del mondo invernale di F1. La Ferrari lo vince quasi sempre. Sarà perché quel campionato non esiste. Sarà perché spesso tutti barano o si nascondono nei test. Sarà perché i nostri desideri si confondono nella realtà e ce la confondono. Quelli che vogliono sembrare fighi lo chiamano wishful thinking, saccheggiando la lingua inglese nel momento in cui quella saccheggia la nostra. Il campionato del mondo invernale vale ancora meno ultimamente.
Da quando gli S-geni (copyright by Alonso) della Federazione, con la complicità dei team tutti, raro caso di sindrome di Stoccolma, hanno amabilmente messo la testa sul ceppo del boia, convinti che risparmiare qualche soldo valesse trasformare la Formula 1 in ciò che la Formula 1 non è. Va bene, mi sono svegliato male, sarà che da poco ho spento 53 candeline ed ho pensieri uggiosi in testa. E sarà che non è che la Ferrari sia stata in palla. Sempre al netto di tutti i se e i ma tipici dei test pre-mondiali. Sapete… in un certo qual modo io e Arcari siamo due lati della stessa moneta coniata da FUnoAT.
Lui tecnicamente assai più preparato di me, ma soprattutto più ottimista di me. Lui che articola motivi e spiegazioni plausibili sul perché si debba essere fiduciosi, io che memore di decenni così così, fatto salvo il quinquennio d’oro, mi chiedo spesso perché io tifi Ferrari, visto che spesso è fiele e poco miele. Insomma, avete capito che io e lui stiamo lì a confabulare e discutere sulla F1 e dintorni: pneumatici, regolamenti, ali, effetto suolo, PU e via discorrendo. E allora, veniamo alle pagelle semiserie di questo campionato invernale in quel di Abu Dhabi, almeno per i cosiddetti top team.
Ferrari, test F1. Voto: cinque e mezzo
La SF-25 è parsa acerba, anche se reattiva alle modifiche effettuate. Molte cose si sono sistemate, altre no. Se si tratta solo di messa a punto, quella verrà trovata. Se si tratta di qualcosa di peggiore, cioè di un problema “strutturale”, legato cioè al progetto… beh… sono volatili per diabetici. Per ora diamo una leggera insufficienza…
Pull-rod SF-25. Voto: O sospensione delle mie brame, sei tu la migliore del reame?
Ferrari, almeno da una quindicina d’anni, è una delle scuderie più conservative in fatto di sospensioni. In particolare all’anteriore. Di solito cambiano sempre molto in ritardo e non eccellono quasi mai. D’altronde non c’era bisogno di Newey, giusto?
F1, azzardo Ferrari. Voto: ha senso?
Ora, che la Ferrari azzardi tecnicamente è un bel segnale. Che rischi e osi, pure. Il fatto è che poi i fatti, scusate il bisticcio di parole, ti devono dare ragione. E su questo non potremo fare altro che attendere il tempo, che non sbaglia mai. Mi pare evidente che a Maranello abbiamo deciso per una monoposto “O tutto o niente”. Cioè, del 2026 non c’è certezza, è una gigantesca incognita per tutti, e quindi non si può ragionare della serie “ci prepariamo bene al cambio regolamentare”… perché, semplicemente, sono troppe le incognite. Quindi, e questo a me piace, si devono esser detti… “Al diavolo la prudenza!”.
Ottimo. E’ che devi avere anche la materia grigia sopraffina per un tale cambio di “paradigma”. Ultimo anno di questi regolamenti. Provi a vincere e stravolgi l’auto. Specie con la sospensione anteriore. A questo punto devi scontare un periodo di adattamento, perché in mancanza di corposi test è difficile che tutto fili liscio sin dall’inizio, in cui devi conoscere come funziona questa sospensione che poi influenza l’auto in una zona cruciale come l’inserimento in curva. Perché se gira bene in curva consuma poco le gomme e apri prima il gas e vai molto più veloce, tanto per dire una banalità.
Allora, la vera domanda è: aveva senso cambiare tanto una monoposto per l’ultima stagione del regolamento tecnico, prima della rivoluzione? E investire tanto denaro, in regime di tetto alle spese, in un azzardo simile? E’ vero che ci sono tantissime gare. Ma qui vince chi fa più punti prima per poi gestire nella seconda parte del mondiale dirottando le risorse sul 2026. E se devi scontare un periodo di adattamento, magari perdi sei o sette gare e tanti saluti al mondiale. Avrebbe forse avuto più senso cambiare nel 2024 per poi finalizzare nel 2025?
Red Bull ha puntato tutto sul 2021 infischiandosene del 2022, e i fatti le hanno dato ragione. Nel senso che ha vinto il titolo e poi ha continuato dominando per un altro biennio. Ma aveva una monoposto che era assai cresciuta prima, passo dopo passo…e Newey (scusate la mia fissazione amorosa). Pretendo troppo? Non so… ho l’impressione che per quanto la scuderia sotto Vasseur sia migliorata sotto tanti punti di vista, manchi sempre la visione d’insieme… la programmazione. Spero di sbagliare. Perché sennò sarà… anche quest’anno… si vince l’anno prossimo… anzi neanche…
F1, Mistero Cardile via da Ferrari. Voto: nebbia fitta…
Prima ci si lascia apparentemente d’amore e d’accordo. Poi si parla di gardening allungato. In Aston Martin non sanno che dire, ci raccontano di uno Stroll padre furioso… l’impressione è che ci sia molto di più di quanto si narra dietro questa strana vicenda… e che molte cose le scopriremo nelle prossime settimane.
Comunicazione Ferrari. Voto: 5.
Concordo con quanto scritto da Arcari che sottolinea come Ferrari non è cieca, ma ce lo vuol far credere
McLaren. Voto: Stella!
Sono loro i favoriti, inutile girarci attorno. Le parole di circostanza rafforzano questa impressione. Profilo basso per poi stracciare tutti (speriamo di no). L’unico dubbio è se siano preparati per vincere un mondiale piloti. Quello costruttori lo hanno già in saccoccia, al massimo devono confermarsi.
Red Bull. Voto: l’insostenibile leggerezza del dopo Newey?
Forse ci stupiranno, in un senso o nell’altro. Ora come ora l’impressione è che il loro vero valore sia Max. Che dovrà toglierli dai guai come ha fatto per quasi tutto lo scorso mondiale di F1 2024.
Mercedes. Voto:Kimi o non Kimi…
Dal cambio regolamentare targato 2022 ci hanno capito poco di questa generazione di monoposto con fondo a effetto suolo. Per questa stagione sembra abbiano fatto un solido lavoro per cercare di evolver e ottimizzare la loro monoposto. Vediamo cosa succede. Ma l’impressione è che prendano quest’anno come un anno di transizione, visto anche che debutta Kimi Antonelli
Tante incognite, poche certezze. Ma magari riescono a fare la ciambella con il buco questa volta. P.S.: non dite a Domenicali che ho chiamato i test pre-stagionali “campionato del mondo invernale di F1”. Sarebbe capace di pensarci su e di farlo davvero! Quell’uomo, quando si tratta di fare utili, è un vulcano di idee…
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv