martedì, Aprile 29, 2025

Ferrari ottimizza la gestione termica della gomma: preview Gp della Cina

Ferrari si prepara per tornare in pista al Gran Premio di Cina, un appuntamento cruciale per comprendere lo stato di forma della scuderia dopo un inizio di stagione estremamente deludente. Il tracciato di Shanghai, con il suo layout tecnico assai peculiare, metterà alla prova la monoposto di Maranello, chiamata a una reazione immediata dopo le difficoltà incontrate a Melbourne. L’obiettivo in tale senso è molto chiaro: realizzare un netto step in avanti e sbloccare la performance inespressa in Australia.

L’importanza dell’attivazione gomme

Il circuito si suddivide in tre settori distinti, ognuno con caratteristiche ben precise che influenzeranno la prestazione della SF-25. Il primo è caratterizzato da curve lunghe, veloci e lente, tra cui la celebre piega numero 1 a forma di chiocciola, un tratto dove la Ferrari dovrà lavorare attentamente sulla gestione delle temperature degli pneumatici anteriori. Non è un mistero che questa zona della pista sia parecchio complicata, relativamente al warm up da realizzare prima di lanciarsi nel giro secco.

Lo scorso anno, infatti, il team italiano ha faticato parecchio a trovare il giusto compromesso: partire con troppa temperatura penalizzava il finale del giro, mentre con le coperture più fredde l’ingresso in curva risultava difficoltoso a causa della tediosa carenza di rotazione. Questo aspetto sarà ancora più critico nel 2015, considerando che la Rossa, a quanto pare, presenta di suo una certa tendenza naturale a questo comportamento.

Ferrari SF-25 F1
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) in sella della SF-25 nel GP d’Australia 2025

Il secondo settore è quello più guidato, con curve medio-lente che richiedono una buona deportanza per garantire stabilità e trazione in uscita. Qui, Red Bull e McLaren potrebbero costruire il loro vantaggio, grazie alla possibilità di abbassare le vetture in assenza di bump significativi. A Melbourne, la Ferrari è stata in parte costretta a modificare le altezze da terra dell’auto, per motivi ancora non troppo chiari ma risolvibili, che non dovrebbero presentare un problema per il prossimo futuro.

Il rebus sulla messa a punto della SF-25

Secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione, di fatti, il Cavallino Rampante potrà tornare a lavorare in un range più vicino a quello ottimale, ma la vera incognita resta il carico aerodinamico. Nella passata campagna agonistica, ricorderemo, rispetto a Red Bull, la monoposto modenese ha pagato tanto dazio proprio in questa porzione della pista. Ecco perché, il gruppo di lavoro, dovrà dimostrare necessariamente di essere bravo a costruire la messa a punto in maniera più efficace.

Il terzo settore è quello che maggiormente incide sui tempi in qualifica, con il lungo rettilineo di 1,2 chilometri che porta alla staccata di curva 14. A questo va sommato il tratto successivo, anch’esso molto tecnico, che traghetta le vetture sino al traguardo. Ferrari potrebbe sfruttare l’efficienza aerodinamica della specifica di ala posteriore già utilizzata a Melbourne, per adattare il setup alle esigenze del circuito cinese. Oppure, l’opzione B, riguarda una nuova specifica ancora più efficace.

Ferrari SF-25 F1
primo piano della Ferrari SF-25 di Charles Leclerc nel Gp D’Australia 2025

Sappiamo che il team di Maranello sta lavorando sulla strategia, da questo punto di vista, cercando di ottimizzare il livello di carico attorno all’auto senza stravolgere il pacchetto iniziale. Ciò malgrado, come detto, anche in considerazione di quanto visto a Melbourne, non possiamo affatto escludere un versione differente. In ogni caso, per massimizzare il rendimento, sarà fondamentale gestire il degrado degli pneumatici, altro nodo critico della passata edizione, per evitare di incorrere in overheating nelle fasi decisive del giro.

Ferrari pronta cambiare passo

Per concludere ancora un paio di considerazioni. Dopo il caso particolare di Melbourne, dove la probabile necessità di aumentare le altezze da terra ha messo in seria difficoltà la SF-25, il gruppo di lavoro stipendiato da Via Abetone Inferiore 4 non può più permettersi passi falsi. Un’altra batosta, o in linea generale un fine settimana ancora deludente, farebbe scattare un grave allarme sul progetto 677.

La concorrenza è molto agguerrita, anche tenendo presente che la crescita di Red Bull, Mercedes e soprattutto di McLaren appare costante. A Shanghai la Rossa vuole dimostrare di aver risolto i problemi di adattamento alle diverse condizioni della pista, trovando il giusto equilibrio tra carico, efficienza e gestione gomme. Il weekend cinese è una vera e propria prova di maturità per la SF-25, chiamata a sbloccare i progressi 2025 per restare agganciata nella lotta per la vetta.

Ferrari SF-25 F1
Lewis Hamilton (Scuderia Ferrari) effettua la sosta a bordo della SF-25 durante il Gran Premio di Australia edizione 2025

Il tutto tenendo presente che, per la prima volta in stagione, scenderà in campo il particolare format voluto fortemente da Liberty Media. Parliamo della Sprint Race, dove il fine settimana offre più punti ma complica, e non poco, il lavoro da svolgere per trovare il bilanciamento corretto dell’auto. Solo 60 minuti prima della qualifica sprint (al netto dei possibili ritocchi del sabato), in cui la Ferrari dovrà farsi trovare pronta grazie al lavoro svolto da casa con il simulatore.

Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Immagini: Scuderia Ferrari – F1TV

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