Hamilton e Leclerc guidano un vettura competitiva. La prima giornata dell’anno di F1 si è conclusa con la Ferrari in testa alla classifica dei tempi. Charles ha chiuso il venerdì di Melbourne in 1:16.439, staccando di un decimo le McLaren di Piastri e Norris. Dopo i test in Bahrain, la SF-25 era chiamata a dare delle risposte importanti in termini prestazionali, e considerando le impressioni dei due piloti, Hamilton compreso quindi (quinto a fine FP2, nda), le sensazioni sono assolutamente positive.
Leclerc più veloce in ogni condizione
La Ferrari, quindi, si è ben comportata all’Albert Park. Leclerc non solo è stato il più veloce sul giro secco, ma anche nei long run ha stampato dei tempi più che interessanti, e che al termine della sessione ci hanno detto come la Ferrari SF-25 sia stata la migliore in pista, anche della tanto conclamata e comunque fortissima McLaren MCL39, seppur leggermente, perché anche Norris e Piastri non sono stati certamente da meno del pilota monegasco.
La rossa non aveva convinto i più in Bahrain, e chiaramente non può essere una sola giornata di prove libere in un circuito peraltro atipico come quello dell’Albert Park a mettere da parte i dubbi. Questo ci sembra più che chiaro, ma concentrandoci esclusivamente su questo weekend, la sensazione è che la lotta possa essere proprio tra le due squadre che lo scorso anno si sono giocate il mondiale costruttori fino all’ultima curva di Abu Dhabi.
Quindi, giornata positiva, ma piedi per terra: “Oggi il feeling con la macchina è stato buono e abbiamo avuto una prima giornata in pista solida – ha ammesso Leclerc -. C’è ancora margine di miglioramento per quanto riguarda il bilancio vettura, cosa comune a tutti nel paddock, dato che queste monoposto sono ancora piuttosto nuove per tutti noi e dobbiamo spingere per comprenderne i limiti”.
È solo venerdì, questo è chiaro, e soltanto tra 24 ore circa avremo un primo reale riscontro, anche se quanto visto oggi non va assolutamente sottovalutato: “È troppo presto per trarre conclusioni – conclude Charles -. Avremo un’idea più chiara del ritmo di ciascuna squadra soltanto domani in qualifica. In generale, è stato un buon venerdì per cominciare e non vediamo l’ora che sia domani, quando punteremo alla pole position“.
Hamilton, libere utili per conoscere la SF-25
La giornata di Lewis Hamilton è stata ovviamente diversa. Il sette volte campione del mondo, alla prima uscita in carriera con la Ferrari in una sessione ufficiale, si sta man mano adattando alla monoposto e alle nuove dinamiche di un team per lui ancora più che sconosciuto, specialmente nelle operazioni in pista durante una weekend di gara, e per questo la prima sessione è sembrata piuttosto complicata.
In realtà nulla di eclatante, già nel corso delle FP2, il britannico è sembrato più sul pezzo, sia sul giro secco, beccando sì quattro decimi dal compagno di squadra, ma comunque ci stanno nella logica delle cose, che sul passo gara, quando dopo qualche giro di difficoltà, è riuscito ad avvicinare i tempi di Charles. La sensazione è che tutto questo fine settimana sarà di apprendimento per l’ex Mercedes, ma non escludiamo acuti importanti, sia in qualifica che domenica, specialmente se dovesse piovere.
“È fantastico poter finalmente iniziare il primo weekend di gara con la Ferrari – ha detto Lewis -. Quella odierna è stata una giornata di apprendimento, nella quale ho continuato a comprendere la SF-25 aumentando ancora di più la mia confidenza con essa. Ovviamente quasi tutto è completamente diverso da ciò a cui sono stato abituato per tanto tempo, ma la mia sfida è questa, e la sto affrontando con il massimo dell’entusiasmo”.
L’ammissione: “Non eravamo del tutto soddisfatti dopo la prima sessione, ma abbiamo fatto dei buoni progressi nella seconda riuscendo a completare anche alcuni long run, per me particolarmente importanti. C’è ancora da fare sul bilancio vettura e ci lavoreremo durante la notte, inoltre ci manca da trovare un po’ di ritmo, ma era prevedibile. Si tratta di mettere insieme tutti gli elementi passo dopo passo, massimizzando il nostro potenziale e spingendo il più possibile. Dobbiamo continuare a lavorare sodo e sono fiducioso di vedere quali miglioramenti riusciremo a fare domani”.
McLaren c’è, Red Bull no
In conclusione, la Ferrari è competitiva a Melbourne, questo ormai ci sembra appurato. Certo, la McLaren non è da sottovalutare, anzi, sia Piastri che Norris, immediatamente alle spalle di Leclerc, ammettono come ci sia da lavorare, specialmente sul bilanciamento di una MCL39 meno stabile di quanto atteso alla vigilia. Anche qui però, nulla di compromesso in un weekend ancora lungo.
Nei long run il team di Woking è stato più costante all’inizio, quando la Ferrari ha dovuto gestire l’introduzione della gomma, girando abbastanza lentamente nei primi due giri. Tutto voluto, scottati dai problemi rilevati lo scorso anno con la SF-24. Non sappiamo ancora se la monoposto di quest’anno abbia risolto del tutto questo particolare non da poco, ma sembra che la strada intrapresa sia quella corretta.
La Mercedes è lontana nel giro secco, ma nei long run con le gomme hard, sia Russell che Antonelli sono stati protagonisti di una buona dose di giri con tempi molto interessanti, al netto chiaramente dei carichi di carburante. Sembra invece più in difficoltà la Red Bull: Verstappen è settimo, ma ammette problemi sulla RB21, mentre Lawson è disperso in diciassettesima posizione. Attendono giornate difficili, a quanto pare, al quattro volte campione del mondo.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari