Le qualifiche del GP del Canada di F1 potrebbero essere tra le più incerti del 2025. Ferrari è tra le protagoniste anche del sabato di Montreal, quantomeno sulla carta: Leclerc e Hamilton hanno chiuso le FP3 di oggi in seconda e quarta posizione, mostrando una SF-25 competitiva anche sul giro secco nel tracciato intitolato a Gilles Villeneuve, una rarità in questo 2025, Monte Carlo a parte.
F1, qualche giro per prendere confidenza
Il monegasco ha preso parte, di fatto, solo alla sessione di questa mattina dopo l’incidente di ieri nelle FP1, provando anche il passo gara con tempi molto, ma molto interessanti, chiaramente al netto di carichi di carburante e quant’altro. La novità di questo weekend è l’apparente competitività della vettura anche sul giro da qualifica, ma dovrà vedersela con le solite McLaren e un Russell che sembra davvero a proprio agio in questo fine settimana.
I due piloti Ferrari si sistemano nelle rispettive monoposto con uno sguardo concentrato, consapevoli che oggi potrebbero giocarsi qualcosa in più rispetto alle ultime gare. Quando il semaforo si fa verde, le due power unit vengono accese con qualche minuto di ritardo. Ultimi controlli ai sistemi e arriva il via libera per iniziare la Q1. Tutto è pronto per il primo assalto al tempo.
Per il primo tentativo in qualifica, entrambe le SF-25 montano gomme Soft nuove. C’è grande attenzione nella fase di riscaldamento per attivare correttamente la mescola. Hamilton sbaglia subito la frenata di curva 1, costretto a rallentare a causa delle temperature troppo basse sulle anteriori. Anche Leclerc riscontra lo stesso problema, ma sceglie di completare comunque il giro lanciato.
Q1: Hamilton e Leclerc in top 4
È evidente che le gomme non erano ancora nella giusta finestra operativa. Al giro seguente, Lewis ci riprova ma commette un errore alla chicane 8-9, dove manca il punto di corda. Le sensazioni rispetto alle FP3 non sono identiche, segno che le condizioni di pista o la gestione delle gomme stanno influenzando la vettura. La SF-25 mostra segni di sottosterzo, probabilmente legati alla difficoltà di far lavorare gli pneumatici al meglio.
Al terzo giro l’aderenza migliora per entrambi i Cavallini, replicando quanto già osservato nelle FP3. Sarà fondamentale per Ferrari comprendere come massimizzare il potenziale delle mescole, altrimenti il prosieguo della qualifica potrebbe rivelarsi complicato. Bozzi fornisce a Leclerc un’analisi dettagliata del giro, soffermandosi sulle aree critiche.
La chicane tra curva 6 e 7 rimane un passaggio delicato, con l’assetto che ancora non offre pieno equilibrio in quel tratto. Attenzione: bandiera rossa per l’esplosione del cofano della Williams di Albon quando mancano poco più di cinque minuti a fine Q1. Adami invita Lewis a concentrarsi maggiormente sull’uscita di curva 8, per guadagnare velocità nel rettilineo che precede il tornantino.
Entrambi incappano nel traffico al ritorno in pista, ma Leclerc lo gestisce con maggiore lucidità. Il monegasco appare più preciso, mentre Hamilton commette qualche imprecisione. Il sette volte campione del mondo è terzo, davanti al compagno di squadra. Fuori dalla Q1 Bortoleto, Sainz, Stroll, Lawson e Gasly.
Q2: la SF-25 è sul pezzo
Nella fase iniziale della qualifica, Aston Martin adotta la stessa strategia vista a Imola, montando gomme Medium. La scelta si rivela efficace, soprattutto con Alonso che segna tempi molto competitivi. Non è escluso che anche Ferrari possa valutare questa mescola. Intanto, la pista torna attiva rapidamente e i ferraristi escono nuovamente con le Pirelli C6, ma questa volta già usate.
I crono delle Rosse risultano comunque interessanti, considerando che le gomme hanno già 14 giri alle spalle. Le due Ferrari si piazzano immediatamente dietro alle McLaren, ma a sorprendere è Verstappen che, con le Medium, si mette davanti a tutti. Mentre Leclerc rientra per montare un set fresco di Soft, Hamilton resta in pista e prova un altro giro.
Leclerc torna in azione e attiva la modalità spinta, firmando un giro eccezionale che lo proietta in testa alla classifica. Dopo l’attacco, passa in fase di raffreddamento proprio mentre Hamilton rientra ai box per una breve sosta. Poco dopo, anche l’inglese torna in pista con un nuovo set di C6: la Ferrari sta cercando di capire come usare queste gomme.
L’ultima parte della Q3 si preannuncia delicata, con pochissime occasioni valide per segnare un tempo competitivo. Charles sembrava in linea per un buon giro, ma una sbavatura lo costringe a sollevare il piede. Hamilton, invece, incappa nel traffico di Albon e rinvia il tentativo. Il box Ferrari però lo richiama subito, ritenendo sufficiente il crono precedente per accedere alla fase successiva. Fuori Tsunoda, Colapinto, Hulkenberg, Bearman e Ocon.
Q3: perché non usare le medie?
Hamilton è il primo a uscire dai box, seguito poco dopo da Leclerc. Entrambi curano in modo meticoloso la fase di riscaldamento, soprattutto sull’asse anteriore. Lewis commette un errore dopo curva 1 e solleva il piede, mentre Charles, pur sbagliando anch’egli, decide comunque di continuare.
Il primo tempo del numero 16 non è all’altezza delle aspettative, ma Charles decide di restare in pista e tentare un nuovo giro senza rientrare ai box. Intanto Hamilton chiude un tentativo discreto, ma resta distante quasi sei decimi dalla vetta. Leclerc migliora di un decimo, ma il bilancio del primo run è negativo. Ancora una volta, emerge la difficoltà nel portare le gomme nella giusta finestra di temperatura al primo tentativo.
Dopo una breve sosta, entrambi tornano in pista per l’ultima occasione. Hamilton apre la serie ma, come da copione, deve correggere la linea in uscita da curva 1, perdendo subito terreno. Il resto del giro è più solido, anche se non perfetto, e riesce momentaneamente a salire in quarta posizione. Poi arriva il turno di Leclerc, e purtroppo la situazione precipita.
Il giro del monegasco inizia con buone premesse, affrontando bene il primo punto critico. Ma in curva 6 entra troppo veloce, sbagliando completamente la traiettoria. Nel tentativo di recuperare in uscita perde aderenza e il posteriore scappa via. Charles si sfoga via radio, lamentandosi per il comportamento di una Red Bull che però non sembra averlo ostacolato realmente. Ancora una volta, la Ferrari inciampa sul nodo gomme: un copione già visto, che si ripete puntualmente nei momenti chiave.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1TV
