Il GP del Canada 2025 di F1 è stato un vero e proprio calvario per la Ferrari e Hamilton. Il sette volte campione del mondo ha chiuso al sesto posto, ma dopo il primo pit-stop non ha avuto più un ritmo degno di questo nome. La colpa, se così si può chiamare, ricade su una povera marmotta presa in pieno prima del tornante di curva 10, la quale gli ha danneggiato la vettura, facendogli perdere 20 punti di carico aerodinamico.
Lewis dice, ma non dice
La sfiga ci vede benissimo a quanto pare, specialmente nelle situazioni appunto già difficili come quella del britannico. La situazione generale in casa Ferrari non è buona, ma l’atteggiamento di Lewis non sembra quello giusto, quantomeno non davanti alle telecamere e quando sale in macchina. È sempre stato un tipo molto umorale, e quando le cose non vanno bene, purtroppo lo subisce.
Arrivare a Maranello e sperare di trovare un’organizzazione degna di questo nome, purtroppo, non è possibile, ed è su questo che vogliamo concentrare questo scritto più che sulla prestazione di Montreal, sulla quale, obiettivamente, non c’è assolutamente nulla da dire di più. Il sette volte campione del mondo si è aperto nelle interviste post gara, dicendo cose molto interessanti.
“A dire il vero, non so perché non abbiamo ancora introdotto aggiornamenti – ha ribadito Lewis -. Mi auguro, e in parte ne sono convinto, che ne arriverà uno a breve. Ma la mia visione è che non bastino piccoli sviluppi: servono cambiamenti strutturali più profondi. Vorrei potervi spiegare tutto ciò che sta accadendo dietro le quinte, perché ci sono tanti elementi in movimento e molte cose che chiarirebbero la situazione… ma non posso sbilanciarmi troppo”.
“È evidente che quest’anno ci sono stati diversi problemi, e alcune dinamiche interne stanno evolvendo. Il mio obiettivo è contribuire in modo positivo a questi processi, per favorire un cambiamento solido e duraturo. Servono interventi importanti, e io voglio fare la mia parte affinché si costruisca una base vincente per il futuro”.
“Essere onesti significa anche riconoscere che la lotta per il titolo, al momento, non ci riguarda. Siamo tagliati fuori, ed è inutile concentrarsi eccessivamente su questa stagione. Dobbiamo guardare avanti, puntare a ciò che conta davvero: il futuro. La priorità è costruire una monoposto davvero competitiva per il 2026, e io sono determinato a fare in modo che già nel 2025 si veda un netto passo avanti”.
F1, Ferrari: il lavoro più importante è fuori la pista
Boom, bitch! Hamilton ha sganciato una bombetta non da poco. Innanzitutto, continua a chiedere a gran voce aggiornamenti che non stanno arrivando. Da quando Vasseur è diventato il team principal della Ferrari, il francese ha preferito sempre tergiversare sulla questione update, cercando prima di ottimizzare il pacchetto a disposizione. Rispetto al 2024, però, la macchina è una schifezza, e questo è un dato da non sottovalutare.
La parte importante della questione messa sul tavolo da Lewis, però, riguarda l’organizzazione. Cosa sta accadendo a Maranello? Queste dichiarazioni fanno eco a quanto detto da Vasseur venerdì ai colleghi francesi: “Bisogna porsi le domande giuste se la Ferrari non vince da anni. Abbiamo cambiato il team principal, i piloti e praticamente tutto tranne una cosa“.
Cosa non è cambiato? Qualche uomo di spicco? Alcuni dettagli tecnici all’interno della GES? Non è dato saperlo, fatto sta che Lewis vuole incidere sul futuro della Scuderia a breve/medio termine, specialmente con l’arrivo del nuovo regolamento tecnico il prossimo anno. L’inglese sorrideva, voleva far sapere di essere al centro di questo cambiamento, sta suggerendo come fare per tornare a vincere.
D’altronde, il suo approdo a Maranello serviva anche a questo, ovvero dare metodologia di lavoro a un ambiente che purtroppo non sa vincere, è un dato di fatto, non ce lo stiamo inventando e non lo stiamo dicendo per dare noie ai diretti interessati. È una situazione, quindi, work in progress. Forse sarebbe meglio che i tifosi della Ferrari si mettano il cuore in pace, in attesa di tempi migliori, magari fidandosi di un sette volte iridato.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari
