Lewis Hamilton ha archiviato con la Ferrari il Gran Premio d’Austria di F1 con un solido quarto posto, il suo miglior risultato stagionale in gara domenicale, eguagliando quanto fatto a Imola. Una prestazione incoraggiante per il sette volte campione del mondo, che al termine della corsa ha espresso soddisfazione per i progressi mostrati dalla Scuderia, in particolare grazie all’introduzione del nuovo fondo sulla SF-25, portato per la prima volta a Spielberg.
Lewis certifica lo step della Ferrari
Il team di Maranello conferma quindi un passo avanti netto rispetto alla concorrenza diretta, posizionandosi come seconda forza del weekend dietro, però, a una McLaren ancora fuori portata. Il distacco dalla Mercedes di George Russell, diretta rivale in classifica, è stato significativo, segno che il lavoro fatto sugli aggiornamenti sta dando i suoi frutti. Hamilton ha ribadito l’importanza di continuare su questa strada.
“Intanto siamo progrediti come team, ed è bello da vedere – ha commentato Lewis –. Grazie a tutta la squadra. Sono davvero grato a tutti. È positivo fare un passo avanti, siamo stati chiaramente il secondo team più veloce in pista. Questo va riconosciuto a chi ha lavorato sodo per portarci a questo livello”.

In qualifica, Hamilton ha mancato per poco una posizione ancora migliore sulla griglia: “C’è stato un problemino nell’ultimo giro, mi è costato circa un decimo, ma anche questo dimostra che stiamo migliorando, perché eravamo lì. In gara continuo ad avere qualche difficoltà con la macchina, ma nel complesso siamo arrivati più vicini del solito. È un buon segnale”.
Sottosterzo e freni le note dolenti
Tra le criticità emerse, il sette volte campione del mondo ha sottolineato due elementi in particolare: il sottosterzo nelle curve ad alta velocità e una persistente difficoltà con l’impianto frenante. “Questi freni continuano a essere un problema che devo gestire in gara, e anche il sottosterzo è stato fastidioso. Ma stiamo riducendo il gap, e questo mi incoraggia per le prossime gare”.
Il quarto posto di Spielberg rappresenta anche un riscontro importante in termini di fiducia, soprattutto dopo alcune gare complicate. Hamilton aveva già ottenuto un successo nella Sprint Race di Shanghai, ma nelle gare vere della domenica, il piazzamento a punti più alto restava quello di Imola (quarto posto come oggi, nda). Il risultato in Austria conferma una domenica positiva che il britannico spera di consolidare nelle prossime settimane.

Il lavoro di affinamento sulla SF-25 resta centrale per il prosieguo della stagione, e Hamilton sembra avere piena consapevolezza del ruolo che può giocare nella crescita della monoposto: “Dobbiamo continuare a spingere e attaccare, perché credo davvero che possiamo migliorare ancora. C’è margine”.
La differenza prestazionale con la McLaren, però, resta evidente. Né Hamilton né Leclerc hanno avuto il passo per impensierire il duo Norris-Piastri, che ha dominato il weekend del Gran Premio d’Austria senza disturbi da parte degli avversari. Nonostante questo, l’approccio della Ferrari è stato solido, con due vetture nella top 4 e un weekend più forte di Mercedes e Red Bull.
La non discussione con Adami nelle ultime fasi
Nel corso della gara, c’è stato un battibecco tra Hamilton e il suo ingegnere di pista, Riccardo Adami, in merito alla strategia. L’italiano al muretto ha insistito nel far rientrare ai box il sette volte iridato per montare nuovamente le gomme medie, ma Lewis non voleva, e con 20 giri alla fine avrebbe preferito provare ad andare fino alla fine e cercare magari quel podio che tanto gli manca con la Scuderia.

“Il mio passo è così negativo? Perché le gomme le sento ancora buone”, dice Hamilton in radio. Pronta la risposta di Adami: “Box in questo giro per avere un tempo di gara più veloce, è la strategia migliore”. Lewis allora controbatte: “Ma le gomme vanno bene, posso allungare, quanti giri mancano alla fine?”. L’italiano risponde: “Mancano 20 giri, rientra ai box”. Hamilton allora ci prova un’ultima volta: “Non voglio fermarmi, mancano solo 20 giri!”. Adami, a quel punto, ribadisce: “Box adesso”.
A fine gara, Lewis ringrazia il team per il lavoro svolto. Effettivamente, la strategia è stata la migliore, e tra l’inglese e il box non c’è alcuna divergenza dopo quanto accaduto oggi, come qualcuno vorrebbe far pensare. Le richieste dell’inglese erano lecite, ma con gomme così usurate, non sarebbe mai riuscito a ottenere il tanto desiderato podio, vista l’enorme differenza di prestazione con chi ha montato pneumatici più freschi. Il caso non sussiste.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari
