Una Ferrari sperimentale, quella delle FP3. In Austria, 11° round della F1 2025, la Rossa ha proseguito con i ritocchi sulla messa a punto per ottimizzare il rendimento della SF-25. Non è stato facile per i ferraristi, che hanno combattuto con un comportamento imperfetto della vettura. Ancora una volta, anche con il fondo nuovo, il compromesso tra curve lente e più rapide non è all’altezza dei primi.
F1, GP Austria 2025 Q1: Ferrari in leggera difficoltà nelle curve lente
Le SF-25 attendono in garage e salgono in pista dopo un bel po’. Montano un set di pneumatici Soft firmati Pirelli. Diversamente da quanto osservato nelle FP3, il processo di riscaldamento delle coperture viene completato in modo più rapido, con l’obiettivo di ottimizzare il raggiungimento della temperatura ideale. Leclerc completa un primo tentativo ordinato, anche se alla curva 4 esce un po’ largo.
Alla 6, invece, trova traffico e non riesce a gestire il passaggio. Quanto a Hamilton, il britannico mostra un accenno di sovrasterzo in uscita dalla curva 1 e, come il monegasco, manca l’apice alla 4. Tuttavia più veloce di due decimi, guadagnando terreno soprattutto nel T2. Una pausa e poi ancora pista. Si torna a spingere. Il treno di gomme impiegato è lo stesso del run precedente e la strategia di attivazione rimane immutata.
L’obiettivo è trasmettere la giusta quantità di energia alle mescole per massimizzarne la resa. Nel nuovo tentativo, Leclerc effettua un lieve aggiustamento in ingresso curva 3. Mentre alla 4 riesce a centrare il punto di corda meglio che in precedenza. Ciò nonostante, la sua tornata non risulta particolarmente competitiva e il tempo sul cronometro non si abbassa come atteso.
Ancora meno efficace Lewis, che si trova costretto a correggere in curva 1, soffre un evidente sovrasterzo alla 3 e finisce lungo alla 4. Sembra che le SF-25 riescano a esprimersi abbastanza bene nei tratti più scorrevoli del tracciato, mentre patiscono nelle frenate più secche del primo settore. In particolare, in fase di riapertura del gas, l’auto appare instabile e tende a perdere compostezza.
F1, GP Austria 2025 Q2: Leclerc prende la mira
Le vetture di Maranello superano agevolmente il taglio iniziale. Si prosegue utilizzando ancora le Soft, con un solo treno a disposizione per il nuovo run. È Leclerc a uscire per primo, dando inizio alla fase cruciale. Nel suo giro lanciato, Charles deve fare i conti con un’eccessiva rotazione dove il retrotreno tende a partire in curva 1, un problema che gli costa tempo e che non sfugge al suo ingegnere di pista, Bryan Bozzi.
Quest’ultimo lo informa via radio dell’anomalia e suggerisce un modifica al bilanciamento dell’avantreno. Charles chiede un “minus 1”. Hamilton riesce a essere più pulito nella guida, ma il cronometro non lo premia. I due rientrano ai box, e sulla vettura numero 44 si nota un controllo eseguito nella zona posteriore, probabilmente per verificare qualche anomalia. Il secondo tentativo del monegasco è più convincente.
Tuttavia viene rovinato da un altro sovrasterzo nella fase di trazione in uscita dalla curva 4: il monegasco anticipa l’apertura del gas e si ritrova a dover correggere per evitare di perdere l’auto. Hamilton, dal canto suo, si conferma ancora una volta più lineare nel gesto tecnico, ma senza riuscire ad abbassare il tempo. Entrambi accumulano un ritardo di circa quattro decimi rispetto alla McLaren di riferimento.
Ma non fanno neppure in tempo a rientrare completamente ai box che una bandiera rossa interrompe la sessione. A causarla è proprio Hamilton: nel tentativo precedente finisce largo sul rettilineo principale, sollevando polvere e detriti che invadono l’asfalto. I commissari sono quindi costretti a intervenire per ripristinare le condizioni della pista. Si parte con le Soft usate. Leclerc sfrutta l’occasione: riesce a mettere insieme un buon giro che gli consente di limare il distacco dalle McLaren MCL39. Hamilton non migliora.
F1, GP Austria 2025 Q3: super Charles in prima fila
Nell’ultima frazione della qualifica, entrambe le SF-25 riescono ad accedere al turno decisivo senza alcuna difficoltà. Quando si riparte per l’assalto finale, questa volta le monoposto di Maranello montano un set fresco di pneumatici Soft. Charles si ritrova a dover correggere bruscamente il retrotreno sia alla seconda che alla terza curva. Ne esce un giro complicato, ma comunque molto buono.
Dalla radio arriva l’indicazione di Bozzi per un fast in-lap, vista la ridotta finestra temporale a disposizione. Leclerc non risponde, ma comunica l’esigenza di incrementare il carico sull’avantreno di due unità. Anche Hamilton manifesta le stesse necessità: nonostante una vettura dal comportamento più stabile rispetto al compagno, il ritmo resta inferiore e l’inglese opta per un solo step in più di downforce all’anteriore.
Gli ultimi istanti della sessione iniziano con i due ferraristi che lasciano i box per l’ultima volta. Charles riesce a mantenere ordine e precisione sino alla curva 4, dove però, in accelerazione, si ritrova ancora una volta a fronteggiare un accenno di sovrasterzo. Il tempo ottenuto è discreto, ma non migliora il precedente. Tuttavia, con Piastri che alza il piede dopo un giro difficile, Leclerc conquista comunque la prima fila.
Hamilton fatica maggiormente a trovare fiducia e chiude con il quarto crono. Nonostante McLaren sia imprendibile nelle mani di Norris, il bilancio per la Rossa è super positivo. Nella qualifica si è visto un concreto passo in avanti: pur non essendo ancora in grado di ottimizzare il pacchetto in ogni area, le SF-25 hanno mostrato competitività con la messa a punto scelta, riuscendo a battere Red Bull e Mercedes .
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv