Altro giro, altra gara da dimenticare per la Ferrari in F1. In Canada, Charles Leclerc è stato il migliore dei cavallini, arrivando quinto al traguardo grazie soprattutto al ritiro di Norris, scontratosi con Piastri, suo compagno di squadra, a pochi giri dalla fine. La SF-25 è stata un vero disastro a Montreal, facendoci dimenticare in fretta i due podi consecutivi del monegasco a Monte Carlo e Barcellona.
Un weekend condizionato dagli errori
Che non fosse un fine settimana sereno per la Scuderia di Maranello lo si era capito già dal giovedì, quando i piloti hanno dato il loro sostegno al team principal Frederic Vasseur a seguito di alcune voci per mezzo stampa che mettevano in discussione l’operato del manager francese, in scadenza di contratto, e risaltavano alcuni presunti malumori proprio di Charles Leclerc.
Che il monegasco non sia contento per ora è un dato di fatto, e ne ha ben donde, visto che la vettura è quella che è, ma questa volta ci ha messo anche lui del suo con quell’erroraccio in FP1, ma soprattutto la sbavatura commessa in qualifica nel momento decisivo e che poteva regalare anche una seconda fila, senza esagerare, e sarebbe stata comunque molto più positiva di un’ottava posizione.
La gara del numero 16 è stata buona nel primo stint con le gomme dure, il passo era quello mostrato anche da Norris, visto che il distacco è sempre stato sui tre secondi fino alla prima sosta ai box. Dopodiché, la strategia Ferrari è stata ancora una volta dubbia, più che dubbia, e questo ha relegato Charles in sesta posizione a mille mila secondi dal gruppo che si contendeva la vittoria.
Sì, perché fino a fine gara erano in cinque là davanti: due McLaren, due Mercedes e Verstappen. E le Ferrari? Col binocolo a guardare e sperare che qualcosa potesse accadere. Detto, fatto, visto quanto combinato da un maldestro Norris, ma non si può campare sperando nelle disgrazie altrui. Ok che questa stagione è particolare, essendo l’ultima dell’attuale regolamento tecnico, ma ci sono 14 gare, caro Fred, urgono aggiornamenti.
F1, Ferrari: continue incomprensioni col box
Tornando alla gara di Leclerc, il monegasco si è fatto del male da solo con quell’errore in Q3. Colpa del traffico, ma Charles è abbastanza onesto per capire come il maggior responsabile di quella sbavatura sia lui. Certo, sta guidando oltre per portare questa macchina a giocarsi qualcosa di importante, quantomeno nelle vittorie di tappa, ma quando la tiri così, l’errore è sempre dietro l’angolo.
Ad un certo punto è nata la possibilità di poter fare anche una sola sosta, ma obiettivamente, vedendo il degrado, non era molto consigliabile. Leclerc discute col box, ci sono continui fraintendimenti e incomprensioni. Insomma, si capisce che la serenità non è di casa a Maranello, e purtroppo è una costante che dura da tanti, troppi anni.
“Pensavo fosse possibile fare una sola sosta – ha dichiarato Leclerc -. All’inizio della gara ero abbastanza convinto, soprattutto dopo aver visto Russell rientrare per montare gomme Hard nuove. I suoi tempi non erano particolarmente rapidi, quindi ho pensato che potesse valere la pena provarci anch’io, anche perché il degrado era gestibile. Una strategia su una sosta sembrava realistica, soprattutto vedendo il primo stint di Lewis con le Medium, in cui sembrava a suo agio”.
Alla fine però, il muretto ha accesso a più dati di noi piloti, quindi mi sono affidato alle loro valutazioni. Il risultato finale è anche figlio degli errori commessi nelle prove libere, in primis da parte mia, e del traffico in qualifica, che ha compromesso la nostra posizione sulla griglia e complicato l’intera gara”.
“Non è stato un weekend semplice. Mi si chiede se fossi meno sereno del solito? Io cerco sempre di ottenere il massimo da ciò che ho. È vero che in alcune gare può esserci più frustrazione, ma non è colpa degli altri. Il problema, al momento, è che non abbiamo ancora una macchina capace di lottare per la vittoria. E questa è la vera, grande limitazione”.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari
