Ferrari parte forte a Silverstone e lotta con McLaren. La F1 a volte stupisce e ieri lo ha fatto. Gli aggiornamenti al fondo delle Rossa sembrano fare più differenza rispetto Spielberg. La SF-25 era buona su giro secco e ritmo gara. Il limite resta il sottosterzo nei tratti più guidati della pista. Nei long run Hamilton ha sofferto troppa usura rispetto al compagno, che invece è riuscito a fare uno stint più lungo e pulito.
Verstappen il rapido grazie a un giro lento nel mezzo della simulazione
Max è stato sorprendentemente il più rapido nella simulazione passo gara delle FP2: un decimo meglio di Leclerc. I piloti della Ferrari hanno aperto la simulazione high fuel con dei giri troppo spinti attorno al 30.5s. Hanno pertanto messo subito alla frusta gli pneumatici. Questo passaggio spinto ha accelerato eccessivamente l’usura delle mescole di Lewis, che ha subito un crollo dalla tornata 3.
Il tempo medio dell’inglese è stato 5 decimi più lento rispetto a Verstappen e per questo ha dovuto rientrare ai box. Dopo il pit stop, l’inglese ha effettuato altri 4 giri con gomma rossa ottenendo un passo medio di 32.2s. Questo volta il tempo di attacco era più cauto 32.9s, scendono sino a 31.8s nel suo ultimo passaggio. Mentre Leclerc è riuscito a contenere bene il drop prestazionale delle mescole senza patire usura e graining.
C’è poi una cosa da dire sul talento di Hasselt. Sebbene i riscontri cronometrici lo incoronano migliore con tanta benzina, in realtà il campione in carica si prendere un giro per raffreddare i compound a metà della simulazione. Un aiuto non da poco. Nell’ultima parte del suo run la vettura Milton Keynes ha mostrato un limite che sembra derivare dall’asse anteriore.
F1, Leclerc contiene bene il graining nella parte finale dello stint
Per quanto riguarda il degrado delle coperture, si osserva come Hamilton abbia subito immediatamente il crollo della gomma, lasciando circa 8 decimi a tornata. Via radio il pilota di casa lamentava problemi in frenata a causa delle mescole non più in uno stato ottimale. Quest’ultime limitavano Lewis anche in uscita curva, dove era costretto a controllare una monoposto sovrasterzante.
Anche Leclerc ha rallentato il proprio passo dopo la frustata iniziale nel primo giro. Il monegasco ha poi amministrato il drop delle coperture tra il 3° ed il 5° passaggio, pulendo un principio di graining che si era formato sulle gomme. Grazie a questi 3 passaggi più conservativi, Charles ha mantenuto un ritmo costante nella seconda parte, sebbene più lento di Verstappen e delle 2 McLaren.
Ma se facciamo la media, i piloti di Woking erano più lenti e Leclerc, benché Norris e Piastri hanno mostrato tanta regalità sui tempi. Questo dato conferma come la MCL39 abbia una capacità superiore nel mantenere le coperture in una finestra statica di temperatura, elemento che sfrutteranno alla grande sulla distanza dei 300km. Più lenti invece i piloti della Mercedes, che pagano quasi un secondo a Verstappen.
Il limite per loro deriva sempre dalla temperatura gomma, a causa di un asfalto eccessivamente caldo. Dal grafico che vediamo un alto, infatti, si osserva come Kimi e George abbiano patito del graining dopo solo 3 tornate di simulazione, a causa dello shock termico sulle coperture. Quest’ultimo si è ripulito nelle tornate successive dove hanno potuto abbassare nuovamente i loro lap time.
Ferrari ci crede: Leclerc lo aveva già detto giovedì
Nelle consuete parole in avvicinamento al fine settimana di gara, Charles era parso piuttosto speranzoso. Il monegasco aveva ribadito che il gap sui campioni del mondo era ancora evidente. Tuttavia nutriva il sogno di provare a batterli in casa loro. Poi, dopo alla fine Fp2 arrivano altre considerazioni: “Penso che dobbiamo massimizzare la qualifica, ma il setup per la gara è davvero buono”.
Parliamo di un messaggio via radio del ferrarista nel sui giro di rientro a bordo della SF-25. Questa rapida anali di Charles riporta alla mente quanto già visto una settimana fa in Austria. Con ogni probabilità, il team di Maranello dedicherà tutti gli sforzi delle FP3 nel tentativo di sistemare la monoposto per la qualifica. Sembra essere proprio questo il target necessario per sfidare le vetture color papaya.
Inoltre, il primo giro dei long run stressando le coperture e l’intera simulazione con gomma media di Hamilton, sono stasti molto utili per fornire ai tecnici tutte le informazioni inerenti il limite sino al quale poter spingere la vettura. Lottare con il team inglese non sarà affatto semplice, perché tecnicamente è davvero molto preparato. Ciò non toglie che la Rossa non ha alcun timore e punterà al vertice.
Autori e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo – Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari