Il Gran Premio del Belgio di F1 ha regalato alla Ferrari e a Vasseur il quinto podio stagionale, ancora una volta per merito di Charles Leclerc, che ha chiuso al terzo posto una gara interpretata alla grande, tenendo dietro il solito e arrembante Verstappen. Sul circuito più lungo del calendario, il monegasco ha massimizzato il potenziale della SF-25, portando a casa un risultato importante in chiave campionato costruttori, dove l’obiettivo resta la seconda posizione. Weekend molto più complesso invece per Lewis Hamilton, concluso al settimo posto in rimonta dopo due giorni disastrosi per il campione britannico.
Il coraggio di osare
Il fine settimana di Spa ha rappresentato un banco di prova molto importante per il team di Maranello, che ha deciso di introdurre una nuova specifica della sospensione posteriore proprio in occasione di un evento con formato Sprint, dunque con una sola sessione di libere a disposizione per raccogliere dati. Una scelta coraggiosa ma ritenuta necessaria per invertire una tendenza negativa, specie in vista della seconda parte di stagione, nella quale lo sviluppo sarà ridotto al minimo a favore del progetto 2026.
Il nuovo componente ha offerto buone indicazioni, come confermato anche da Frederic Vasseur, che a fine gara ha mostrato una certa soddisfazione per il lavoro del team: “Abbiamo conquistato buoni punti con entrambe le vetture. Venerdì sera eravamo alle spalle della Red Bull, ma già sabato abbiamo dimostrato un buon passo, confermato anche oggi in gara”. Parole che fanno eco a un fine settimana più lineare anche nella gestione delle strategie e dell’equilibrio della vettura, specialmente per Leclerc.
La Ferrari ha gestito i due assetti delle vetture in modo differenziato: Charles ha corso con un’impostazione più scarica aerodinamicamente, pensata per favorire la velocità sul dritto pur con lo spauracchio pioggia, mentre Hamilton ha optato per un pacchetto più carico, cercando di ottimizzare il grip nelle fasi iniziali della sua rimonta dalla diciottesima posizione. Entrambe le soluzioni si sono rivelate efficaci, anche se nel caso del britannico il traffico in pista ha limitato le possibilità.
“Nel caso di Hamilton abbiamo scelto un setup più carico per facilitare la rimonta nei primi giri. Però, una volta rimasto bloccato dietro ad Albon, era impossibile superare. In quelle condizioni, avremmo potuto girare per ore senza riuscire a passare”, ha ammesso Vasseur, sottolineando quanto le dinamiche di gara abbiano inciso sul risultato finale del sette volte campione del mondo.
McLaren ancora lontana
Leclerc, dal canto suo, ha offerto una delle prove più solide dell’anno, confermando una volta di più quanto il suo contributo stia facendo la differenza. Il quinto podio del 2025 arriva con una vettura ancora lontana dalla McLaren, ma capace di difendersi anche in condizioni all’inizio sfavorevoli. Resta l’amaro per non poter lottare costantemente al vertice, ma il rendimento personale del pilota monegasco, obiettivamente, non è mai mancato.
Il nuovo pacchetto tecnico ha rappresentato una boccata d’aria per un team che ha vissuto momenti complicati, anche sul piano interno: “Su un tracciato come Spa, il più lungo del calendario, il nostro distacco è stato di tre decimi. Gli aggiornamenti hanno dato indicazioni positive, ma vanno ancora ottimizzati”, ha spiegato Vasseur, che ha poi proiettato lo sguardo al prossimo appuntamento di Budapest, mostrando un cauto ottimismo.
“In Ungheria vedremo se continuerà a darci buone risposte: sulla carta, quella è una pista che dovrebbe adattarsi bene alla nostra vettura“. Il lavoro proseguirà nelle prossime settimane, anche se l’obiettivo della Ferrari appare chiaro: portare al traguardo la SF-25 nel modo più efficiente possibile, mantenendo la competitività necessaria per chiudere almeno al secondo posto nella classifica costruttori.
Il terzo posto ottenuto a Spa restituisce un po’ di fiducia a tutto l’ambiente, compreso Vasseur, il cui ruolo è stato oggetto di discussione nelle scorse settimane. Il podio del Belgio e le buone sensazioni legate all’aggiornamento sospensivo potrebbero rafforzare la sua posizione in vista di un probabile rinnovo, ancora non ufficializzato, ma un po’ più probabile da quello che filtra da Maranello.
Si pensa al 2026 con più serenità
Il team guarda ora alla pausa estiva con maggiore serenità. Le difficoltà strutturali della SF-25 restano, ma l’idea di aver trovato un piccolo passo avanti nella direzione giusta potrebbe aiutare lo sviluppo residuo e la gestione delle ultime tappe del campionato. Non è previsto un altro pacchetto significativo di aggiornamenti, ma la squadra continuerà a lavorare su dettagli e ottimizzazioni.
I segnali raccolti in Belgio non rappresentano una svolta, ma lasciano spazio a un cauto ottimismo. I margini per migliorare ancora ci sono, così come resta ampio il divario da chi è in lotta per il titolo. La gestione del fine settimana, la solidità mostrata in gara e la costanza di Leclerc, sono però tutti elementi che Vasseur potrà utilizzare per affrontare una seconda parte di stagione più concreta.
La Ferrari lascia Spa con un podio, dati positivi sul nuovo pacchetto e una classifica costruttori che la vede ancora davanti alla Mercedes nella lotta per la seconda posizione. Obiettivo minimo, ma non scontato, considerando la base tecnica della SF-25. Vasseur, dal canto suo, può stare un po’ più sereno, e il lavoro sembra stia dando le giuste risposte, come anche avallato da Hamilton nel post gara, il quale è sembrato più convinto dopo una rimonta comunque non scontata.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari
