Il Circus della F1 fa tappa a Budapest con McLaren che punterà all’ennesima doppietta. Un appuntamento che, per caratteristiche tecniche, si discosta nettamente da quello di Spa-Francorchamps. In Belgio, le due vetture britanniche hanno mostrato un passo inavvicinabile per chiunque. Con temperature più fresche hanno imposto il proprio ritmo senza guardare nei retrovisori: Red Bull e Ferrari si sono limitate a osservare.
L’Hungaroring esalta i punti di forza della MCL39
La pista magiara propone un layout opposto rispetto a Spa: qui le curve a bassa e media velocità sono predominanti e i rettilinei si riducono al minimo. Oltre al lungo rettifilo principale, mancano tratti in cui sviluppare alte velocità di punta. Un contesto perfetto per una monoposto come quella inglese, che eccelle nella generazione di carico in questo spettro di velocità, con un picco di efficienza alle medie e alte percorrenze.
La finestra di utilizzo resta la più ampia dell’intera griglia. Questo significa avere più soluzioni possibili in termini di setup e, su una pista del genere questa, la possibilità di spostare il bilanciamento della monoposto verso il posteriore, prassi comune in Ungheria, non rappresenta affatto un limite. A Monaco il team aveva già mostrato di poter gestire bene questo equilibrio, ottenendo un pacchetto rigido ma efficace, premiato con la vittoria.

Su un tracciato così tortuoso, la vettura britannica può giocare d’anticipo nella costruzione della mess a punto, grazie al margine sulla concorrenza che gli permette di lavorare non solo su trazione e gestione del retrotreno, ma pure nell’ottimizzare uno dei punti forti della vettura: l’inserimento in curva. Il bilanciamento tra i due assi in ingresso è uno degli aspetti più raffinati della McLaren.
Il front-end è solidissimo – un dato costante sin dall’inizio del campionato – al punto che, talvolta, l’anteriore genera perfino un eccesso di grip. Il retrotreno, invece, gestisce in modo impeccabile le altezze da terra, garantendo stabilità nel primo tratto di curva. A parte qualche eccezione – come accaduto in Canada – il pacchetto aerodinamico è tornato a pieno regime anche dopo le restrizioni imposte alla flessione alare.
Gestione termica: il fattore gomme sarà decisivo
Il secondo grande punto a favore di McLaren sarà la gestione delle gomme, un tema chiave all’Hungaroring. Qui, più che altrove, il degrado termico giocherà un ruolo cruciale per l’intero weekend. La pista, stretta e ricca di curve, non offre quasi nessuna occasione per raffreddare le mescole nel corso del giro, e i pneumatici posteriori sono messi a dura prova.
Il rischio di overheating è elevato, ma è proprio su questo fronte che la McLaren ha costruito il proprio vantaggio nelle ultime gare. In ogni curva, la temperatura delle quattro mescole subisce variazioni importanti, e riuscire a contenere queste oscillazioni diventa fondamentale. Il surriscaldamento deve essere tenuto sotto controllo per mantenere la consistenza del giro.

Tuttavia, nella gestione del giro secco, sarà il pilota a fare la differenza. La memoria corre a Budapest 2023, quando Lewis Hamilton conquistò una pole inaspettata grazie a una gestione magistrale del compound più morbido. Capire il comportamento della gomma al limite è ciò che può fare la differenza sul giro secco, mentre sulla distanza McLaren potrà contare su un vantaggio tecnico più marcato.
Ferrari e Red Bull inseguono: le sfide da risolvere
Per i rivali, il fine settimana si preannuncia tutt’altro che semplice. Ferrari sarà chiamata a migliorare il passo gara, anche se proprio la gestione termica delle mescole potrebbe offrire un’opportunità per restare in scia. Red Bull, dal canto suo, dovrà invece focalizzarsi sul contenimento delle temperature del bulk, cioè il cuore della mescola. Quelle superficiali, secondo quanto emerso nelle ultime gare, sembrano già essere sotto controllo.

In sintesi, il tracciato ungherese offre il terreno ideale per esaltare le qualità meccaniche e aerodinamiche della MCL39. A Woking hanno i numeri e la solidità tecnica per indirizzare l’ultimo weekend prima della pausa estiva verso una nuova prestazione dominante. Ma la pista – si sa – non perdona errori.
Autore: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: McLaren – F1TV
