Ferrari battuta dalla Sauber di Hulkenberg. In F1 succede pure questo. Binotto ha dimostrato una certa empatia con il Cavallino Rampante e ci riesce difficile pensare che non sia così. D’altra parte ha speso ben 28 anni in Via Abetone Inferiore 4. Gioisce ma non gode per la sconfitta della Rossa. Fatto sta che per la seconda volta in stagione la Stake arriva davanti a una SF-25. In questo caso due, visto il risultato di Leclerc.
Proprio nella giornata di ieri, nel bel mezzo di analisi e considerazioni, abbiamo fatto notare che il team di Maranello ha grande colpa di questo risultato. Oltre la qualifica dove no ha ottimizzato il rendimento, infatti, sulla distanza dei 300 chilometri ha fatto tanti, troppi errori. Partendo dalla strategia assurda su Charles che, ancora prima di partire, si è infilato ai box per cambiare le gomme e farsi montare le Pirelli C4: mescola Soft.

Per il resto abbiamo tempistiche rivedibili sulle altre soste e quell’incapacità cronica di gestire le temperature di esercizio delle gomme. Un problema che la squadra modenese si porta dietro dalla scorsa annata. Tuttavia non si può certo dimenticare il grande merito della Stake, perché il team guidato dall’ex team ferrarista ha fatto tutto giusto. Nico, con 37 primavere sulle spalle, conquista il suo primo podio in carriera. Meglio tardi che mai.
La partenza dal fondo e la battaglia con Stroll
Hülkenberg partiva in diciannovesima posizione e al primo giro riesce a seguire la Aston Martin di Stroll nella prima rimonta che lo porta alla dodicesima piazza. Sempre nel primo giro riesce a superare lo stesso Lance. In tale frangente, il gruppo di testa gira mediamente dai 2 ai 4 secondi più veloce al giro. Il canadese rientra poi ai box al passaggio n° 7, negli ultimi istanti della Virtual Safety Car e per pochissimi giri la usa la Soft.

Con il compound più morbido esce dalla pit lane in la posto numero dodici, riuscendo in pochi passaggi a scavalcare nuovamente la vettura di Hülkenberg. Una delle scelte più azzardate in quel momento, visto che più di metà griglia era con le Intermedie, mentre una minoranza aveva le medie o dure. Ma Stroll girava 3 secondi al giro più veloce di Nico, ancora sulle intermedie con cui era partito.
Hulkemberg: la sosta anticipa il gruppo di testa
Al giro 10 il tedesco effettua la sua prima sosta, tenendo presente che Stroll e Russell, quest’ultimo con la mescola bianca, stava inanellando tornate piuttosto rapide. La Mercedes del britannico girava addirittura 5 secondi più veloce nel momento in cui la C64 numero 27 rientra per la sosta ai box. Ed è proprio in questo istante che il team di proprietà tedesca prende la decisione che li porterà a podio.
Prevedendo ulteriori scrosci nei giri successivi, il muretto decide di non passare alla gomma slick, che in quella frazione di gara era apparentemente lo pneumatico maggiormente corretto. Al contrario montano un nuovo treno di intermedie visto che c’erano ancora punti bagnati e la coperture cerchiate di verde potevano funzionare. Nico torna quindi in pista in quindicesima posizione.

Forse nemmeno all’ex Sauber non era molto chiaro se la mossa in quel momento avrebbe funzionato. Fatto sta che a posteriori hanno azzeccato alla perfezione la tornata in cui effettuare il cambio gomme. Idem la la scelta sul compound Pirelli a banda verde nuovo di pacca. Decisione che poi hanno ripetuto pure il resto dei piloti nel gruppo di testa, anche se con alcuni giri di ritardo.
Stake ha pertanto anticipato la scelta e la mossa ha portato un vantaggio evidente, in quanto avere la gomma intermedia in quel momento della corsa era la situazione ideale. Quando è stata neutralizzata la gara con l’ingresso della Safety Car, Nico si è ritrovato in quinta posizione: nel giro di 4 tornate è passato dalla quindicesima alla quinta piazza.
A quel punto Hülkenberg sorpassa Stroll e si prenderà la terza posizione.

L’ultima grande sfida che Hülkenberg porta a termine con successo, è quella di tenere a distanza Hamilton. Il tedesco è freddissimo malgrado l’emozione di raggiungere un risultato del tutto inatteso. Non commette alcun errore di guida in condizioni di pista non certo ottimali. Poi, la doppia uscita di pista di Lewis dopo l’ultimo cambio gomme lo aiuta e non poco, ma senza quell’intuizione precedente il podio non sarebbe arrivato comunque.
Autore: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Foto: Ferrari – Stake – F1Tv
