Nel weekend di F1 in Austria, uno sguardo attento alla Mercedes W16 rivela un dettaglio tecnico piuttosto insolito. Infatti, se osserviamo il cofano motore delle vetture tedesche in pista a Spielberg, ci renderemo facilmente conto che il capò non era affatto uguale. Una scelta che rientra nella fase di sperimentazione di cui ha parlato Wolff, per conoscere sempre di più l’auto nel tentativo di ottimizzarla al meglio.
W16, la scelta insolita per l’Austria
Se prendiamo in esame il confronto fotografico a seguire, si evince come la carrozzeria posteriore della monoposto di Russell si allarga visibilmente verso la direzione dell’ala posteriore. Parliamo di una configurazione che non passa certo inosservata, specie tenendo in considerazione che tipo di circuito è stata scelta. Tra le colline della Stiria c’era abbastanza caldo. Vero. Ma non parliamo certo di temperature estreme.
E invece, i tecnici diretti in pista da Andrew Shovlin hanno deciso di realizzare questo test per saperne di più. In linea generale partiamo da un’impostazione che solitamente viene utilizzata dove la colonnina di mercurio sale alle stelle. Un’apertura posteriore del cofano molto grande per smaltire condizioni termiche estreme. Oppure in altri tracciati dove l’altitudine peggiora il raffreddamento per via della rarefazione dell’aria.
Al contrario, il Red Bull Ring non è così tanto esigente da questo punto di vista. Situazione che conferma la voglia di mettere alla prova l’aerodinamica della W16. Al contrario, l’auto di Antonelli mostra un cofano decisamente più stretto. Per di più, lungo l’asse longitudinale, la monoposto del pilota inglese era pure dotata di una serie di uscite di raffreddamento incaricate di smaltire le temperature di esercizio delle componenti interne.
Le ipotesi sull’ampia uscita posteriore Mercedes
Se si guardasse solo all’aspetto termico, questa apertura sarebbe perfettamente sensata per massimizzare il raffreddamento nei circuiti più esigenti. Tuttavia, come detto, a Spielberg le condizioni non lo giustificano affatto. Inoltre, se prendiamo in esame le altre scuderie, scopriamo che nessun altro team ha modificato significativamente il proprio sistema di raffreddamento in questa gara.
Per il Gran Premio d’Austria, Mercedes ha scelto di non portare alcun tipo di aggiornamento. Secondo quanto capito dalla nostra redazione, per Silverstone potrebbero arrivare alcune novità per migliorare la performance della W16. Proprio per questa ragione, che tipo di esame voleva realizzare? Un’ampia uscita contro un posteriore rastremato. Pare proprio non si tratti solamente della gestione termica.
Proprio ieri abbiamo parlato delle difficoltà del team di Brackley nel gestire le temperature, in quanto con una differenza inferiore a 10 gradi l’auto diventa super competitiva, mentre al contrario perde prestazione. Shovlin sostiene che Spielberg è stata risolutrice in tal senso, perché il team ha individuato il punto debole dell’auto, contesto sul quale i tecnici prenderanno provvedimenti sin dal prossimo GP.
Resta dice tutto e niente
Per cercare di fare un minimo di chiarezza ragioniamo sulle parole di Simone Resta. L’ex Ferrari ora in forza al team tedesco è intervenuto sull’argomento. L’italiano ha fornito una spiegazione al venerdì, prima di qualifica e gara. Per questa gara, il team ha introdotto alcune piccole novità, tra cui una leggera modifica all’anteriore della vettura e una cover motore differente, quella di cui parlavano prima.
Non si tratta di un pacchetto di aggiornamenti, ma piuttosto di un affinamento studiato per migliorare il comportamento della monoposto durante la gara. Simone si era detto curioso di capire se questi cambiamenti avrebbero realmente prodotto un impatto significativo. Osservando il rendimento negativo di Russell, che potrebbe perdere il posto in Mercedes per l’arrivo di Verstappen, con ogni probabilità questa scelta non ha pagato affatto.
Peccato per il ritiro di Antonelli che di fatto ha distrutto la raccolta dati sulla distanza dei 300 chilometri, che sarebbe stata alquanto preziosa per la scuderia. L’intervento attesta che, esattamente come sta facendo la super McLaren, pure il team diretto da Wolff sta cercando di affinare ogni concetto per ottimizzare i dettagli. Difficilmente ne sapremo qualcosa di più a Silverstone, tenendo presente che le temperature saranno più basse.
Autore e foto: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Mercedes – Federico Basile – F1Tv