venerdì, Novembre 14, 2025

F1, McLaren: perché i limiti di Baku rischiano di ripetersi

McLaren in F1 sta vivendo il momento più difficile della stagione. Monza e Baku hanno evidenziato che anche la vettura di Woking ha dei limiti. Il freddo e il basso carico aerodinamico non sono amici della MCL39 per gestione gomma e raffreddamento. Questo trend si ribalterà a Singapore, ma non sono da escludere ulteriori passaggi a vuoto prima della bandiera a scacchi di Abu Dhabi.

Basso carico e temperature rigide mettono in crisi la MCL39

Le ultime due gare per il team britannico non sono state all’altezza delle prestazioni mostrate sino a Zandvoort. Se nella tappa italiana Norris e Piastri non hanno brillato a causa di un inarrivabile Verstappen, in Azerbaijan sono emersi limiti prestazionali. La ragione è dovuta senza dubbio a tanti errori ma pure alle condizioni climatiche e all’assetto aerodinamico della monoposto inglese.

A Monza, sfruttare l’arma relativa alla gestione gomme non è stato possibile, considerando che il degrado è stato praticamente nullo. Inoltre, la vettura di Woking è dotata di un’efficienza buona ma non super, pagando costantemente in termini velocistici rispetto a Max. Inoltre, nelle piste in cui il compromesso è favorevole alla Red Bull, Piastri e Norris faticano maggiormente nel portare le coperture nel corretto target termico.

McLaren F1 Norris Stella
Lando Norris con la McLaren MCL39 nel GP di Baku 2025

A Monza questo fattore era mitigato dalle temperature ambientali più alte e dalla minore presenza di curve in cui conta il grip meccanico. A Baku, invece, le condizioni peggiori e il livello di difficoltà tecnica superiore della pista hanno messo in seria difficoltà la MCL39. Le vetture inglesi non erano dominanti sul dritto, con un grip che era piuttosto lontano dal solito livello eccellente.

I limiti della MCL39

A Singapore questo tipo di difficoltà dovrebbe sparire. Marina Bay è una pista che si astice alle caratteristiche della MCL39, dove il caldo umido e le configurazioni da medio-alto carico aerodinamico aiuteranno e non poco la McLaren. Il livello di vapore acqueo presente nell’aria non è da sottovalutare, in quanto la frazione più bassa di fluido secco complica l’asporto di calore tramite gli intercooler.

Questo problema potrebbe essere di minore rilevanza. Alla vettura inglese serviranno aperture più piccole sull’engine cover guadagnando in efficienza. Anche sul lato gestione gomma, le condizioni climatiche più severe e gli sforzi laterali maggiori sulle coperture riporteranno al centro il tema del degrado, dove la scuderia britannica eccelle. Questo il contesto che andrà in scena il prossimo fine settimana.

Norris McLaren F1 GP Baku
Lando Norris (McLaren) a contatto con le barriere nella qualifica del GP di Baku 2025

Questo tipo di superiorità prestazionale non sarà affatto scontato in altre tappe del mondiale. Se in Qatar e ad Abu Dhabi le condizioni climatiche e i layout dei circuiti favoriranno McLaren, le tre tappe americane potrebbero ancora metterla in crisi. In particolare, la gara più difficile sarà quella di Las Vegas, dove freddo e basso carico aerodinamico sono i fattori predominanti.

Las Vegas e Austin potrebbero rivelarsi tappe critiche

In questo caso, l’elemento a favore degli uomini guidati dalla coppia Brown-Stella sono gli innumerevoli dati raccolti tra Monza e Baku. Questi potrebbero facilitare la costruzione di un set-up in grado di limitare i danni rispetto a Red Bull, che resta favorita. In Texas, invece, le MCL39 dovranno costruire la prestazione nel primo terzo di pista, dove conta maggiormente la spinta aerodinamica.

Il lungo rettilineo che contraddistingue il secondo settore e il terzo finale, di fatti, potrebbe esserle sfavorevole. Nonostante questo, quando il layout della pista è vario, le vetture color papaya riescono a trovare più facilmente un compromesso tecnico per esaltare la prestazione. Il tutto grazie alla grande duttilità della vettura che consente di centrare una messa a punto funzionale alla causa.

Norris McLaren F1 MCL39
Lando Norris (McLaren) A bordo della MCL39 nel GP di Baku 2025

C’è poi il Gran Premio del Messico, dove McLaren ha tutte le carte in regola per far valere i suoi punti di forza. A Città del Messico, la configurazione da alto carico aerodinamico, dovuta alla bassa densità dell’aria, faciliterà la gestione termica delle gomme. Inoltre, l’aria più rarefatta esalta le capacità di smaltimento termico della PU Mercedes, limando i problemi legati all’efficienza aerodinamica.

Autore e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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