venerdì, Novembre 14, 2025

Pirelli, Ferrari al Mugello: test nuova full wet unico dato utile alla F1

Pirelli e Ferrari al Mugello per studiare la F1 2026 sul tema gomme. Leclerc e Guanyu hanno provato le coperture da bagnato sulla SF-25 in versione mule car. Interessante notare che, a differenza di Haas, il team di Maranello ha modificato per questo genere di prove la monoposto della stagione in corso. Tuttavia, le avverse condizioni meteo non hanno consentito di acquisire dati sulle mescole d’asciutto.

Possibilità di testare i prodotti da bagnato 2026

Il gommista italiano non ha una vettura conforme al futuro quadro normativo e può fornire ai team solamente alcune indicazioni per cercare di approssimare il comportamento dell auto di prossima generazione. È pertanto chiaro che i test in pista consentono di acquisire informazioni che devono essere prese con le pinze. Il gruppo i lavoro diretto da Mario Isola si è già trovato di fronte a questa necessità.

Ferrari F1 Pirelli
Charles Leclerc (Ferrari) a bordo della SF-25 mule car nel test Pirelli al Mugello

Uno scenario davvero scomodo, dove la Federazione Internazionale non fornisce un supporto reale. Un contesto dove la casa della Bicocca è costretta a realizzare nuovi prodotti facendo maggior affidamento alle simulazioni nel contesto virtuale. Senza subbio, specie considerando che nel prossimo ciclo normativo tutto o quasi cambierò, la FIA poteva costruire una vettura seguendo le norme 2026.

Un’investimento che evidentemente hanno giudicato inutile, consapevoli che Pirelli riuscirà nell’intento di centrare l’esigente obiettivo.Sebbene la pioggia battente ha rovinato i piani sulle coperture da asciutto, è stata un’ottima possibilità per testare la nuova linea di compound da bagnato. Il maggio scorso, Isola aveva spiegato che, uno degli obiettivi per la prossima stagione, era quello di realizzare una full wet meno estrema.

Uno pneumatico che possa essere una valida alternativa alle intermedie, allorquando la quantità di acqua in pista non sia tale da neutralizzare la sessione in corso. L’attuale full wet non è stata praticamente mai utilizzata perché i team sono consapevoli che l’impossibilità di guidare con le attuali intermedie sia condizione sufficiente per sospendere una sessione di prove libere, qualifiche o gara.

Svolto il piano di backup

Il programma della giornata di ieri, prevedeva prove comparative fra varie opzioni delle mescole più dure della gamma, ma la pioggia, caduta a intermittenza ma anche con notevole intensità, ha ridotto notevolmente il tempo disponibile per l’utilizzo delle gomme slick. Come riferito da Pirelli, è stato svolto il piano di backup, effettuando diversi run con gomme intermedie e anche uno con quelle da bagnato estremo.

Guanyu  Ferrari Pirelli F1
L’asiatico Zhou Guanyu a bordo della Ferrari mule car per i test del Mugello della Pirelli

In mattinata Leclerc ha effettuato solo 25 giri, tutti con intermedie, il più veloce in 1’34”914. Nel pomeriggio, Zhou ha girato sia con le intermedie che con le gomme da bagnato estremo, per poi chiudere con un paio di run con le slick: 75 i giri percorsi dal cinese, il più rapido in 1’22”012. Secondo quanto riferito da Isola, il prossimo step sarà l’analisi dati raccolti in Toscana per poi incrociarli con quelli delle sessioni precedenti.

Va ribadito ancora una volte che, questo tipo di scenario, fa capire l’enorme sforzo del gommista italiano con mezzi minimi. Spesso si leggono critiche sul fornitore unico di Pneumatici, ma il lavoro che svolge da oramai 3 lustri è davvero strepitoso. Questo considerando che deve sempre accontentare e creare da zero dei prodotti su misura che sulla carta non esistono, con un serie di specificità di altissimo livello. Chapeau.

Zhou Guanyu (Ferrari) Pirelli F1
Il cinese Zhou Guanyu (Ferrari) durante i test al Mugello della Pirelli

Il prossimo test è previsto nei giorni successivi al Gran Premio di Città del Messico. Prova su pista necessaria per definire le versioni da omologare. Secondo il manager italiano, l’unico aspetto positivo della due giorni al Mugello è stato quello di poter provare i prodotti da bagnato su una pista molto esigente, e di riflesso poter immagazzinare numeri preziosi per lo sviluppo a medio e lungo termine delle gomme.

Autore: Zander Arcari – @berrageiz

Immagini: Ferrari – F1Tv

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