Antonelli e la F1, forse qualcosa non sta funzionando a dovere. Kimi sta dando l’anima ma è in evidente difficoltà. Gli errori continuano a piovere copiosi, sebbene in qualche maniera il giovane italiano sia comunque tutelato dal team. Dopo il Gran Premio di Monza, però, una strigliata di orecchie da parte di Wolff arriva. Una semplice visione dei fatti non cambia l’opinione dell’austriaco. Fatto sta che le cose devono per forza di cose cambiare.
Kimi ha tempo per crescere, ma deve comunque farlo
Mancano nove appuntamenti iridati del mondiale 2025. Questo significa che c’è tutto il tempo per sistemare la situazione dopo aver ragionato con molta calma. Il talento del pilota italiano non è in discussione, tutto vero. Tuttavia Kimi deve per forza di cose trovare un punto di incontro con se stesso per sbagliare il meno possibile. Bryan Lord, storico responsabile della comunicazione Mercedes, è stato chiaro in tal senso.
La scuderia di Brackley ha messo in preventivo che l’attuale campagna agonistica fosse di puro apprendimento. Ciò malgrado, alcune cose vanno corrette. Determinati errori sono fisiologici, altri figli di troppa foga o distrazioni non necessarie. Per Antonelli è atteso un passo avanti che stenta ad arrivare, anche perché – girarci attorno non serve – a livello psicologico sta soffrendo questa condizione.
La mancanza di risultati solidi nella massima categoria del motorsport pesa. Portare a casa punti pesanti è un vero e proprio viatico necessario per ottimizzare il rendimento nell’arco del fine settimana. “Imbruttirsi” in Formula 1 è un attimo, ne abbiamo avuto prova in maniera abbondante con altri piloti che, per circostanze simili o quasi, hanno poi perso il treno della loro carriera. Un qualcosa che l’italiano deve assolutamente evitare.
Monza non soddisfa Kimi ma neppure la dirigenza Mercedes. Per la prima volta dall’inizio della stagione, Wolff è stato severo nel giudizio. E ha fatto bene, probabilmente, in quanto troppa protezione continua non sprona la mente di chi si trova in difficoltà. Le parole del team principal viennese sono chiare e di fatto bocciano l’atteggiamento del diciannovenne emiliano tenuto nell’ultima parte della gara.
Wolff sgrida Antonelli
Toto va senza mezze misure davanti ai media. Racconta come un pilota non può pretendere di stare nella lotta che conta quando il venerdì resta insabbiato nelle libere più importanti. La gara di Kimi è stata deludente per l’austriaco, che commenta come il fine settimana dovesse essere decisamente solido, non quello che è stato. C’era la possibilità di lottare con Lewis e Leclerc se lo scenario fosse stato questo.
Alla partenza Kimi ha sbagliato a gestire la frizione e si sa, un errore del genere si paga al via. Cinque piloti lo hanno passato e la corsa si è fatta parecchio in salita. Guidare più dietro ha di fatto allontanato l’italiano dai sogni di gloria e, per di più, calzando le gomme medie, raggiungere la temperatura target per accedere al massimo grip non è stato affatto semplice. Altra questione che lo ha messo in crisi.
Il ritmo non è mai realmente arrivato, sino a che – parliamo del giro 45 – la Williams di Alexander Albon, con le coperture più fresche, lo ha messo sotto pressione. La mossa per difendersi di Antonelli non è piaciuta agli steward che hanno deciso di penalizzarlo. Anche su questo fatto Wolff è stato piuttosto chiaro. Toto ha spiegato che, quando non ci si trova in condizione di difendersi, si deve alzare bandiera bianca e perdere meno tempo possibile.
Wolff rinnova la fiducia, ma attende una pronta reazione
E in effetti, difendersi senza armi e combinare l’ennesimo pasticcio per “coronare” in maniera negativa il fine settimana non è una mossa che è affatto piaciuta a Toto. Ciò malgrado, la stima nei confronti del suo pupillo resta invariata. Si incarica lo stesso co-proprietario Mercedes di ribadirlo, perché strigliare il proprio pilota non significa in automatico non credere più in lui.
Per questo guarda avanti e pensa a Baku, Gran Premio dell’Azerbaigian dove, tra meno di due settimane, Kimi avrà la possibilità di rifarsi e dimostrare con i fatti tutto il suo valore. È questo che chiede Toto, in una pista in cui ha già girato nelle categorie propedeutiche. La pressione sarà minore? Chissà. L’appoggio totale verso Antonelli non è scalfito, ma il boss della Mercedes vuole una pronta reazione.
E in fin dei conti se la merita, visto che lui stesso ha fatto di tutto per mettere il bolognese al volante della W16, sebbene una parte della scuderia non fosse poi così sicura. Un talento naturale che però va sbloccato. Il passato serve per non commettere gli stessi errori, dimenticando il peso del risultato. Appuntamento al Baku City Circuit, pertanto, dove il team tedesco attende una risposta precisa da Antonelli.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz – Niccolò Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv
