Elkann parla di Ferrari e F1. Spiace dirlo, ma il ritornello resta sempre il medesimo: nulla di nuovo, e la credibilità dei suoi moniti è sempre molto bassa. L’involuzione netta del Cavallino Rampante spaventa, soprattutto ora che il nuovo ciclo normativo si avvicina. Il quarantanovenne imprenditore si lancia nell’ennesima promessa legata al futuro, con l’impegno di risollevare le sorti e tornare a vincere
John, il corpo estraneo che promette e basta
Il presidente della Rossa non può certo essere considerato un esperto della massima categoria del motorsport. Ne sono prova le sue frequenti uscite fuori luogo, quando con goffaggine ha cercato di commentare le vicende in pista del team. Tra queste, spicca l’episodio del GP di Baku 2019, quando, dopo una severa batosta, si affrettò, rendendosi alquanto ridicolo, a sottolineare al pubblico che il giro veloce era stato segnato dalla Ferrari.

Un dettaglio di poco conto, considerando che la Mercedes aveva conquistato una doppietta con Lewis Hamilton e Valtteri Bottas, mentre le due SF90 di Sebastian Vettel e Charles Leclerc avevano tagliato il traguardo rispettivamente in terza e quinta posizione. In generale, parlando del nipote di Gianni Agnelli, è facile notare come il suo approccio risulti piuttosto distaccato dal lato sportivo.
Esperto di economia, il newyorkese si è rivelato una vera e propria macchina da soldi, come dimostrato a più riprese. Anche per questo sembra che il suo impegno nel generare profitto sia ben lontano dall’obiettivo di far trionfare il team in pista, dove, paradossalmente, i successi non generano guadagni ma richiedono ingenti investimenti. Luca Cordero di Montezemolo ha voluto fare il punto sulla situazione del Cavallino Rampante.

L’ex presidente e imprenditore italiano, capace di superare le vittorie del fondatore nella sua lunga carriera trascorsa in Via Abetone Inferiore 4, ha ribadito che per ottenere il successo in Formula 1 con la scuderia di Maranello è necessario un punto di svolta: serve pertanto una guida forte, molto autorevole e pronta a rischiare. Caratteristiche che al momento sembrano del tutto assenti. Una stilettata di certo non lieve.
Una questione personale? Se lo dice lui…
Questa mattina, in occasione del Capital Markets Day 2025, evento inevitabilmente legato agli aspetti finanziari, Elkann ha espresso concetti chiari sul periodo negativo della Rossa. Ha inoltre parlato del suo rapporto con la scuderia, con il team, con i tifosi e degli obiettivi che ha fissato nella propria mente. Parole di dichiarato affetto, che tuttavia risultano difficili da credere alla luce dei fatti concreti.

Il presidente e azionista di maggioranza del team italiano ha voluto condividere una riflessione intrisa di passione e dedizione, sottolineando l’unicità del team in tre dimensioni: tradizione, tecnologia e corse. Ha richiamato l’attenzione sul ruolo fondamentale delle competizioni, una storia che affonda le radici in quasi un secolo di trionfi in pista, e ha evidenziato come questo patrimonio definisca l’identità stessa della Rossa.
Ha pure precisato con fermezza che il suo impegno non è soltanto professionale, ma profondamente personale: ogni decisione da lui presa è assolutamente mirata a rafforzare l’eccezionalità della squadra corse, preservandone al tempo stesso la sua l’unicità. Ha posto l’accento sul valore delle persone che animano il team, il cui talento e dedizione rappresentano la più solida garanzia per il futuro del marchio.

Ha poi rivolto un pensiero ai ferraristi, che affidano sogni e aspettative alla Scuderia, e ai tifosi, la cui attesa di vittorie in Formula 1 è accompagnata dall’orgoglio per i successi nel campionato Endurance, culminati quest’anno con tre trionfi consecutivi a Le Mans. Con entusiasmo e fierezza, ha concluso la sua dichiarazione esortando tutti a sostenere la quadra modenese, il tutto con un bel “Forza Ferrari sempre“.
Vigna ancora meno credibile e banale come sempre
Ascoltando le sue parole, il pensiero che viene alla mente è sempre il medesimo: tanti bei discorsi, ma i fatti non cambiano mai. Sembra quasi che, ogni tanto, John senta la necessità di ricordare uno scenario ipotetico che però resta sempre molto lontano dalla realtà. Oltre a lui, era presente pure Benedetto Vigna, l’amministratore delegato della Rossa che i ha speso due parole sulla falsa riga del compagno di merende.
Il dirigente sottolinea come, nel recente passato, la squadra si fosse assunta l’impegno di trionfare nelle competizioni. Tale promessa è stata mantenuta nell’Endurance grazie alla 499P, che ha portato il marchio italiano alla vittoria. Poi evidenzia come, in Formula 1, permangano margini di miglioramento e che la conquista del successo sia un dovere verso i fedeli tifosi sparsi in ogni angolo del globo.

Tanto bla bla bla che contraddistingue chi solitamente perde. Sì… perché chi vince o sa vincere, o perlomeno lavora per farlo, preferisce evitare le solite chiacchiere, tirarsi su le maniche e darsi da fare. Lavorare per essere credibile: proprio quello che attualmente il top management non è. Questo il pensiero più diffuso tra coloro che continuano a seguire le gesta della storica scuderia.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Scuderia Ferrari – F1 Tv
