venerdì, Novembre 14, 2025

Horner, le richieste per tornare in F1: la Ferrari potrebbe accontentarlo

Horner è libero e Ferrari lo osserva. L’ipotetico matrimonio in F1 tra le parti non può prescindere da diversi fattori. La posizione del team italiano di base non è comoda, con diverse ostacoli da superare per portare a termine un accordo del genere: difficoltà logistiche, familiari, economiche e di potere. Uno scenario che potrebbe trovare risoluzione solamente a determinate condizioni operative.

Horner pronto a ripartire

Christian ha abbandonato la Red Bull oramai da tempo. O forse sarebbe meglio dire che è stato gentilmente accompagnato alla porta. Una storia durata 20 anni, in cui il manager originario di Leamington-Spa ha creato da zero una delle scuderie più vincenti di sempre nella massima categoria del motorsport. Parliamo di ben otto titoli piloti e sei costruttori: un curriculum splendido che l’inglese si porta dietro.

Il cinquantunenne non è una persona facile. Con ogni probabilità, giunto a quattro lustri con la squadra di Milton Keynes, il suo modo di comandare era divenuto un po’ troppo autoritario. Si era fatto prendere dai famosi deliri di onnipotenza? Forse qualcosa del genere. Fatto sta che il suo atteggiamento non era più sopportato da diversi membri del team, tra cui il talento di Hasselt. Situazione che ha fatto saltare il banco.

F1 Horner Ferrari
Geri Halliwell e Christian Horner al Gran Premio d’Austria 2025

Il suo personaggio non funzionava più. Per questo è stato sostituito da Laurent Mekies, che di fatto è stato bravo a ristabilire una certa armonia all’interno della squadra. In più di un’occasione, Verstappen ha sottolineato quanto gli piaccia il nuovo approccio che, risultati alla mano, è servito anche nell’economia del campionato. Due mesi dove la scuderia pluripremiata ha cambiato metodologia di lavoro.

Christian prediligeva un’impostazione mirata maggiormente al progetto di base, fidandosi principalmente del supporto dati. Al contrario, Mekies è stato in gamba prima di tutto ad ascoltare i piloti, principalmente il quattro volte campione del mondo di Formula 1, per trovare una strada condivisa e fornire il supporto tanto bramato dall’olandese. Per di più ha rinnovato il DNA votato al rischio del team. Tutto alla grande, insomma.

Inghilterra e famiglia

Ma l’addio del britannico non può essere visto come un fallimento. I tempi erano maturi e il suo licenziamento fa parte di un processo fisiologico. Ora, dopo 20 anni di corse, a soli 51 anni, lo “spice boy” è nel pieno della sua maturazione. Terminato il “gardening leave”, nel 2026 può tornare alla vita da paddock, sempre e quando siano rispettati diversi dettami dai quali a quanto pare non si può prescindere.

Horner ama la sua nazione. È quello che possiamo definire un inglese doc. Adora vivere nella campagna del Northamptonshire, dove possiede una mansion con tanto di cavalli. Inoltre, per lui, la famiglia è tutto: un sorta di “rifugio necessario”. Prova ne è il grande appoggio ricevuto dalla moglie, quando tutto il mondo lo guardava storto per la spinosa faccenda legata alle presunte molestie verso una dipendente.

F1 Ferrari Horner
Geri Halliwell Christian Horner a cavallo

Ricorderemo la presenza di Geri Halliwell a diversi Gran Premi, proprio nel periodo più bollente dell’inchiesta interna Red Bull. Girava nel paddock mano nella mano con suo marito, di fatto pretendendo una posizione netta. Una dimostrazione non da poco. Sappiamo che “Ginger Spice” non vuole trasferimenti. L’imperativo è restare in Inghilterra. Anche per questo non sarebbe facile coniugare un ipotetico trasferimento alla Ferrari.

Lato economico e catena di comando

Gli altri due macro fattori decisivi per Christian riguardano due sfere molto importanti. Iniziamo da quella economica. L’ex CEO della Red Bull percepiva uno stipendio da manager totalizzante che si avvicinava ai 30 milioni di euro. Una cifra davvero esorbitante che qualsiasi squadra di Formula 1 farebbe fatica a pagare. Ma forse non sarebbe un vero problema per il Cavallino Rampante.

Resta il fatto che, pure per le casse del team modenese, staremmo parlando di un esborso sul quale riflettere attentamente. La questione monetaria è strettamente legata alla seconda discriminante. La buonuscita dell’inglese si aggira sui 100 milioni di euro dopo l’allontanamento dal team austriaco. Una somma di denaro folle che offre all’ex dirigente la possibilità di comprare quote di una scuderia.

Horner F1 Ferrari
Cristian Horner, ex CEO della Red Bull

Ed è proprio questo che vorrebbe fare. Ricoprire il semplice ruolo “di dipendente” non fa per lui, specie in questo momento della sua carriera. Un investimento che, di riflesso, gli andrebbe a concedere molto più potere decisionale di una semplice assunzione come responsabile di una squadra. Proprio quello che desidera. Pensando a tutti questi fattori, è facile ragionare sul futuro dell’inglese.

La base tecnologica inglese

Ferrari farebbe un gran colpo assicurandosi il britannico. Sotto questo aspetto, immaginiamo che nessuno sia in disaccordo. Tuttavia, per rendere effettiva un’intesa del genere, ci sono diversi elementi che in qualche modo andrebbero sistemati. Un’idea della Ferrari potrebbe essere quella di sbarcare con un polo tecnologico in suolo inglese. Un dipartimento che offrirebbe diversi vantaggi.

Sebbene in passato un concetto similare non abbia funzionato con John Barnard, non è detto che, realizzato nella maniera corretta, non possa farlo ora. Contesto che, tra le altre cose, aprirebbe le porte all’arrivo di molti tecnici di estrazione anglosassone nel cuore di quella che viene definita l’Aero-valley. Azione che, in un colpo solo, risolverebbe pure il problema che riguarda la famiglia di Christian e il “non abbandono” delle sue radici.

F1 Ferrari Horner
John Barnard nella struttura inglese di Guildford allestita dalla Ferrari

È piuttosto chiaro che un panorama del genere richiede forti investimenti che John Elkann, considerando la potenza economica che possiede, potrebbe anche decidere di affrontare. Non si tratterebbe di snaturare il team, bensì di una riorganizzazione globale del marchio Ferrari che potrebbe aprire scenari inaspettatamente molto più redditizi di quanto si possa pensare. Con a capo, ovviamente, Mr. Christian Horner.

Autore: Zander Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari – Red Bull Racing – F1Tv

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