Oltre ai problemi ai freni, la Ferrari SF-25 nella F1 targata Singapore ha sofferto parecchio anche nella gestione delle gomme. Questo significa che, anche senza dover realizzare tutto quel lift and coast per mantenere le temperature sotto il livello critico, il passo della Rossa nell’arco degli stint avrebbe subito comunque un forte drop prestazionale. Gomme che non funzionano in qualifica, ma neppure sulla distanza dei 300 chilometri.
Charles subisce il drop della gomma al giro 10
Nel corso del primo stint, i piloti della Rossa sono partiti con gomma media. Nei primi giri, Charles è parso più in difficoltà del compagno nella gestione gomma, pagando uno start troppo aggressivo. Il monegasco, che gira in media 9 decimi più lento rispetto a Russell, ha patito uno sbilanciamento di frenata al posteriore, tra lato destro e sinistro. Un’anomalia

Charles è riuscito a mantenere il ritmo di Piastri solo per i primi 10 giri, ma poi ha dovuto rallentare il passo tra la tornata 17 e la 19, prima della sosta, perdendo quasi 2 secondi. La prima parte di gara per Hamilton è stata più semplice, grazie alla possibilità di gestire con maggior calma la fase di introduzione della mescola, aspetto fondamentale per costruire la temperatura sul compound.
L’inglese girava un decimo più lento del compagno, e dai box gli veniva richiesta un’amministrazione gomma maggiore nelle ultime due curve. L’obiettivo era quello di diminuire la probabilità di slittamento degli pneumatici e consentire un maggior controllo della temperatura. Guardando il ritmo in testa alla gara, invece, si può comprendere come Antonelli non riuscisse ad esprimere il passo reale delle W15.
L’italiano è stato 7 decimi più lento del compagno, trovandosi nel traffico di Leclerc. Russell ha patito un degrado minimo in testa alla gara sulla media, girando nettamente più rapido di tutti nella parte centrale dello stint. George ha pagato un drop sulle coperture solamente dopo il diciottesimo passaggio: il poleman ha voluto costruire fin da subito il gap con Verstappen, gestendo comunque la vita dei compound.

Il campione del mondo in carica, invece, ha sofferto una gomma inadatta per la prima parte di corsa, patendo da subito l’usura eccessiva della gomma soft. L’idea degli strateghi Red Bull avrebbe potuto funzionare, ma il tentativo non è andato a buon fine. Anche per questo Max, che in media pagava 5 decimi su Russell, ha dovuto anticipare la sosta e dimenticare sogni di gloria per la corsa.
Forte degrado per Leclerc
La seconda parte di gara è stata bloccata, con le posizioni acquisite dopo il via rimaste invariate. La danza dei pit stop non ha permesso cambi di posizione, riducendo a zero ogni possibilità di undercut e overcut. Anche nel secondo stint, come nel primo, il monegasco è stato nuovamente bloccato dalla vettura in overheating. Con gomma hard, pagava in media 7 decimi su Russell.

Nel mentre, il muretto box gli chiedeva costantemente di incrementare il lift and coast per tenere i freni a bada. Solo nella seconda parte dello stint il ferrarista è tornato a spingere, quando le temperature della monoposto si erano ristabilite. Situazione che è durata solo pochi giri, però. Antonelli ha concluso la gara girando 3 decimi più rapido di Leclerc. Il talento italiano era bloccato da Charles, costretto ad aprire il gap con il ferrarista per gestire le temperature.
Hamilton ha gestito bene le gomme dopo il pit stop, soffrendo meno problemi con la temperatura nel corso dello stint. Come si osserva dal grafico sul degrado, l’inglese ha patito un’usura molto inferiore del compagno. Charles, nella parte finale, non è più riuscito a essere costante nel lap time, a causa di swap di posizioni, doppiaggi, freni troppo caldi e gomme usurate.
I freni in fumo di Lewis
Nel finale, Lewis ha effettuato un’ulteriore sosta, nel tentativo di avere un vantaggio di mescola su Antonelli e Leclerc per le ultime tornate. La strategia stava funzionando anche abbastanza bene, non fosse che all’improvvido l’inglese ha dovuto rallentare a causa dei freni in fiamme. Sino a quel momento, con gomma rossa, era il pilota più veloce in pista, ma alzare il passo è stato fatale per la SF-25.

In questa fase, Verstappen era in difficoltà, con una vettura sbilanciata. L’eccessiva usura degli pneumatici ha reso la RB21 inconsistente in staccata, a causa della mancanza di grip in combinato. Per mitigare questo problema, l’olandese ha messo mano al bilanciamento in frenata. Alle sue spalle, Norris e Piastri erano più rapidi, ma non sono riusciti comunque a passare, grazie alla super guida di Max.
Autore: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv
