Hamilton e Leclerc sono l’unico punto positivo della Ferrari nella F1 2025. Vasseur pare lo abbia capito e, in una recente intervista, spiega al pubblico diverse questioni. Si parla delle critiche dei piloti mosse alla squadra, di motivazioni e speranze, di adattamento e della necessità di progredire assieme. A questo devono seguire i fatti, perché solo in questo modo il team sarà in grado di progredire e raggiungere gli obiettivi prefissati.
Vasseur: l’importanza dei piloti
Charles non parla mai a vanvera. Sebbene provi un rispetto idillico nei confronti della scuderia italiana, ogni tanto si lascia andare a giudizi pesanti. Critiche peraltro più che autorizzate, visto che guida una Rossa da sette lunghe stagioni e conosce a menadito tutte le sfumature del gruppo di lavoro. È lui il primo a spingere il team, ma quanto il suo unico obiettivo è quello di migliorare. Offrire un contributo.

All’interno di questo scenario, però, va contestualizzata una situazione importante che non può passare in secondo piano. Dopo la qualifica del Gran Premio di Singapore, Lewis Hamilton ha messo in riga il team. Ricorderete il rimprovero alla scuderia che, a suo modo di vedere, su determinate questioni non lo ascolta abbastanza. Viene da pensare che lo stesso contesto esista per il monegasco.
Basti pensare alla miriade di team radio dove Charles vorrebbe imporre la sua esperienza al volante, che spesso passa in secondo piano. Ecco, tale questione non è detto che si ripeta nei briefing e nell’organizzazione generale del weekend. Fatto sta che la pista evolve le sue condizioni e solo chi guida le sa apprezzare al meglio. Va detto inoltre che la Ferrari deve sempre correre con vari limiti: uno su tutti, le altezze da terra.

Sempre a Marina Bay, l’ex Alfa Romeo fece notare come, dopo una prima sessione di prove libere incoraggiante, furono costretti a modificare la messa a punto. La ragione è presto spiegata e si rifà, appunto, alla vicinanza della SF-25 al piano di riferimento, che toglie prestazione alla vettura. Medesimo discorso per la faccenda gomme, quasi sempre difficilissime da gestire, specie sul giro secco. E Frederic che dice al proposito?
Le riflessioni su Charles
Il team principal della Rossa è spesso in disaccordo con le disamine dei piloti. O, per meglio dire, minimizza i problemi giostrando i dati a suo piacere. Al contrario, Lewis e Charles mettono in piazza le restrizioni che non gli consentono di spingere quanto potrebbero. Una situazione frustrante, aggravata dalla comunicazione mendace del transalpino. Per fortuna, ogni tanto le sue parole sembrano più umane e veritiere.
Una prova di quanto detto arriva nelle dichiarazioni delle ultimi giorni a The Athletic, dove il francese si spende su alcune tematiche. La prima riguarda il pilota originario di Monte Carlo e le critiche mosse dal monegasco nello scorso round iridato. Fred racconta la perfetta comprensione che Charles possiede sul team. Spiega come spesso basta un’occhiata per capirsi al volo, sapendo esattamente cosa stia passando nella testa dell’altro.

Pertanto, lo giustifica quando incolpa la squadra di non aver realizzato un buon lavoro o comunque di non aver raggiunto il traguardo che era alla portata. Le critiche di Charles sono proficue, mirate esclusivamente alla produttività. Una maniera per indirizzare il gruppo di lavoro nella giusta direzione. Parole interessanti di Vasseur, alle quali però dovrebbe corrispondere i fatti. Succede? Mai o quasi…
Le riflessioni su Lewis
C’è poi la questione legata al britannico, che Fred conosce molto bene sin dalle categorie propedeutiche. In questo caso si parla di stimoli, motivazioni e stato d’animo dell’inglese. Hamilton è sbarcato alla Ferrari con la voglia di spaccare il mondo. Ma poco dopo, ai test in Bahrain, si è reso conto che avrebbe dovuto appendere i suoi sogni da qualche parte e lavorare sodo con una vettura difficile da gestire, molto lontana dalle promesse.

Lewis sta migliorando nell’integrazione con il team e viceversa; questo sostiene il team principal del Cavallino Rampante. C’è molta fiducia tra le parti e serve legare il tutto, proprio come si fa per ottenere una buona maionese, in vista degli impegni futuri. Anche da questo punto di vista, speriamo che non siano solo parole e che Vasseur sappia attingere dall’estrema esperienza maturata da Lewis nel corso della sua carriera.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari
