venerdì, Novembre 14, 2025

GP Messico, Ferrari bilancia carico e top speed: dato ottimo per la gara  

Ferrari conquista la seconda e la terza posizione nelle qualifiche del Messico. Il team di Maranello è riuscito a costruire il tempo del Q3 nel corso della qualifica. Guidati dal box, Leclerc ed Hamilton hanno migliorato fase di introduzione gomma e handling, trovando un bilanciamento ottimale. Norris è stato semplicemente il migliore, grazie a una monoposto in grado di preservare al meglio le gomme fino alle curve finali dello stadio.

Leclerc paga la mancanza di aderenza nel T3

Come si osserva nel grafico, Hamilton è mediamente più veloce di Leclerc a centro curva. L’inglese è stato competitivo nell’intero arco del giro, al netto di un grosso sovrasterzo in uscita da curva 3. Il problema per Lewis era dalle fasi di accelerazione, pecca che ha curato e migliorato tra Q1 e Q3. Nel terzo finale del circuito, il britannico aveva più n grip sulle coperture, portando 10 km/h in più del compagno al centro della 15.

Per il monegasco proprio il T3 è stato critico. Nelle curve finali, Charles ha perso oltre un decimo su Norris, dovendo fare i conti con una monoposto sovrasterzante. Tuttavia, nel corso della sessione, anche il monegasco ha migliorato le sue traiettorie cercando un atteggiamento meno aggressivo sui cordoli. Lando è stato il più veloce in quasi tutte le pieghe del circuito con la sua McLaren MCL39.

Ferrari F1 SF-25 GP Messico
Analisi curve lente qualifica GP Messico

Il poleman ha fatto la miglior prestazione in tutti i settori, grazie a una guida senza troppe sbavature. L’inglese preferiva essere conservativo in fase di staccata e anticipare l’input sul gas in uscita per recuperare terreno negli allunghi. Questa scelta, specie nel Q3, è stata un’inversione di tendenza rispetto ai primi due terzi di qualifica, dove invece preferiva avere una staccata più aggressiva a discapito delle uscite.

Piastri e Verstappen in difficoltà, Russell più in palla

Difficile la qualifica di Piastri, rallentato dalla mancanza di fiducia nel tratto veloce del circuito. L’australiano era più in difficoltà nel gestire il front end, ritrovandosi obbligato a imporre un angolo volante maggiore per limitare il sottosterzo. Anche per Verstappen la qualifica è stata difficile. L’olandese, era rallentato da un retrotreno instabile a causa del grip carente. Tutte le modifiche Red Bull nel corso del weekend sono servite a poco.

Max è tra i più lenti in tutte le sezioni di pista. Per cercare di porre rimedio alla mancanza di grip, si è scelto di spostato il bilanciamento al retrotreno, pagando sottosterzo e mancanza di rotazione. Antonelli ha impostato uno stile di guida diverso dal compagno, aggredendo maggiormente la fase di ingresso e pagando del sottosterzo. George è stato più conservativo sino a centro curva per poi massimizzare la fase di uscita.

Ferrari F1 GP Messico
George Russell a bordo della sua Mercedes W16 nella qualifica del Messico

Questo provvedimento lo ha messo tra i migliori, considerando i top driver, nella mera fase di trazione. Tuttavia, l’inglese è stato rallentato dall’eccesso di rotazione sofferto nelle curve 3, 5 e 6. Il motivo potrebbe essere legato alla gestione termica degli pneumatici. George, con ogni probabilità, nella prima parte del giro aveva le mensole al di sotto della finestra termica ideale per poi centrare il valore corretto nel T3.

Analisi DRS: Ferrari ha una resa aerodinamica efficiente, Mercedes la più veloce

Passando invece all’analisi velocistica, Ferrari e Mercedes sono le scuderie mediamente più veloci. In particolare, Antonelli, Russell sono stati 1 km/h orario più rapidi rispetto al duo Ferrari/Norris prima della staccata di curva 1. Osservando la telemetria, si capisce come il team di Brackley abbia sfruttato la buona capacità di penetrazione dell’aria nel primo settore, usando quasi completamente la batteria.

Ferrari F1 SF-25 GP Messico
Delta DRS nella qualifica del Gran Premio del Messico

Stesso discorso per le velocità nei primi due rettilinei. Ferrari è stata più efficiente nello snake centrale, con i dati che fanno capire ancora una volta quanto i tecnici della scuderia abbiano azzeccato il set-up. Le due Rosse sono seconde solo a Norris nel T2, con una resa aerodinamica molto efficiente. Hamilton e Leclerc hanno sfruttato bene il carico nelle pieghe veloci, senza inficiare troppo le top speed.

Autore e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo 

Immagini: Mercedes – F1Tv

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