Leclerc e la Ferrari, una storia molto travagliata all’interno della F1. Un binomio che però resta saldo e con il medesimo target. Lo scoramento del dopo Singapore è già acqua passata. Serviva voltare pagina prontamente. Charles guarda al domani senza rimpianti. È grato e molto felice di guidare per la Rossa e farà di tutto per portare a termine la volontà che nutre sin da bambino: vincere a Maranello.
Leclerc non molla mai un colpo
Nell’ultima settimana si è parlato parecchio del monegasco, del suo mal di pance che sarebbe nato relativamente alle sue esternazioni dopo il Gran Premio di Singapore, tappa numero diciotto del mondiale 2025. Una corsa passata a controllare le temperature della vettura. Senza dubbio uno scenario del genere farebbe perdere la pazienza pure a un santo e non ci dobbiamo stupire degli sfoghi davanti ai microfoni.
Charles è un talento eccezionale e vive la Formula 1 con tanta passione. Anche per questo, spesso, si lascia andare a commenti concitati via radio. Nulla di diverso da quello che fanno molti altri piloti. Tuttavia, nel suo caso, il vissuto con la storica scuderia di Maranello pesa particolarmente. Sono sette stagioni che lotta con vetture difficili da guidare.
Monoposto che a conti fatto non gli hanno mai offerto la possibilità di lottare al vertice. Al contrario, il ferrarista è divenuto un vero e proprio esperto nell’ottimizzare auto piuttosto scarse in metto all’obiettivo prefissato. L’ex Alfa Romeo, pertanto, è stato parecchio abile a sviluppare una sorta di “antivirus”. Un vaccino per non soccombere miseramente ai difetti delle varie vetture che ha guidato.
I numero di Charles nel 2025
Nella stagione in corso, considerando i diciotto Gran Premi disputati sino ad ora, Charles ha conquistato cinque podi, davvero un’impresa considerando il valore della SF-25 comparato con i diretti avversari. È pure riuscito a prendersi una partenza dal palo, in Ungheria, regalando il sogno vittoria per metà gara, sino a quando, per diverse ragioni interessanti, l’auto modenese ha perso rendimento.
Nella sfida con il compagno di squadra c’è grande vantaggio a suo favore. Per ben tredici volte su diciotto, di fatti, al sabato il monegasco si è classificato meglio del sette volte campione del mondo di Formula 1. Stesso numero se parliamo del risultato a fine gara, dove sulla distanza dei 300 chilometri è stato davanti al talento di Stevenage per 820 giri, contro i soli 210 dell’inglese.
La fiducia verso Ferrari non cala
I numeri non definiscono certo un talento, ma aiutano a capire le capacità di un pilota nel fare quadrato quando le cose non vanno come dovrebbero. Fa parte del carattere di Charles: non mollare mai, anche quando la posta in palio è bassa o comunque non conforme a quella stimata. Un atteggiamento che nasce dall’obiettivo finale che il ferrarista continua a nutrire con estrema determinazione.
Il piano originale resta sempre li medesimo: conquistare i titoli piloti e costruttori con la Rossa. Negli ultimi giorni ne ha fatto parola al New York Times, raccontando come il suo stato psicofisico sia al massimo livello a questo punto della carriera. Si sente alla grande, Leclerc, guardando da molto lontano la parabola discendente che prima o poi, a livello fisiologico, lo porterà al baratro della sua storia in Formula 1.
Ciò malgrado ci tiene a chiarire l’importanza del momento. Sì, parliamo del nuovo ciclo normativo che, ovviamente, potrebbe essere decisivo per la sua carriera. La ragione è piuttosto semplice: intraprendere con il piglio sbagliato la prossima stagione potrebbe allontanare ulteriormente i sogni di gloria. Ma nell’intervista in questione, esprime pure una grande riconoscenza verso il team che lo ha coccolato sin da ragazzino.
E sebbene vorrebbe avere la possibilità di vincere con continuità — che non c’è stata sino ad ora, questione che in parte lo tedia — guida comunque per la squadra che ha sempre amato e lo fa sentire molto felice. Uno stato d’animo che gli regala una motivazione enorme e lo spinge ancora di più a lottare con la Ferrari per riportarla in vetta. È questo l’unico intento che nutre. Il resto, almeno per ora, sono solo chiacchiere altrui.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv
