venerdì, Novembre 14, 2025

F1, McLaren: il punto di non ritorno è servito tra Piastri e Norris

McLaren è per la 2° volta consecutiva campione del mondo di F1 con Piastri e Norris. Una festa mica da ridere per il trionfo dei britannici, partiti da una posizione precaria nel 2022. Per la stagione in corso resta da assegnare il titolo piloti. Oscar è in vantaggio, ma ci sono ancora 6 Gran Premi e 3 Sprint race. Considerando l’ulteriore scontro in pista, ieri, al via del GP di Singapore, come stanno realmente le cose tra gli alfieri di Woking?

McLaren, la dinamica dello scontro

Andrea Stella cerca di sminuire l’inconveniente capitato in curva 3. Un incontro ravvicinato che, di fatto, ha compromesso la corsa del pilota australiano. Sebbene sia vero che il passo di Lando era migliore sulla distanza dei 300 chilometri, va anche detto che se Oscar non fosse stato spinto all’esterno dalla “bottarella” del compagno, considerando il layout e le conseguenti difficoltà dei sorpassi, forse Piastri poteva arrivare sul podio.

Al di là di questo fatto, spendiamo due parole sul contatto tra i due. Osservando le immagini gli onoard, è chiaro che la vettura numero 4 non colpisce la 81 di proposito. Tuttavia, il contatto non arriva solamente per colpa di Verstappen, come Lando ha dichiarato. L’inglese è stato troppo aggressivo, gettandosi in maniera scomposta all’interno della piega numero 4. Con più attenzione, le cose sarebbero andate in maniera differente.

Oscar Piastri McLaren F1
Oscar Piastri a bordo della McLaren MCL39 F1

A dire la verità, pure Oscar ci ha messo del suo. Senza dubbio il suo obiettivo per lo start era quello di stare lontano dai guai. Essendo in vantaggio nella classifica piloti, venendo peraltro dallo zero di Baku, evitare ogni minimo rischio era intelligente. Ciò non toglie che lasciare la porta spalancata a un pilota di Formula 1 non è mai una buona idea, specie se è il tuo compagno di squadra che deve recuperare punti pesanti nei tuoi confronti.

Il punto di vista dei piloti

Il ventiquattrenne originario di Melbourne non ha preso bene la dinamica. In radio non le ha mandate a dire, mentre nelle interviste a caldo del dopo gara ha cercato di ragionare, sostenendo che prima di farsi un giudizio sulla questione doveva rivedere con calma il replay e capire effettivamente cosa sia successo. D’altra parte, a bordo della vettura la percezione delle cose è decisamente diversa dall’esterno.

Tom Stallard, ingegnere di pista di Oscar, dopo il contatto ha spiegato che il team non sarebbe intervenuto, in quanto il contatto è arrivato nel tentativo di schivare Verstappen. Ovviamente il leader del mondiale non era d’accordo e la risposta via radio lo conferma: “Se per evitare un’altra monoposto sbatti contro quella del tuo compagno, la manovra è davvero pessima”. E in effetti tutti i torti non gli si possono dare.

Norris McLaren F1 GP Singapore
Lando Norris (McLaren) a bordo della MCL39 nel GP di Singapore

Lando, tuttavia difende il suo operato. Racconta che un qualsiasi pilota che vede uno spazio cerca di approfittarne. Per lui non c’è nulla di sbagliato nella sua manovra. Pur ammettendo che forse è stato un po’ troppo irruente, giustifica la sua mossa ricordando che si parla di corse. Inoltre, sottolinea di non avere alcun dubbio sul fatto che, a prescindere, sarebbe finito davanti al compagno di squadra avendo un passo migliore.

Il team inglese crea un precedente rischioso

McLaren ha preso la palla al balzo e, per evitare polemiche, ha utilizzato come giustificazione lo scontro con Verstappen. Il ragionamento giusto per chiudere subito la pratica e non pensarci più. L’altra giustificazione è relativa alla decisione dei commissari, che non avendo preso nessun tipo di provvedimento, hanno giudicato come semplice scontro di gara il contatto. Un assist perfetto per il team inglese nel convincere Oscar.

Piastri Norris McLaren F1 GP Singapore
Piastri e Norris festeggiano il mondiale costruttori della McLaren

Piastri ha un carattere particolare, ma non è affatto uno sciocco. Sa bene che in altre circostanze le cose sarebbero andate in maniera differente. Senza dubbio si sarà chiesto il perché a Monza, per un errore del team (non suo), ha dovuto cedere la posizione con un ordine di squadra, mentre ieri, dove l’errore è del compagno (non suo), non è stato risarcito come Lando al Tempio della Velocità. Un pensiero più che legittimo.

Le scorse settimane abbiamo parlato delle regole che il team ha imposto. Situazione che poteva fare danni più che aiutare. E in effetti sta proprio succedendo questo. Al di là del risultato finale, l’australiano ha percepito come un torto l’atteggiamento del team. E se già a Baku aveva dichiarato che non sapeva come avrebbe reagito a un eventuale ordine di scuderia, figuriamoci adesso.

Piastri Norris McLaren F1
Oscar Piastri (McLaren) dopo il GP di Singapore 2025

L’impressione è che le Papaya rules stiano mettendo ancora più pressione tra i due di quella che già è presente. Gestire la sfida tra i propri alfieri è sempre scomodo e difficile, specie tenendo presente che, archiviato il mondiale costruttori, la battaglia tra Oscar e Lando potrebbe diventare senza esclusione di colpi. Stella sostiene che dopo i briefing in fabbrica ne usciranno rafforzati, ma l’impressione è che ci creda solamente lui.

Autore: Zander Arcari – @berrageiz 

Immagini: McLaren – F1Tv

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