Siamo arrivati al momento delle qualifiche del GP Messico di F1. La Ferrari viene dalla seconda e quarta posizione delle FP3, con Hamilton stavolta davanti a Leclerc. Entrambi però hanno preso un distacco considerevole da Norris, il quale si candida come il favorito sia per la pole che per la vittoria di domani. La SF-25 appare in grado di giocarsi posizioni importanti anche in questo weekend all’Autodromo Hermanos Rodriguez.
GP Messico, Q1: Ferrari solida
Per il primo stint, entrambe le Ferrari scendono in pista con pneumatici Soft. Le condizioni dell’asfalto sono estreme, con la temperatura che raggiunge i 48 gradi, rendendo cruciale la gestione del riscaldamento iniziale delle coperture. Dopo i giri di preparazione, i piloti iniziano a spingere: Hamilton commette diverse imprecisioni, soprattutto tra il primo e il terzo settore, mentre Leclerc, pur più pulito, trova traffico nel finale e non riesce a completare un giro soddisfacente.
Segue un doppio passaggio di raffreddamento per abbassare le temperature delle gomme. Lewis comunica al muretto di non avere ancora riferimenti chiari sul corretto range termico delle mescole. Il britannico resta distante dalla vetta, mentre Charles, pur non contento della propria tornata, è a poco più di un decimo e mezzo dal miglior tempo. Nel tentativo successivo, Hamilton ha uno snap di potenza nello snake del T2, ma chiude comunque un giro pulito, salendo al sesto posto.

Leclerc migliora ulteriormente, abbassando di un decimo e mezzo il proprio riferimento. La SF-25 appare bilanciata, anche se nel settore centrale entrambe le vetture perdono qualcosa in termini di precisione e trazione. Dalla radio, Bozzi suggerisce di ottimizzare il passaggio tra le curve 7 e 8 per ridurre il tempo perso in quella zona. Dopo un breve rientro ai box, i due ferraristi tornano in pista per un ultimo tentativo con piccole modifiche all’assetto.
Hamilton monta un set nuovo di Soft, mentre la monoposto di Leclerc calza gomme già usate. La posizione in pista è ideale per entrambi. Il giro del britannico è complessivamente buono, anche se un piccolo scarto in uscita da curva 7 lo costringe a parzializzare il gas, compromettendo leggermente la trazione. Nonostante tutto, riesce a migliorare il proprio tempo. Il monegasco, invece, non completa il giro, avendo già centrato l’obiettivo di passaggio con la prestazione precedente. Fuori Bortoleto, Albon, Gasly, Stroll e Colapinto.
GP Messico, Q2: La Rossa funziona
Prima di affrontare la seconda parte della qualifica, è utile sottolineare come l’equilibrio della SF-25 resti pressoché invariato e nel complesso convincente. In questa fase ogni minimo dettaglio diventa determinante, specialmente l’ordine di uscita, poiché la pista migliora progressivamente. Hamilton sceglie un set di Soft usate per valutare le condizioni dell’asfalto, mentre Leclerc opta per coperture nuove, senza però riuscire a completare un giro davvero pulito.
Il monegasco commette alcune imprecisioni nelle prime curve e non riesce a trovare la fluidità ideale neppure nel tratto conclusivo, dove si nota un’eccessiva correzione al volante. Entrambi rientrano ai box per attendere il momento giusto in vista del tentativo decisivo. Quando la sessione riprende, la situazione si ribalta: Lewis monta gomme nuove, mentre Charles riparte con il set già utilizzato nel giro precedente.

Il britannico prepara con cura la fase di riscaldamento per ottimizzare l’aderenza. Il suo giro è solido: pulito nei primi due settori e solo leggermente impreciso nell’ultima parte, in particolare in curva 13, dove non centra perfettamente l’apice. Chiude con un tempo competitivo, a due decimi da Norris. Leclerc, nonostante l’indicazione di Bozzi di rallentare, decide di completare comunque la tornata, tagliando il traguardo prima di passare alla Q3. Fuori Tsunoda, Ocon, Hulkenberg, Alonso e Lawson.
GP Messico, Q3: pole position impossibile da raggiungere
Siamo arrivati alla fase decisiva della qualifica. Dietro a Norris, che sembra avere qualcosa in più sul giro secco, c’è un gruppo molto compatto con Leclerc, Russell, Hamilton, Piastri e Verstappen, tutti in lizza per la prima fila. In un contesto così equilibrato, sarà determinante sfruttare al massimo ogni opportunità, poiché la pista continua a migliorare e anche un singolo dettaglio può cambiare l’ordine della griglia.

Gestire in modo corretto le gomme e scegliere il momento perfetto per scendere in pista diventa quindi essenziale. Entrambi i ferraristi attendono il via dal box, mentre i meccanici lavorano con precisione sull’attivazione delle Soft, nuove per questa tornata. Hamilton apre il giro con decisione e firma un tempo competitivo che lo colloca in terza posizione provvisoria.
Poco dopo, Leclerc risponde con una prestazione ancora migliore e si porta in testa, con Norris tra i due ferraristi. Il suo ingegnere Bozzi lo elogia via radio, segnalando che può migliorare soltanto in curva 7 e 16, le uniche dove ha perso qualche decimo. Il monegasco chiede un piccolo aggiustamento al carico anteriore, aumentando leggermente la downforce. È in pole temporanea, anche se la McLaren sembra avere ancora margine nel primo settore.

L’ultimo tentativo arriva con entrambe le SF-25 equipaggiate con gomme nuove di zecca. Hamilton commette un lieve errore in curva 4 ma completa un ottimo giro, abbassando il proprio tempo di alcuni decimi. Anche Leclerc si migliora, assicurandosi così la prima fila accanto a Norris. Un risultato incoraggiante per la Ferrari, che ritrova competitività senza novità tecniche significative e chiude la qualifica con una prova solida e convincente.
Autore: Zander Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari
