venerdì, Novembre 14, 2025

Analisi Ferrari: SF-25 bilanciata con le medie ma limitata dal lift and coast

Ferrari conquista il secondo posto con Leclerc e l’ottavo con Hamilton nel round di F1 numero 20.. Il monegasco si è reso protagonista di una buona gara, considerando il limite della Rossa nella gestione delle temperature. La pista, a circa 50 gradi, ha obbligato i ferraristi a rallentare molto prima del necessario per non surriscaldare la vettura. Inoltre, Leclerc è stato bravo nella gestione delle gomme durante il secondo stint, tenendo alle spalle Verstappen percorrendo 40 giri con gomma media.

GP Messico, 2° stint: Hamilton e Leclerc limitati dal drop della soft. Verstappen ritarda troppo la sosta

Nel primo stint partono tutti su soft tranne la Red Bull di Verstappen. Il ritmo di Leclerc è stato 5 decimi più lento rispetto a Norris, con un distacco che è aumentato in modo abbastanza lineare. Il monegasco è riuscito a gestire bene le temperature nelle prime tornate. Tuttavia, già prima della partenza, era stato detto ai piloti quanto prima alzare il piede per effettuare il lift and coast necessario nel corso della gara.

Nonostante questo, Bozzi ha chiesto di anticipare e incrementare la fase di LiCo nelle principali curve del tracciato: 1, 4 e 12. Dal punto di vista dell’usura gomma, nell’ultima parte dello stint il monegasco ha patito un grande drop prestazionale, principalmente dopo il 20° giro. Come si nota nel grafico, infatti, i tempi sul giro del monegasco sono saliti, facendolo risultare il più lento tra i top driver di F1.

Gp Messico Ferrari SF-25 F1
Analisi primo stint passo gara e degrado del Gran Premio del Messico

Hamilton, ha ricevuto indicazioni diverse, ovvero effettuare un lift and coast totale superiore ai 300 metri nell’intera tornata. L’inglese girava con un tempo simile al compagno e, per quanto riguarda l’usura gomma, anche lui ha patito un calo di performance simile al compagno, ma anticipato di 6 tornate. Prima parte della gara di F1 complessa anche per il campione del mondo in carica.

L’olandese era 8 decimi più lento di Norris, principalmente per la mancanza di grip al posteriore. Un problema che deriva da una temperatura troppo elevata all’interno dei cestelli. Per questo pure lui era costretto al lift and coast, sebbene non pesante come la Ferrari. Solo nella parte finale dello stint Lambiase gli ha concesso di mettere da parte questa gestione massiccia, avendo un passo più regolare.

Verstappen Red Bull F1 GP Messico
L’olandese Max Verstappen a bordo della Red Bull RB21 nel GP del Messico

Tuttavia l’olandese ha perso circa 2,5 secondi per una sosta troppo posticipata che non gli ha consentito un duello più ravvicinato con Leclerc sul finale. Prima parte per Norris super in pulita, sebbene abbia sofferto un leggero degrado termico peggiorando il suo lap time dopo il giro venti. Lando ha comunque sfruttato uno dei punti di forza della McLaren: il basso consumo della mescola in condizioni di temperature elevate.

GP Messico, 2° stint: Leclerc paga il crollo della gomma con 40 giri

Nella seconda parte della gara Hamilton è stato uno dei primi piloti a fermarsi scontando peraltro la penalità. Con la media, l’inglese si è trovato abbastanza a suo agio, pur pagando un gap complessivo di oltre un secondo rispetto a Verstappen. Dal grafico sul degrado si osserva come il britannico sia riuscito a stabilizzare la temperatura delle gomme nelle nove tornate prima dello stop, tenendo un ritmo costante.

Il ritmo medio di Leclerc, invece, è stato 4 decimi più veloce rispetto a quello del compagno. All’inizio dello stint, Charles ha compiuto una fase di introduzione molto cauta, dopo aver ricevuto l’indicazione che non avrebbe effettuato ulteriori soste. Per questo il suo lap time sia sceso progressivamente. Rispetto a Norris aveva però un passo è stato di 4 decimi al giro più lento, a causa di una gestione peggiore delle gomme.

Ferrari SF-25 F1 GP Messico
Analisi secondo stint passo gara e degrado del Gran Premio del Messico

Anche nel secondo stint, dal box Ferrari sono arrivate parecchie richieste relative allo svolgimento del LiCo. Ciò malgrado il monegasco ha tenuto un ritmo abbastanza costante nella parte centrale dello stint, pagando un leggero drop prestazionale negli ultimi giri. Il problema per Leclerc derivava da Verstappen che, con gomma Soft nel secondo stint, ha recuperato 19 secondi al monegasco, girando 7 decimi più veloce.

L’olandese è riuscito a recuperare la maggior parte del distacco dopo il 51° giro, quando la prestazione del monegasco si è un po’ plafonata. Max è stato il più rapido in pista, principalmente nelle ultime tornate, favorito da un’ottima gestione della gomma Soft che era decisamente più adatta alla RB21. Ottima anche la gara di Bearman, che ha conquistato la quarta posizione con la Haas.

Ferrari SF-25 GP Messico F1
Oscar Piastri (McLaren) a bordo della MCL39 nel GP del Messico

Oliver ha sfruttato la buona top speed della Haas per mantenersi nelle posizioni di testa. Inoltre, nel terzo stint con gomma Soft è riuscito a resistere alla rimonta di Piastri. Gara in chiaroscuro invece per Mercedes, che ha visto in parte compromessa la propria corsa proprio per la presenza di Ollie. Antonelli e Russell hanno patito le alte temperature in pista e la track position, che non ha aiutato nella gestione termica della monoposto.

Autore e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo 

Immagini: Scuderia – F1Tv

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