Ferrari e l’intelligenza artificiale, una tra tecnologie digitali che in F1 sono divenute indispensabili. Si pensa pertanto all’information technology per ottenere un vantaggio competitivo. In passato si utilizzavano software a supporto della progettazione, per acquisizione dati e monitoraggio performance. La Formula 1 moderna è completamente dipendente dalle infrastrutture digitali sin dalla fase di concept delle vetture.
Campi di applicazione dell’IA
In modo inconscio stiamo assistendo a una silente rivoluzione che ha un perimetro molto più ampio della Formula 1. Se fino a pochi anni fa le piattaforme digitali supportavano le scelte dell’uomo, oggi sono i sistemi computazionali a elaborare il processo decisionale. Ciò è reso possibile da algoritmi che elaborano un’enorme mole di dati storici e in tempo reale, consentendo di definire quale sia, ad esempio, la strategia di gara migliore.

Lo stesso dicasi per la scelta dei setup delle vetture che, sempre più spesso, sono indirizzate dalle evidenze dei software piuttosto che dalle sensazioni dei piloti. L’IA è l’ultima frontiera dell’innovazione informatica che, nella classe regina, sta trovando sempre più spazio. I team di F1 utilizzano sofisticati sistemi di simulazione basati sull’AI per replicare virtualmente le condizioni di gara su ogni circuito.
Questi modelli analizzano una vastissima quantità di dati, tra cui la telemetria della monoposto, le condizioni meteorologiche e il comportamento degli pneumatici, per la definizione del miglior setup e delle strategie di gara. Le simulazioni alimentate dall’intelligenza artificiale vengono utilizzate dai team per elaborare miliardi di possibili parametri, al fine di determinare quali variabili siano più probabili.

Le simulazioni e i modelli alimentati dall’intelligenza artificiale sono inoltre utilizzati per allenare tutti i piloti che Fanon parte della massima categoria del motorsport. Grazie a queste tecnologie innovative, si possono svolgere numerose sessioni al simulatore, senza correre il rischio di infortuni o danni costosi alle vetture. Un passo avanti importante verso il futuro che verrà.
L’intelligenza artificiale riduce i tempi di progettazione
L’ultima frontiera dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel mondo delle Formula 1 è l’IA generativa. Una tecnologia che può essere utilizzata ad esempio per la modellazione 3D. Stesso discorso per l’analisi predittiva e gli importanti flussi di lavoro collaborativi. Il traget è quello di ridurre i tempi di sviluppo fino al 75%, migliorare le prestazioni del prodotto e aumentare la produttività ingegneristica di dieci volte.

Nell’ambito della progettazione, l’AI deve essere intesa come un framework in grado di individuare la migliore soluzione possibile tra quelle già implementate con gli strumenti convenzionali (CAD, CAE, ecc.). Questo attraverso modelli di Machine Learning per analizzare quantità enormi di dati, attuare degli schemi e decidere in autonomia i compiti da svolgere, dove prestazione e precisione di calcolo aumenta nel tempo.
L’uso intensivo dell’IA in Ferrari
Il Dipartimento di Metodologia CFD della Scuderia Ferrari sta puntando sull’utilizzo più spinto dell’intelligenza artificiale, al fine di sviluppare strumenti per gli aerodinamici in grado di ridurre i tempi di sviluppo e le criticità già affrontate in passato grazie a modelli di Machine Learning. In tal senso, nell’ultima annata sono arrivate assunzioni con l’obiettivo di migliorare in questo campo pensando pure al mondiale 2026.
- Andrea Giuffrida, ingegnere specializzato in intelligenza artificiale e software di sviluppo, si dedica a fornire nuovi strumenti innovativi al reparto aerodinamico all’interno del Dipartimento di Metodologia.
- Andrea Riboni, ingegnere del reparto aerodinamico della Rossa, utilizza, tra le sue competenze, il sottoinsieme dell’intelligenza artificiale noto come machine learning, con l’obiettivo di istruire i sistemi a migliorare autonomamente senza la necessità di una programmazione diretta.

Ci troviamo di fronte a un campo in piena espansione, destinato a ridefinire i confini dello sviluppo tecnico in Formula 1. Riuscire a primeggiare all’interno della fabbrica, dove si costruisce la performance prima ancora che in pista, può tradursi in vantaggi enormi sul piano prestazionale. L’innovazione digitale e l’integrazione dell’intelligenza artificiale stanno cambiando il modo di progettare, analizzare e interpretare i dati.
Ferrari ha deciso di investire in risorse umane e tecnologie d’avanguardia. Nei prossimi mesi il Cavallino Rampante continuerà ad ampliare il proprio organico con nuove figure specializzate. Si cerca di consolidare la crescita in questo settore strategico e farsi trovare pronti alla rivoluzione che sta solo muovendo i primi passi, silenziosa ma inarrestabile, che promette di riscrivere il concetto stesso di prestazione e di velocità.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Scuderia Ferrari – F1TV
