venerdì, Novembre 14, 2025

F1: McLaren sgrida Norris, Piastri perdona ma non dimentica

Tensioni interne alla McLaren: il contatto al primo giro tra Norris e Piastri ha mostrato quanto sia cruciale la gestione dei piloti. Norris ha accettato la responsabilità dell’episodio, mentre Andrea Stella e Zak Brown hanno cercato di limitare le ripercussioni per preservare l’armonia del team. Norris ha sottolineato l’importanza di evitare contatti per garantire la performance complessiva, ma Piastri non sarà più lo stesso.

Il contatto di Singapore e la gestione della responsabilità

All’apertura del Gran Premio di Singapore, Lando è partito a razzo portandosi subito al fianco di Piastri nelle prime curve. L’episodio chiave si è verificato alla 3, dove il britannico ha incontrato Verstappen all’apice e ha cercato di evitare un contatto leggero con la Red Bull. La manovra ha inevitabilmente generato uno uno scontro con il compagno di squadra, visibilmente contrariato secondo le comunicazioni radio del team.

Piastri Norris McLaren F1
L’incontro ravvicinato delle due McLaren in partenza, con Lando Norris che colpisce Oscar Piastri al GP di Singapore

Pur se inizialmente il team non ha mostrato preoccupazioni per questo fatto, il contatto è stato successivamente analizzato e Lando è stato ritenuto responsabile dell’episodio. Il britannico ha sottolineato di considerare la decisione “giusta e giustificata”, confermando che l’analisi interna del team ha evidenziato la necessaria importanza di comprendere le ripercussioni del suo gesto.

Il pilota inglese ha pertanto chiarito che la priorità resta sempre la stessa: mantenere la calma e il controllo, per evitare che contatti simili possano generare controversie post-gara e compromettere l’armonia del gruppo. La gestione del rischio è un tema centrale per il team di Woking, così come per il britannico, che a differenza del dopo gara, cambia completamente la sua visione dei fatti.

McLaren F1 Norris Piastri
Andrea Stella, team principal della McLaren

Lando ha spiegato che ogni manovra in pista comporta un rischio, sia per sé che per gli altri avversari. Per questo, almeno d’ora in poi, il suo obiettivo sarà quello di ridurre al minimo le situazioni pericolose, proteggendo la posizione in gara e l’integrità del team. Questo approccio è uno dei punti di forza del britannico, che punta a massimizzare i risultati senza compromettere il lavoro complessivo della squadra.

Lando promette buona condotta

Andrea Stella e Zak Brown giocano un ruolo chiave nel mantenere equilibrio tra i due giovani piloti. Lando ha evidenziato quanto sia difficile per i due trovare il giusto bilanciamento, ma anche quanto sia fondamentale garantire trasparenza e fiducia all’interno della squadra. Secondo Lando, la gestione di Stella permette di affrontare momenti complessi come il contatto di Singapore.

Sempre ricordando che bisogna evitare di compromettere il morale e la concentrazione al volante. Il concetto di “esecuzione di squadra” diventa cruciale in tale contesto: non si tratta solo di strategie e pit stop, ma anche di mantenere armonia e fiducia tra i piloti e chi gestisce il team. L’inglese ricorda come McLaren sia cresciuta negli ultimi anni, passando dagli ultimi posti in griglia al team più performante di tutti.

Lando Norris (McLaren) sorride nel paddock di Austin

Un lavoro svolto favorendo collaborazione e rispetto reciproco. La capacità di Lando e Oscar di sfidarsi in pista senza compromettere l’efficienza del team rappresenta uno dei principali motivi del successo team. L’attenzione alla comunicazione interna e la gestione consapevole dei rischi permettono di minimizzare l’impatto di episodi negativi, trasformandoli in momenti di crescita e consolidamento della fiducia tra piloti e leadership.

Oscar non ci sta

L’episodio andato in scena al Gran Premio di Singapore resta un fatto che non è andato giù a Piastri. In conferenza stampa, l’australiano ha ribadito che tutto è passato. “Guardiamo al futuro, non c’è ragione di continuare a parlare di questa cosa“, racconta il nativo di Melbourne. Stesso discorso per le “papaya rules”, contesto che per lui può senz’altro proseguire, come dettame principe da rispettare nelle altre sei gare rimanenti.

Oscar sottolinea che le discussioni in fabbrica sono state molto utili ed è contento che il suo compagno, dopo aver ragionato sull’accaduto, si sia preso tutte le sue responsabilità. Inoltre, menziona una questione importante: non si deve fornire assist agli avversari diretti (Verstappen) tramite i nostri errori. Oscar cercherà di correre al meglio delle possibilità, ma ribadisce che non era affatto contento della decisione presa in pista.

Piastri Norris F1 McLaren
Oscar Piastri (McLaren) nel paddock di Austin

Risulta piuttosto chiaro che in questo momento fare la guerra non serve a nulla, specie se comandi la classifica mondiale piloti. Ciò non toglie che l’australiano avrà una condotta differente, cercando di proteggere al massimo il suo vantaggio. Oscar non prova rancore, ma ha capito che serve un cambio di atteggiamento per evitare situazioni del genere. Perdona, ma non dimentica: alla prossima sfida avrà il coltello tra i denti.

Autore: Zander Arcari – @berrageiz 

Immagini: McLaren – F1Tv

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