Gp. Stati Uniti: differenze sull’andamento dei flussi tra Red Bull e Ferrari

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Interessante quanto visto durante le prove libere di sabato mattine che ci permette di confrontare l’andamento dei flussi nella zona dei deviatori di flusso davanti alle fiancate.

Osservando i due video, registrati da SkySportf1hd permettono di capire come l’aerodinamica anteriore della Red Bull sia perfetta mentre mette in risalto i problemi aerodinamici che avevamo già descritto nel precedente Gp di Abu Dhabi.

 copyright Formula One Management

Il flusso d’aria proveniente dall’anteriore della Red Bull è molto pulito rispetto a quella della Ferrari. E’per questo motivo che il flusso d’aria sulla RB9, una volta che lambisce i turning vanes viene indirizzato verso i  bargeboard   che vanno “ri-attaccare” il flusso d’aria non turbolento alla carrozzeria della vettura che poi andrà ad alimentare la zona centrale del diffusore dopo essere passato lungo i tunnel presenti sotto allo scarico a rampa.

 copyright Formula One Management

Sulla F138,invece, il flusso d’aria che giunge nei turning vanes a tre elementi è molto turbolento e viene indirizzato oltre i  bargeboard che non riescono a farlo riattaccare alle fiancate. Questo comporta un pessimo scorrimento dei flussi verso il posteriore che non permette né agli scarichi, né al diffusore di lavorare nel migliore dei modi. Questo è uno dei motivi per cui la Ferrari manca di carico aerodinamico posteriore e si capisce i perché non funzionino le modifiche nella zona dei deviatori di flusso davanti alle fiancate. la responsabilità di questo flusso turbolento sta nel fatto che l’ala anteriore lavora in modo non ottimale .
L’ala anteriore di una vettura è molto importante perché oltre a generare circa il 25% di carico è il primo componente aerodinamico che l’aria incontra in una vettura ed è responsabile dell’andamento di flussi . L’aerodinamica dell’ala anteriore è studiata accuratamente perchè il flusso d’aria che lascia l’ala è lo stesso che attraverserà il fondo piatto e il diffusore,per i quali il rendimento è migliore se il flusso che li investe non è turbolento.

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