giovedì, Maggio 16, 2024

Review tecnica GP. Austin

Terminato anche il terzultimo Gp della stagione con l’ormai “classico” dominio della Mercedes W05.
La novità più interessante, vista ad Austin, è senza ombra di dubbio, il nuovo muso in configurazione 2015 provato durante le prove libere di venerdì sulla Lotus E22, Questo muso, si sapeva fin dall’inizio che sarebbe stato valutato solo ed esclusivamente durante le libere in quanto si tratta di un esperimento per la prossima stagione. Il muso è molto basso ed è chiaramente ispirato a Ferrari e Mercedes. Se volete approfondire la cosa vi consiglio questo post che tratta in specifico dell’analisi del muso della Lotus .

Mercedes

La Mercedes dopo le tantissime evoluzioni nelle ultime gare si è presentata sul circuito di Austin con poche novità tecniche.Al posteriore è stata usata l’ala da medio carico dotata di un profilo principale con bordo d’entrata molto curvo, flap mobile con aggiunta del nolder, cinque soffiature sulla parte alta della deriva verticale. Monkey seat è quello introdotto a Singapore che rappresenta un’evoluzione di quello utilizzato a Montecarlo ed è dotato di doppio profilo nella parte alta.

Red Bull
Pacchetto aerodinamico  differenziato per Vettel e Ricciardo. Il pilota tedesco, partito dalla pitlane  per l’utilizzo della sesta Power Unit, ha utilizzato un ‘ala posteriore in versione Monza. Profilo principale quasi piatto senza nessuna soffiatura nella parte alta della deriva verticale.

Per  Riccirdo, ala da medio carico con le tre soffiatue nella parte alta della deriva verticale e nuovo monkey seat  dotato di ben quattro profili con un bordo d’uscita molto svergolato.

Ferrari 

Novità all’ala posteriore dove è stata provata e poi utilizzata in qualifica e gara una versione che prevedeva delle modifiche alla deriva verticale. E’ stata modificata nella zona terminale (Wing Lets) per migliorare la deportanza generata dall’ala in quanto, grazie a questa nuova soluzione, si vanno a ridurre  i vortici di estremità che riducono la spinta verticale verso il basso ed incrementano la resistenza all’avanzamento. Sulle deriva verticali sono state realizzate due piccole feritoie che vanno ad energizzare il flusso d’aria sotto il profilo principale prelevandolo dall’esterno. Modificata,inoltre, la forma e la dimensione delle cinque soffiature collocate nella parte alta della deriva verticale. Per quanto riguarda il flap mobile è stato scelto quello con nolder rettilineo mentre nelle precedenti gare era stato utilizzato quello con due tagli a “V” sul bordo d’uscita.

Promossa la deriva verticale, introdotta a Suzuka, collocata sul fondo, in prossimità degli pneumatici posteriori. 
Nella zona centrale, in basso, sono stati riproposti i generatori di vortice per ritardare il distacco della vena fluida che investe la superficie dell’estrattore, aumentando l’effetto deportante.
diffusore Ferrari F14T
McLaren

Non finiscono gli sviluppi che gli uomini di Woking stanno apportando, gara per gara, sulla McLaren MP4-29.
Per questa trasferta americana è stata portata una nuova versione di muso (muso in alto nella foto) che è dotato di una “gobba” nella parte bassa.

Questa particolare soluzione permette di incrementare da deportanza generata dal muso anche se va ad incrementare la resistenza all’avanzamento, dovuta alla presenza della “gobba” e alla distorsione che questa crea al flusso d’aria che la investe.

Force India

 La Force India ha portato un’ala posteriroe da alto carico con bordo d’attacco del profilo principale a forma di cucchiaio. Sulla parte alta della deriva verticale sono presenti cinque soffiture mentre, nella parte basse, gli slot sono due. Sul bordo d’uscita del profilo verticale sono stati posizionati sei generatori di vortice per ritardare il distacco della vene fluida ed incrementare il carico deportante.

Williams
In casa Williams si sono visti dei micro sviluppi aerodinamici nella zona delle prese d’aria dei freni anteriori. Come potete osservare dal confronto in basso, rispetto alla soluzione usata durante il GP di Sochi, è stata posizionata una piccola aletta che ha la funzionalità di “pettinare” il flusso d’aria diretto verso il posteriore e limitare la creazione di turbolenze che possono nuocere all’aerodinamica della vettura. 

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