sabato, Aprile 20, 2024

Qual è il segreto (annunciato da Turrini) all’anteriore della Ferrari 666?

In Ferrari, dopo l’avvicendamento di Marchionne come Presidente, sono successi e stanno ancora succedendo molti eventi che stanno dando forti scossoni al reparto corse della Scuderia italiana.
La scorsa primavera erano partiti due progetti 666 ben distinti: uno guidato dal duo Fry – Tombazis (666-1) e uno da Allison e De Beer (666-2).
Come vi abbiamo già raccontato nelle settimane scorse, il progetto 666 guidato dal duo Fry – Tombazis presentava all’anteriore la sospensione pull rod mentre Allison -De Beer avevano optato per la versione push rod. Verso la fine dell’estate circa, in Ferrar,i è stato scelto di portare avanti, in segno della continuità, il progetto guidato dall’ingegnere greco.
Con l’allontanamento di Tombazis, avvenuto qualche mese fa, il progetto 666 ha subito un grosso scossone ed è stato riaperto verso la fine di Novembre/primi di Dicembre, sotto la guida del Direttore Tecnico James Allison.
La vettura 2015 sarà diversa in molte parti rispetto alla F14T, più da un punto di vista della Power Unit, leggermente meno dal punto di vista meccanico anche se Allison ultimamente sta portando buone correzioni alle scelte fatte dal tecnico greco. Questo sta a significare che “purtroppo” Allison, con la presenza di Fry e Tombazis, aveva un potere ridotto all’interno del Reparto Corse. Ma veniamo al dunque.
Nella giornata di ieri, il famoso giornalista Turrini, nel suo ultimo post ha parlato di sorpresa all’anteriore sulla Ferrari che verrà presentata online la fine di questo mese. Ecco esattamente le parole di Leo:

“Sulla Ferrari ci sarà una sorpresa in zona anteriore (vabbè, via sorpresa: si fa per dire).”


La prima opzione, la più interessante, potrebbe attribuire alle parole di Turrini il rifacimento della sospensione anteriore adottando lo schema push rod in cui crede fortemente Allison.
Noi di F1ANALISITECNICA però non diamo credibilità a questa prima opzione, in quanto la modifica di una sospensione comporterebbe una riprogettazione di mezza macchina e di alcuni componenti fondamentali: bisognerebbe riprogettare interamente il telaio,  rivedere la posizione di guida del pilota e, inoltre, ribilanciare tutta la monoposto e rivedere anche i parametri di progettazione delle sospensioni posteriori (quest’anno interamente sviluppate dal duo Allison – De Beer sotto gli occhi vigili di Tombazis).
Per completezza bisogna, inoltre, sfatare alcune cose poco correte che si sono diffuse in questi anni sulla sospensione a “tirante” (schema pull-rod).


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E’ stata voluta da Alonso? Assolutamente no. L’idea è tutta di Pat Fry che, per esempio, la propose anche nel periodo in cui lavorava in McLaren.

La pull rod non si adatta allo stile di guida di  Raikkonen? Si e no. Il problema minore sta nello stile di guida di Raikkonen. Il problema vero e proprio invece è che questo tipo di sospensione  non lavora bene con gli pneumatici con struttura in kevlar, ben più duri rispetto agli pneumatici di qualche anno fa; non riesce a mandarli in temperatura ed ha un range molto ridotto di regolazione rispetto ad una ormai “tradizionale” push come potrebbe essere la “perfetta” sospensione anteriore della Mercedes 2014. La sospensione a tirante si è adattata bene agli pneumatici soltanto nella prima parte del 2013 quando, la Pirelli, aveva cambiato la carcassa usando l’acciaio al posto del kevlar. Ritornati a stagione in corso alle carcasse in kevlar, la sospensione a “tirante” ha cominciato a dare i soliti problemi.
Alonso riusciva ad adattarsi meglio (questo uno dei suoi grossi pregi) dei compagni di squadra a questa cosa perché, al pilota spagnolo, da poco fastidio un anteriore che scivola. Ad altri piloti questa cosa piace poco.

Ma, il problema principale della Ferrari purtroppo sta nel telaio che è rimasto pressoché invariato dalla stagione 2012. Anche nella scorsa stagione con il cambio di regolamenti che è stato imposto dalla FIA, il telaio è stato solo aggiornato e non riprogettato da zero.

Che sia la fantomatica pull rod a doppio tirante la novità?
Crediamo proprio di no in quanto una architettura del genere è più consona al posteriore rispetto che all’anteriore. Se sarà adottata al posteriore crediamo che si tratterà di una pull rod tradizionale con l’aggiunta di un altro braccio anch’esso “tirato” che anziché assicurare uno scuotimento puramente verticale della ruota permetterà di ottenerne uno scuotimento attorno ad un asse non longitudinale del veicolo. Potrebbe, ma siamo sempre nel campo delle ipotesi fino a quando non si potrà vedere almeno qualche foto, essere una soluzione pensata per migliorare la trazione.
La novità (fa bene Leo ad aggiungere “si fa per dire”) di cui parlava Turrini sta nella forma del muso che sarà concettualmente cambiato rispetto alla F14-T. La soluzione che vedremo sulla Ferrari 666 sarà molto simile a quella che aveva proposto qualche giorno fa il nostro amico Salvatore Asero che in colloborazione con l’ing. Aimar Alberto aveva anticipato le possibili forme. Ancora non è dato sapersi se questa soluzione di muso verrà montata direttamente alla presentazione(sembra proprio di si ma attendiamo conferme) è bene sottolineare che nel Reparto Corse, in questi mesi, sono state progettate e collaudate in galleria del vento e al CFD ben tre versioni di muso e quella che vedete in basso era stata scartata da Tombazis e ripresa solo nelle ultime settimane da Allison.   
progetto 666


Il muso, come potete vedere dalle immagini in alto, è stato allungato ed è stato inserito in “punta” un piccolo profilo sporgente (che non centra nulla con il bulbo RedBull del 2014) per rispettare il regolamento tecnico 2015.

L’obiettivo della Ferrari con la riapertura del progetto avvenuto a poche settimane dalla presentazione, sarà quello di avere una base di sviluppo migliore per i mesi successivi anche se, si potrebbe arrivare impreparati alle prime gare, dove tra le altre cose la Ferrari potrebbe utilizzare la Power Unit 2014 per poter ultimare la versione 2015. 

Concludiamo, nel dire a tutti i tifosi della Scuderia di Maranello che la prima parte di stagione sarà molto sofferente ma i risultati (non crediamo in vittorie in questa stagione, salvo eccezionali sorprese e coincidenze stile Ungheria 2014) potrebbero arrivare da metà campionato in poi, riuscendo ad avere una buona base di sviluppo per il 2016 forse l’ultimo anno con questo tanto discusso regolamento.

di Sponton Cristiano, Piegiuseppe Donadoni
ha collobarato Andrea Erbetta

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