sabato, Luglio 27, 2024

GP CINA: i nuovi controlli sui consumi non spaventano la Ferrari

La Fia a partire dalla scorsa stagione, per fare rispettare alla lettera il regolamento tecnico ha introdotto su ogni vettura un dispositivo chiamato flussometro o debimetro atto a misurare la portata di carburante su ogni singola vettura. Il regolamento stabilisce che il quantitativo massimo di carburante da utilizzare in gara è di 100 kg e che il consumo istantaneo non deve mai superare i 100 kg/h sopra la soglia di rotazione dei 10.500 giri/min.

Il flussometro, attualmente utilizzato sulle monoposto, è stato realizzato dall’azienda inglese Gill Sensor la quale ha implementato un sistema ad ultrasuoni chiamato “Utrasonic Fuel Flow Meter”. Se si emette un’onda sonora dalla parete verso il centro di un tubo, questa verrà riflessa (in parte) dalla parete opposta. Se nel tubo vi è un fluido in movimento, questo sposterà l’onda sonora, che quindi compirà un percorso diverso per raggiungere la parete captante. Misurando il tempo intercorso tra l’emissione dell’onda e la sua captazione si può risalire alla velocità del fluido.
Il flussometro, GP di Australia 2014 a parte, non ha creato grossi problemi anche se, qualche sospetto ai più esperti lo ha sempre creato in quanto troppo sensibile alle variazioni di temperatura e alle vibrazioni interne. 
Qualche polemica a cui la stampa internazionale ha dato poco risalto è sorta nel post GP di Malesia 2015 vinto dalla Ferrari di Sebastian Vettel. Nel dopo gara, durante i controlli tecnici, si era diffusa la voce che la Ferrari avesse avuto dei problemi di Hight Fuel Flow Rate. In poche parole la Ferrari avrebbe, in alcune fasi di gara, oltrepassato (di poco) i 100 kg/h sopra i 10.500 giri/min. La cosa effettivamente è vera ma la FIA non ha voluto creare problemi, richiamando solo la Scuderia italiana.
Che questa regola sia poca chiara e di facile “aggiramento” lo ha capito anche la FIA in quanto già dopo la gara di Melbourne ha fatto sapere ai team che a partire dal GP della Cina qualcosa cambierà riguardo alla misurazione della portata di combustibile, applicando controlli molto più severi.
Proprio lo scorso anno, un nostro lettore, Michele Pedini scriveva un messaggio privato sulla nostra pagina Facebook di F1Analisitecnica:

“Mi è appena venuta una idea su come aggirare il flussometro, ma allo stesso tempo rispettare il regolamento. Ovvero, sfruttare le fasi di frenata per “accumulare” benzina a valle del flussometro, ma a monte del motore. In questa fase infatti il motore ha comunque un certo numero di giri, e per regolamento può essere utilizzata benzina in rapporto appunto al numero di giri, fino ad un massimo di 100 kg/h dai 10500 giri in su.”
Questa teoria non è per niente campata in aria in quanto, tra il flussometro e gli iniettori c’è una certa distanza e proprio qui potrebbe essere accumulato durante le fasi di bassa velocità (giri motore < 10.500), un certo quantitativo di carburante che potrebbe essere utilizzato nelle fasi successive in cui il motore necessità di maggiore potenza, cioè nelle fasi accelerazione e in velocità di punta.
In questa stagione, a differenza di quanto succedeva nel 2014, alcuni team, in primis Mercedes e Ferrari, hanno spinto la loro pressione di iniezione del carburante nella camera di combustione, fino al massimo concesso dal regolamento: 500 bar. Si pensa quindi che siano proprio questi due team che abbiano trovato la scappatoia per riuscire ad accumulare un certo quantitativo di benzina a valle del flussometro, ma a monte del propulsore endotermico. Proprio per questo motivo la Fia, a partire dal GP di Shanghai introdurrà su tutte le vetture un secondo flussometro a valle del primo, per controllare che i team non violino il regolamento tecnico. Ancora non è dato sapere se, anche questo secondo flussometro, sarà ad ultrasuoni. 
Detto ciò, il GP di Cina sarà molto interessante per riuscire a capire vedendo le prestazioni in pista, se davvero qualche motorista nelle gare precedenti avesse usato un sistema tale da “aggirare” le regole. Alcuni esperti hanno stimato che un sistema del genere può aumentare le prestazioni dai 3 ai 5 decimi al giro.  Per tranquillizzare i tifosi della Rossa, in Ferrari, dalle informazioni che abbiamo raccolto, sono molto tranquilli su questa cosa ma solo la pista ci dirà veramente come stanno veramente le cose.

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