sabato, Luglio 27, 2024

GP BRASILE: Il Pagellone semiserio del Froldi

Il Pagellone semiserio del Froldi. Gp del Brasile.
Felipe Massa. Voto: 10. Permettetemi di essere uno dei pochi (?) folli a pensare che nel 2008 sia stato lui a vincere, perlomeno moralmente, il Mondiale.
Lo spessore, l’animo di un’atleta, talvolta sono più importanti dei risultati conseguiti (comunque certo non fallimentari nel caso di Felipe).
Ieri ad un certo punto non mi interessava più di tanto il ridicolo teatrino messo in “moto” dalla Fia.

Pubblico brasiliano. Voto: 10. Non solo per il saluto commosso al proprio pilota (tra l’altro la scuola brasiliana è un po’ in crisi), ma anche per i fischi (e tanti) che hanno cadenzato le (tante) interruzioni e le oppiacee safety car.
Ci mancava solo la virtual safety car ed eravamo al coma.
Il pubblico brasiliano ha ricordato ai pavidi soloni/burocrati della Fia che “il re è nudo”. E che questo spettacolo fa semplicemente schifo. Anche Lauda non è stato tenero, e talvolta, dismessi i panni di parte in causa, dice cose estremamente chiare ed oneste. Lui tra l’altro fu autore del “gran rifiuto” (dove ammise coraggiosamente di aver avuto paura) con cui perse il mondiale. Quindi quando afferma che tutto questo è ridicolo, vale doppio.
Charlie Withing. Voto: vai in pensione. Ci sta che ogni volta che debba prendere una decisione immagini Jules (e i problemi legali connessi), che queste gomme Cinturate PiLelli siano una ciofeca, che semplicemente si sia fatto di Lexotan o Whisky, ma non ne possiamo più di vedere Gran Premi interrotti, ogni volta, a botte di 7 giri con Safety Car.
Basta! Ma questi si ricordano delle gare disputate da Senna, Mansell, Hill, Villeneuve figlio, in mezzo a veri e propri diluvi? Se non gareggi in condizioni estreme, dato per assodato che devi garantire vie di fuga, monoposto robuste e sicure, circuiti all’altezza, non sei un pilota di livello mondiale. E se non fai gareggiare in condizioni come quelle di ieri (pur con le attenuanti del caso) non ti puoi chiamare F1. Tanto vale allora fare come in Indicar no?
Fia e sicurezza. Voto: cortocircuito. Una fra le più celebri frasi dell’immortale bardo britannico, messa in bocca a Polonio (nell’Amleto): “C’è del metodo in questa follia”.
Nel caso della Fia potremmo dire che “c’è della follia in questo metodo”.
Ci rompono i maroni con la sicurezza, si perdono in regole e regolette, discutono per mesi dove si deve infilare la visiera a strappo una volta tolta (lasciamo perdere i commenti ironici sacrosanti…), e non fanno la cosa più semplice che si dovrebbe fare: togliere il parco chiuso se le condizioni della pista sono totalmente differenti (piove) rispetto a quelle del giorno prima. Magari fare un warm-up per aggiustare le classiche cose che si sono sempre fatte se una monoposto deve gareggiare sul bagnato: renderle più “morbide” sulle sospensioni, “caricare” gli alettoni, alzare il fondo piatto da terra. Se gareggi in un diluvio con l’assetto da asciutto, diventi un pericolo per te stesso e per gli altri. Ma quelli della Fia ci pensano a queste cose? Inoltre, un pilota potrebbe avere il tempo di familiarizzare con le nuove condizioni, come frenare, cosa evitare e così via. Direte..perché non utilizzano (se piove già prima), le prove libere? Risposta: non c’è il muletto! Quindi i piloti se piove non escono per non danneggiare la vettura. Insomma, un assurdo insieme di non senso!
Oh, non le dice il pincopallo che state leggendo. Lo dice Mansell, lo dice Fiorio, lo dice il buon senso.

Cinturato Pirelli. Voto: aborto. Veniamo al secondo punto del cortocircuito di ieri. Può darsi che il canuto direttore di gara abbia capito (o sapesse) una cosa elementare: lo pneumatico Blu cinese, semplicemente non funziona.
In sostanza le intermedie avevano meno battistrada, erano un pelo più basse da terra ed in teoria avrebbero dovuto essere più pericolose. E’ vero che non funzionavano pure quelle, ma l’acquaplaning lo abbiamo visto con le prime, non con le seconde. Ancora una volta PiLelli non ci ha capito niente. La scusante è la solita: non possono fare prove adeguate. Bene. Hanno accettato loro questo contratto-capestro.
W la formula gomme. E chi l’ha voluta.

Mad Max. Voto: 10. Certo, è vero che la Red Bull genera carico deportante anche da ferma, però vedere quel controllo così sopraffino e quel fegato, negli ultimi giri, mi ha riconciliato con la F1. Tra l’altro ieri Mad Max non ha compiuto azioni folli o suicide. A sto giro Vettel ha torto. Mad Max ha mostrato la parte migliore del suo talento. Punto.
Vettel. Voto: 4. Certo, la sua Ferrari, lo abbiamo capito, non è il massimo sul bagnato. Tra l’altro impiegava (ma va?) almeno due o tre giri a scaldare le gomme di marmo (ma in questo caso è solo un problema Ferrari, mi pare). Però ieri davvero Vettel è sembrato dire: “prima finisce questo mondiale e meglio è”. Coraggio. Una gara e l’agonia è finita. Dovevamo spaccare il mondo. Va bene se arriviamo terzi nella classifica finale costruttori.
Raikkonen. Voto: 4 1/2. Errore definito da dilettanti (non lo dico io) il suo. Ed unico ad aver avuto quel tipo di incidente in pieno rettilineo. Alla prima ripartenza si è come al solito addormentato e Mad Max ha fatto ciao-ciao. Non so, in questi casi forse l’età comincia a pesare. E inoltre il nostro finlandese volante non è mai stato un esperto del bagnato (correggetemi se sbaglio)
Red Bull. Voto: 5. Hanno “cannato” di brutto la strategia, ma la mediocrità della Ferrari è tale che sono riusciti comunque a limitare i danni.
Ho un vago sospetto (molto da complottisti, e di norma non mi appartiene): non è che quella telefonata…
Marc Gené. Voto: 3. Ci ritorno. Io lo capisco, lui è un super tifoso Ferrari. Però in telecronaca ad un certo punto ti viene il desiderio di non sentirlo più. Fate qualcosa!
Ecclestone. Voto: 5. Voleva allungare il brodo. In un modo o nell’altro c’è riuscito.
Alonso: voto: 3. Non si può lamentare con Vettel. A sto giro ha torto pure lui.
Rosberg. Voto: 8. Sta facendo il ragioniere. Ci sta, visto che il mondiale può perderlo solo lui.
Hamilton. Voto: 10. Gara in comando solitaria ed autoritaria. E bello sentire un pilota dire “si deve gareggiare” (poi, certo, noi che siamo maliziosi immaginiamo che non volesse metà punteggio ;))
Ferrari e politica. Voto: 6 +. Dov’è il solito Froldi che “ammazza” di critiche la Ferrari per troppo amore, come fanno gli amanti traditi? Vi spiego. Secondo me in Ferrari stanno cominciando a fare ciò che non hanno fatto da quasi dieci anni. Sbattere i pugni sul tavolo. Per ora si tratta di un piccolo ditino alzato. Però è un segnale importante. Resteremo sintonizzati.
McLaren. Voto: 5. Ma sono davvero sicuri di avere un super telaio? Mi sa che son ridotti peggio della Ferrari…
P.S.: coraggio ragazzi, un gran premio e l’agonia è finita. Chi vincerà il Mondiale? La ragione mi dice Rosberg (che un po’ se lo merita anche), ma la follia del corridore mi dice Hamilton. Ne sapremo di più a breve. Le scommesse per il prossimo anno? Super Red Bull, Mercedes sulla difensiva, Ferrari incognita. Avremo comunque modo di riparlarne.
Mariano Froldi

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