giovedì, Marzo 28, 2024

GP SILVERSTONE: l’analisi della gara

Trionfo Mercedes nel decimo appuntamento stagionale con l’ennesima vittoria, fin qui la più convincente della stagione, di un Lewis Hamilton in versione acchiappa tutto visto che non si è fatto mancare nemmeno il Grand Chelem ossia pole position, giro veloce (con Soft) e vittoria del Gran Premio.

Una gara, quella dell’idolo di casa che si è fatto ben perdonare dalla assenza nell’evento organizzato a Londra dalla FIA quattro giorni prima del Gran Premio di Silverstone, piuttosto semplice e gestita nel migliore dei modi complice anche una Ferrari e soprattutto un Sebastian Vettel un po opachi (e sfortunati) in questo decimo appuntamento della stagione. 


GP SILVERSTONE: i cedimenti sulle due SF70H delle anteriori sinistre Soft avrebbero natura diversa 
Una Ferrari non molto competitiva ma che con il minimo sforzo stava ottenendo comunque un buon secondo e quarto posto in ottica mondiale. Ma nel finale di gara è successo quello che nessuno si poteva aspettare ossia la delaminazione senza foratura dell’anteriore sinistra sulla SF70H di Kimi Raikkonen e la foratura sempre sull’anteriore sinistra della vettura di Sebastian Vettel. Pit Stop aggiuntivo da effettuare e terza e settimana posizione per i due alfieri della Ferrari con il pilota tedesco che mantiene cosi solamente 1 punto di vantaggio su Lewis Hamilton mentre Mercedes allunga in quello che doveva essere il campionato “principale” per la Ferrari, ossia il Costruttori.

Sono in corso proprio in queste ore le analisi spettrometriche sugli pneumatici di entrambe le Ferrari nei laboratori Pirelli di Milano ma dalle verifiche preliminari fatte dal costruttore italo cinese nella serata di ieri, i due cedimenti potrebbero avere avuto due cause diverse. La Soft sulla SF70H di Kimi Raikkonen si è delaminata senza sgonfiarsi mentre quella sulla SF70H di Sebastian Vettel ha perso subito pressione, quale sintomo di una foratura. 
Attendendo informazioni più dettagliate dalle analisi odierne di Pirelli, penso sia chiaro che le tempistiche sui problemi avuti da entrambe le Ferrari (e dalla RedBull di Max Verstappen) siano state chiaramente causali. I problemi sono completamente slegati pur essendo relativi allo stesso pneumatico, il più sollecitato sul circuito di Silverstone che in questa edizione 2017 ha dovuto resistere a forze centrifughe del 10% più elevate rispetto alla stagione passata. 

E se Sebastian Vettel (e di conseguenza Max Verstappen per proteggersi dall’undercut del pilota Ferrari) ha dovuto “azzardare” una strategia a singolo Pit Stop fermandosi molto in anticipo rispetto alla tabella di marcia, per quanto riguarda Kimi Raikkonen la strategia era corretta con 24 giri sulla SuperSoft e “soli” 25 sulla Soft. Considerando che piloti come Bottas su Mercedes o Wehrlein su Sauber, con il pieno carburante, sono riusciti a percorrere 32 e 31 giri, è molto strano che dopo soli 25 giri la “cintura” della Soft sulla SF70H di Kimi Raikkonen abbia ceduto in modo cosi importante e senza grossi segni di blistering nella zona di distacco. Come se sulla Ferrari dello sfortunato pilota finlandese sia stato montato uno pneumatico montato “difettato”.  

GP SILVERSTONE: una gara che si pensava a due soste, è diventata a una per via del basso degrado della SuperSoft e della presenza della Safety Car a inizio gara

La gara, per la Ferrari di Vettel, si è complicata fin da dalla
partenza
quando il pilota tedesco è stato sopravanzato dalla Red Bull di
Verstappen. I problemi per il pilota tedesco sono iniziati poco prima del semaforo verde 
a causa di un errato riscaldamento dei freni che ha provocato un pericoloso surriscaldamento del’impianto frenante. Vettel è stato troppo aggressivo nei due giri di lancio che sono stati necessari prima della partenza a causa di un problema sulla vettura di Palmer che ha fatto saltare la partenza ed i piloti hanno dovuto effettuare un extra giri di formazione. 

Partenza che è stata molto positiva per Hamilton che, scattato dalla pole position e dal lato pulito della posta, non è stato infastidito da Raikkonen.

Molto buono lo spunto di Bottas, unico pilota tra i top 10, a partire con le soft. Nonostante le gomme soft siano meno prestazionali nella fase di partenza rispetto alle Super Soft, Bottas è riuscito a recuperare un paio di posizioni.


1°stint

Hamilton ha impresso, fin da subito, un gran ritmo alla gara e Raikkonen, almeno nei primi giri, ha fatto il possibile per cercare di reggere il ritmo. Se analizziamo il grafico in basso possiamo notare che, nei primi giri dopo la Safety Car, Hamilton è stato costantemente il pilota più veloce in pista con la SF70H che faticava a reggere il passo. Solo nei giri 8-9-10 Raikkonen è riuscito ad avere un ritmo in linea con il tre volte campione del mondo ma, nei rimanenti giri dello stint, Hamilton è stato costantemente più rapido.

Il reale ritmo di Vettel, nella prima fase di gara, non si è potuto vedere perchè “ostacolato” da Verstappen che è riuscito a mantenere la posizione sul pilota tedesco nonostante le prestazioni della SF70H fossero migliori della RB13. Questo è stato un fattore determinante per la gara di Vettel che, non riuscendo a sopravanzare in pista l’olandese, ha costretto il muretto di Maranello ad anticipare la prima sosta per cercare l’undercut su Max. Strategia che ha permesso a Vettel di guadagnare la posizione su Verstappen che ha cercato di rispondere, senza successo, “pittando” il giro successivo.

Molto buona la gara di Bottas che è riuscito a risalire in classifica piuttosto agevolmente, riuscendo a portarsi nella scia del duo Verstappen – Vettel, prima che, questi due, pittassero.  Una scelta quella di partire con le soft che, in questa gara, ha sicuramente pagato mentre, in Austria, non aveva dato così grossi vantaggi ad Hamilton. 

Se analizziamo il passo tenuto dai top 5 possiamo notare che, la Mercedes, sul tracciato di casa era praticamente imbattibile. Hamilton, sul ritmo, ha inflitto un gap di mezzo secondo al giro alla SF70H di Raikkonen e ben 1,3s al duo Verstappen-Vettel. L’unico pilota che è riuscito a “limitare i danni” è stato il compagno di team che, partito con le soft e nel traffico, è riuscito ad accusare un distacco di soli 4 decimi. 

2°stint
Nella seconda parte di gara, Hamilton, come potete osservare
dal grafico in basso, ha spinto soltanto nella prima fase e poi ha semplicemente amministrato e gestito nel migliore dei modi pneumatici e Power Unit cercando di non stressarli oltremodo. Che Hamilton non abbia spinto al massimo lo si è capito al termine della gara quando ha voluto completare il suo week end perfetto andando a “prendersi” il giro più veloce della gara. Giro più veloce che è riuscito ad ottenere al giro 48 girando su un tempo stratosferico di 1:30,6. Tempo che, nemmeno Verstappen, che ha montato gomme super soft negli ultimi 2 giri di gara è riuscito a battere. 

In questa seconda e ultima parte di gara, il pilota più veloce è stato Bottas che, sfruttando le gomme Super Soft, ha rifilato distacchi importanti a tutti. Grazie a questa strategia è riuscito a portarsi piuttosto agevolmente in terza posizione riuscendo anche a scavalcare, in modo piuttosto semplice, la SF70H di Vettel.

Se confrontiamo il passo delle due Ferrari possiamo notare che, Raikkonen, ha girato su un ritmo similare ad Hamilton ma, il pilota inglese, come abbiamo scritto sopra, era in completa gestione della corsa. Pilota finlandese della Ferrari che è stato più performante rispetto a Vettel avendo un ritmo migliore di oltre 6 decimi al giro.

Problemi Ferrari con la gomme anteriore sinistra

Per le due SF70H la gara, negli ultimi giri, come abbiamo già scritto nella prima parte di questo articolo, ha riservato parecchie sorprese, in quanto, entrambi i piloti sono stati afflitti da problemi alla gomma anteriore sinistra.

I problemi accusati sulle due Rosse sembrano avere natura diversa in quanto, analizzando i tempi dei due piloti, possiamo notare che, Vettel, era in grossa difficoltà a causa di un degrado eccessivo degli pneumatici. Raikkonen, invece, aveva gomme più fresche del compagno di squadra e stava girando ancora su buoni tempi.

Aspettiamo le indagine che farà Pirelli in questi giorni e solo dopo potremo avere un’idea più chiara di cosa potrebbe essere successo sulle Rosse. Dovremmo aspettarci, non appena concluse le analisi, un comunicato congiunto tra Pirelli e Ferrari dove verranno spiegate le possibili motivazioni che hanno portato questi problemi sulle due SF70H.

La Mercedes esce da questo appuntamento di casa con il morale alle stelle in quanto, dopo le tante difficoltà iniziali, la W08 sembra essere diventata una monoposto dominante. 

La Ferrari per tenere ancora aperto il mondiale piloti e costruttori dovrà prontamente reagire fin dalla prossima gara che si disputerà sul circuito ungherese di Budapest. Un tracciato in cui non sarà fondamentale l’efficienza aerodinamica e dove la SF70H dovrà dimostrare di essere una vettura in grado di infastidire la W08. Per farlo servono importanti sviluppi aerodinamici perchè, da quello che abbiamo visto nelle ultime 4 gare, a livello prestazionale, c’è stato il sorpasso della W08 sulla SF70H.


di @spontonc e @SmilexTech

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