venerdì, Aprile 19, 2024

GP UNGHERIA: la cronaca della gara – di Alessandro Rana

30 luglio 2017. Budapest, Ungheria. Undicesimo appuntamento con
il mondiale di Formula 1.
A guardare il risultato finale, conoscendo l’ordine di partenza,
si direbbe gara dominata da Ferrari seguita da Mercedes. E’ così, ma solo in
parte. O meglio, Ferrari ha dominato la gara ma è stato tutt’altro che facile
tenersi dietro la Mercedes per un problema accusato da Vettel prima della metà
gara. Così così Red Bull che sembrava dover lottare per la vittoria e invece
chiude solo 5^ con Verstappen che mette anche fuori gioco Ricciardo al via.
Ma cerchiamo di analizzare, squadra per squadra, quanto successo
oggi.
Al via lo scatto di Vettel è ottimo, così come quello di
Raikkonen
che gli si affianca in curva 1, ma poi si accoda a lui per far da
tappo agli avversari. Lo scatto peggiore è quello di Hamilton che viene
infilato anche da entrambi i Red Bull.
Il patatrac succede in curva 2: Ricciardo tenta di superare all’esterno il proprio compagno di squadra che per resistergli tenta una
staccata profondissima
, ma va lungo e lo colpisce sulla pancia causandogli la
rottura del radiatore e quindi costringendolo al ritiro. Safety car in pista
per pulire la zona interessata; nel frattempo i commissari analizzano il tutto
e sanzionano con 10 secondi di penalità il pilota olandese.
Alla ripartenza, il ritmo dei Ferrari con gomma rossa è
impressionante
: girano costantemente 1 secondo al giro più veloci dei Mercedes,
con Hamilton che si ritrova pure dietro a Verstappen. Con il passare dei giri, il ritmo diventa più simile per tutti,
ma ormai il gap è stato aperto. Ma ecco che attorno al giro 25 ci sono i primi sentori di un
problema sulla macchina di Vettel
: il pilota tedesco segnala al box che la
macchina tende ad andare verso sinistra e che il problema continua a
peggiorare.
Effettivamente, dall’onboard camera si nota come sul
rettilineo, Vettel debba tenere il volante sterzato per andare dritto.
Gli
viene chiesto di non utilizzare i cordoli e non è l’ideale se si vuol vincere
la gara.
Passano i giri e i primi a fare la sosta sono i Mercedes che
passano sulla gomma gialla.
Ferrari marca la loro scelta, ma il ritmo di
Hamilton e Bottas è nettamente più veloce. L’unica cosa da segnalare è che
Raikkonen sembrava essere nettamente più veloce di Vettel, ma in ottica
campionato, si è comportato da ottimo compagno di squadra, rimanendo sempre
alle spalle del tedesco.
Il quartetto è molto compatto e in Mercedes decidono di far
passare Hamilton su Bottas per tentare l’attacco ai Ferrari con un ordine di
squadra.
Nei team radio, però, si capisce anche che nel caso in cui non
riuscisse, avrebbe restituito la posizione a Bottas. E così è: l’inglese ci
prova per vari giri, ma non riesce mai ad impensierire fino in fondo i Ferrari
così, all’ultimo giro, rallenta platealmente per frasi raggiungere e superare
dal compagno che nel frattempo era sceso ad 8 secondi di distacco, attaccato
anche da Verstappen che nonostante la penalità, è stato autore di una buona
gara.
Quindi, Ferrari dimostra di aver reagito bene alle limitazioni
imposte dalla FIA portando sviluppi che hanno funzionato perfettamente
e che
gli hanno permesso di dominare il gran premio. Sicuramente, senza quel problema
allo sterzo, Vettel avrebbe avuto un ritmo decisamente migliore, visto anche quello
che teneva con gomma rossa. Da applausi anche quanto fatto da Raikkonen: pur
avendo la chance di vincere ancora una volta con Ferrari, è rimasto alle spalle
di Vettel per proteggerlo da eventuali attacchi mondiali di Hamilton. Davvero
molto molto bene.
Week end non al top invece per Mercedes: con gomma rossa
entrambi i piloti si sono trovati in difficoltà, poi con la gialla, era tutta
un’altra storia. Hamilton però nella prima parte di gara è limitato sia da
Verstappen, sia da problemi alla radio, ma anche quando si trova alle spalle
solo dei Ferrari, non riesce ad attaccarli. Bottas, invece, abbastanza bene
fino a quando non fa platealmente passare Hamilton, poi inizia a staccarsi.
Torna sul podio perché Lewis sta ai patti, ma non era poi così meritato…
Per quanto riguarda Red Bull, doveva essere la gara in cui
poteva davvero lottare per la vittoria e invece in qualifica non va oltre la
terza fila
; in gara Verstappen mette fuori gioco subito Ricciardo con un’azione
un po’ troppo esuberante, viene penalizzato e anche per questo non riesce ad
andare oltre il 5° posto pur avendo un passo buono soprattutto con gomma soft.
Finalmente una gara positiva per McLaren! Alonso porta a casa un
6° posto con un gara molto buona lottando con Sainz. Inoltre fa registrare il
giro più veloce della gara! Vandoorne si difende e chiude in 10° posizione.
Sicuramente da un binomio come McLaren-Honda ci si aspetta molto di più, ma su
questo tipo di pista hanno dimostrato con una PU più affidabile e competitiva
potrebbero dire la loro su parecchie piste.

Gara a due facce ancora una volta in casa Toro Rosso: bene Sainz
che tiene dietro Alonso finchè monta la gomma rossa, poi non riesce a
resistergli, ma chiude comunque in settima posizione un buon week end. Male
Kvyat che parte 16° per una penalità rimediata in qualifica (e adesso gli
restano solo 2 punti sulla patente) e non riesce ad andare oltre la 12^
posizione.
Bene Force India: entrambi i piloti scattano fuori dalla top ten
e riescono a portare a casa l’8^ e la 9^ posizione. Questa non era la pista
proprio adatta a loro; alla fine un buon risultato.
Male Renault: Hulkenberg non è male per tutto lo week end. Parte
dietro per la penalità della sostituzione del cambio, ma riesce a portarsi poi
in zona punti. Purtroppo però nel finale è vittima di problemi tecnici ed è
costretto al ritiro. Palmer, invece, continua ad essere l’oggetto misterioso
della F1, chiudendo un’anonima gara in 13^ posizione.
Male anche Haas che non riesce mai a trovare il bandolo della
matassa sulla pista ungherese. Alla fine Magnussen è 11°; Grosjean ritirato
perchè alla ripartenza dopo il pit stop non aveva una gomma correttamente
fissata e per questo sono stati anche multati.
Non bene nemmeno Williams: pista sicuramente non adatta a loro,
in più, Massa rimedia un problema fisico ed è costretto a dare forfait. Viene
sostituito da Di Resta che porta a casa una bella gara per essere 4 anni che
non corre, ma anche lui è costretto al ritiro per problemi tecnici. 14° un
anonimo Stroll.
E infine Sauber. Al momento sono nettamente il team peggiore in
pista: mancano sia di risultati sia di performance. Non ci siamo. Unica notizia
positiva dello week end per loro è la rottura del contratto con Honda per il
2018 e la decisione di rimanere con Ferrari. Si vedono già i primi effetti
positivi del nuovo team principal.
La Formula 1 si prende una pausa di quattro settimane. Ci si
rivede a SPA il 27 agosto.
E ci si arriverà con Vettel ancora leader del
mondiale con 14 punti di vantaggio su Hamilton. Sulla carta la pista belga
dovrebbe essere più favorevole alle frecce d’argento. Sarà così? Lo scopriremo
dopo le vacanze… Wait&see…

di Alessandro Rana
(@AleRana95)

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