lunedì, Aprile 29, 2024

ANALISI QUALIFICHE: Full Wet di marmo per le Ferrari SF70H di Monza

Era sicuramente il favorito per la Pole Position di questo Gran Premio d’Italia 2017 e non ci ha smentito: 69esima Pole Position per un Lewis Hamilton che per l’ennesima volta è riuscito a tirar fuori tutto il potenziale dalla sua W08 lasciando il proprio compagno di squadra a oltre due secondi e molto vicino ai due deludenti piloti della Ferrari. 
Un Valtteri Bottas che ha deluso, classificandosi solamente in sesta posizione, ufficiosamente quarta per via dell’arretramento di entrambe le RedBull. Proprio il Team anglo austriaco è stato complessivamente il più competitivo portando le due macchine in una virtuale seconda e terza posizione pur utilizzando un’ala posteriore veramente da bassissimo carico aerodinamico. Una RB13 che è tornata da qualche gara a questa parte, e anche grazie ad una vettura più lunga di 35 mm (maggiori informazioni), a generare tanto carico dal corpo e fondo vettura. Quel plus che manca ancora purtroppo alla Ferrari. Facendo un leggero passo indietro, è bene sottolineare che Ricciardo sarà arretrato di ben 25 posizioni in griglia mentre Verstappen sarà arretrato di “sole” 15 posizioni. 
E’ per questo motivo che nella gara di domani in prima fila a fianco di Lewis Hamilton ci sarà il Driver Of The Day odierno, ossia Lance Stroll, autore di una qualifica pazzesca. Il pilota canadese con il risultato odierno risulta essere il pilota più giovane in assoluto in F1 a partire dalla prima fila in un Gran Premio. Una Williams che secondo le voci circolanti nel paddock di Monza sarebbe stato il Team che ha più osato in termini di assetto orientato più sul bagnato. Da qui anche l’importante prestazione del pilota canadese che comunque è riuscito a rifilare 1.2 secondi all’esperto Felipe Massa. 
Da segnalare poi l’interessantissima terza posizione di un Esteban Ocon che però, almeno per quanto mi riguarda, continua a non sorprendermi, confermando quanto di buono fatto nei primi dodici appuntamenti di questa stagione. 
Per chi non avesse seguito in diretta, la sessione di qualifica è iniziata con oltre due ore e mezza di ritardo per via delle condizioni meteo avverse con la pioggia che è sceso in modo continuo dalla mattina odierna costringendo i piloti a saltare completamente anche le terze prove libere. Solo una piccola parte della Q1 è stata corsa all’orario previsto (ore 14) ma dopo l’incidente di Grosjean (acquaplaning sul rettilineo principale) Charlie Whiting ha deciso di fermare la sessione in attesa di un importante miglioramento meteo. Dopo molti rinvii (di 15 minuti in 15 minuti) la tanto attesa bandiera verde. Da sottolineare come le condizioni della pista sono andate migliorando con il passare dei minuti sia della Q1 che della Q2 mentre proprio qualche minuto prima dell’inizio della sessione decisiva della qualifica è tornata a cadere in modo insistente obbligando i Team a montare nuovamente gli pneumatici Full Wet. 
Lewis Hamilton è stato il pilota che è riuscito a gestire nel miglior modo sia gli pneumatici Full Wet che quelli Intermedi, portandoli velocemente nella corretta finestra di funzionamento e mantenendoli per i “lunghi” stint percorsi durante le tre fasi di qualifica. Ma dire oggi che la Mercedes era la miglior vettura in pista con queste condizioni “fredde” e “bagnate” non è cosi scontato poiché Valtteri Bottas per esempio non è riuscito a scaldare nel modo migliore soprattutto il compound “azzurro” della Pirelli (Full Wet) facendo segnare un tempo vicinissimo a quello delle due Ferrari. Entrando più nel dettaglio, la finestra di funzionamento degli pneumatici è un dato chiave da sempre. Azzeccare la finestra d’uso significa garantirsi il meglio dallo pneumatico: massima performance, quindi grip ottimale, e migliore equilibrio, consumo, degrado. Fare lavorare una gomma al di sotto della finestra significa non poterne ottenere il massimo in quanto a rendimento; al di sopra, il rendimento cala e il consumo può anche arrivare a livelli critici. Ma quest’anno, con la nuova generazione di pneumatici allargati del 25% che -se utilizzati a dovere- garantiscono prestazioni molto maggiori rispetto al passato, azzeccare questo slot significa garantirsi vantaggi ancora più determinanti che in passato.

Non è un mistero che il battistrada del pneumatico assicura maggiore aderenza tanto è più elevata la sua temperatura, quindi la sua capacità di generare aderenza con l’asfalto. Questo, come detto, fino a un certo limite, oltre il quale l’eccessiva temperatura può portare a degrado troppo elevato, perdita di aderenza e altri problemi. Queste finestre variano a seconda delle cinque mescole slick e delle due da bagnato (Intermediate e Full Wet).
Ma se fin qui ho parlato di Mercedes, RedBull, Stroll, Ocon, le due Ferrari nella qualifica odierna che fine hanno fatto? Vado cosi ad aprire il capitolo più negativo della giornata odierna ossia quello relativo ad una Ferrari veramente deludente. Sulla griglia di domani troveremo infatti Kimi Raikkonen in quinta posizione e Sebastian Vettel in sesta posizione. In molti si son chiesti da cosa son derivati i due risultati cosi negativi del Team italiano e da quanto capito il tutto è da associare ancora una volta alla finestra di funzionamento degli pneumatici. Né Raikkonen e né soprattutto Sebastian Vettel sono riusciti a scaldare/mantenere le Pirelli “verdi” e soprattutto “azzurre” nella finestra di funzionamento per via di un livello di carico aerodinamico non adeguato (la minor efficienza aerodinamica e i minor CV della SF70H non hanno permesso di caricare maggiormente le ali per non essere troppo penalizzati sul dritto) per le condizioni odierne sia ambientali che di mescole. 
Entrambe le SF70H sono scese in pista con la configurazione aerodinamica “da asciutto” (cosi come Mercedes), e più scarica del solito nel confronto con la W08, provata nella non positiva giornata di ieri. Tra la giornata di ieri e quella odierna i tecnici del team italiano hanno apportato principalmente della modifiche meccaniche per adattare al meglio la SF70H alla pista di Monza e che secondo Sebastian Vettel potranno dare degli importanti benefici nella giornata di gara di domani rispetto ai deludenti long run di ieri. Ma una qualifica cosi negativa non se l’aspettava nemmeno il forte pilota tedesco della scuderia italiana che domani è chiamato ad una importante ma non forse non impossibile rimonta, almeno per quanto riguarda la terza posizione, minimo sindacale su una pista non amica che vede però le due RedBull costrette a partire da lontano. I problemi per Sebastian Vettel deriveranno dalle Power Unit Mercedes montate sulla Williams di Stroll e sulla Force India di Ocon. Due vetture che vero non hanno manifestato nella giornata di ieri dei passi gara adeguati alle primissime posizioni, ma che sul dritto vanno sempre enormemente forte. Non sarà facile ma, dopo la deludente qualifica odierna, i tanti tifosi della rossa si aspettano la riscossa di Sebastian Vettel che vede la leadership nel mondiale a rischio (solo una seconda posizione potrà “salvarlo”).

PS: per domani strategia ad una sosta con SuperSoft per 26 giri e poi Soft, o Soft per 23-25 giri e poi SuperSoft fino in fondo.

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1 commento

  1. Ho l'impressione che Williams abbia usato al posteriore l'ala in specifica Spa. Tanto carico per scommettere sulla qualifica e cercare domani di difendere in pista la posizione. Speriamo in una rimonta. Ottimo articolo come sempre

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