sabato, Aprile 27, 2024

GP FRANCIA – ANALISI GARA: Vettel contiene i danni ma Hamilton vince e risparmia la nuova PU Mercedes Phase 2.1

Lewis Hamilton, ringraziando Sebastian Vettel che si è auto eliminato dalla lotta per la vittoria in curva 1, è riuscito a vincere agevolmente il Gran Premio della Francia. Il pilota anglo caraibico, proprio per via dell’incidente in partenza tra Vettel e Bottas, non ha avuto bisogno di forzare troppo il ritmo visto che la Red Bull non è mai sembrata in grado di mettere pressione al quattro volte campione del mondo. Grazie a questo successo, Hamilton è tornato in testa al Mondiale Piloti con 14 punti di vantaggio su Sebastian Vettel.

GP FRANCIA: RedBull con aggiornamenti ai bargeboard e al diffusore che hanno solamente limitato i danni
Partendo da RedBull, il Team anglo austriaco in questo fine settimana si è confermato terza forza in pista nonostante gli sviluppi aerodinamici introdotti sulla RB14. Sviluppi che sono stati testati durante le libere per poi essere utilizzati in qualifica e gara da Verstappen e da Ricciardo. Aggiornamenti che, come potete osservare dalle immagini, hanno coinvolto la zona dei bargeboards e il diffusore che è stato cambiato nella zona centrale.

Cosi come per Ferrari, anche per RedBull è stato un grosso problema non aver potuto girare nelle terze libere per migliorare un setup non dei migliori al venerdì. E’ stata cosi presa la decisione di differenziare il setup aerodinamico tra le due vetture con Verstappen che ha optato un assetto piuttosto scarico mentre Ricciardo ha utilizzato un’ala posteriore più carica che sarebbe stata molto utile in caso di gara bagnata.

Foto @AlbertFabrega

Un Ricciardo che ha avuto importanti problemi all’ala anteriore durante la gara, ma di questo ne parleremo dopo.

GP FRANCIA: l’errore di Vettel è stato quello di bloccare l’anteriore sinistra che ha fatto perdere direzionalità alla sua SF71H 
Entriamo nel vivo di questa analisi dell’ottavo appuntamento 2018 del mondiale di F1, partendo dall’episodio che ha spianato la domenica a Lewis Hamilton ossia l’errore di Sebastian Vettel alla partenza. Il quattro volte campione del mondo è riuscito a scattare meglio dei due Mercedes in partenza e, sapendo che in partenza aveva una grossa chance per riuscire a scavalcare almeno una delle due Mercedes, ha provato a forzare i tempi. A differenza dei piloti del team anglo-tedesco aveva a disposizione la mescola UltraSoft che gli ha effettivamente garantito quel plus in più in termini di grip per avere uno spunto migliore rispetto al duo Mercedes. L’errore di Vettel non è stato l’arrivare lungo alla staccata di curva 1 (in quel caso avrebbe tamponato Lewis Hamilton) ma arrivare al bloccaggio dell’anteriore sinistra una volta che Valtteri Bottas ha chiuso la traiettoria. Questo ha tolto direzionalità e grip alla SF71H di Vettel che è andata cosi a colpire l’incolpevole W09 del pilota finlandese. 

A causa del contatto avvenuto tra la curva 3 e 4 tra Ocon e Gasly, il direttore di gara ha imposto il regime di Safety Car che ha permesso a Vettel e Bottas di ritornare in gara. Il pilota tedesco si è subito fermato ai box per sostituire l’ala anteriore e montare le gomme Soft con l’obiettivo di terminare la gara su quel set. E’ andata sicuramente peggio a Bottas che a causa del contatto ha avuto una foratura al posteriore ed ha subito un grosso danno nella zona posteriore della vettura.

GP FRANCIA: la Power Unit 2.1 Mercedes non è la Specifica 2.0 corretta dei problemi di “affidabilità”
Lewis Hamilton dopo la ripartenza dopo la Safety Car ha allungato piuttosto agevolmente sui due piloti della Red Bull girando con un ritmo inavvicinabile per tutti gli altri piloti. Una Mercedes che è sembrata molto competitiva fin dalle prime prove libere su questo circuito anche grazie alla nuova Power Unit Evo 2.1 che ha garantito, soprattutto in qualifica, diversi cavalli in più rispetto alla versione precedente. Una Power Unit molto spinta, più del pianificato (almeno inizialmente) che però ha già messo in allarme Mercedes poiché in Francia si sono verificate due similari perdite idrauliche dal sistema di raffreddamento. Quindi bisognerà prestare parecchia attenzione anche nelle prossime gare perché, questa nuova Power Unit EVO 2.1, sembra avere molto potenza ma con una affidabilità ancora da verificare totalmente.

Capitolo pneumatici: è ancora troppo presto per dire se la Mercedes ha risolto totalmente i suoi problemi con gli pneumatici che ha avuto in tutta questa stagione, visto che in Francia è stata utilizzata la versione “amica” con 0.4 mm in meno di battistrada. Sarà interessante vedere come la W09 si comporterà in Austria visto che ci saranno gli stessi compound ma nelle loro versione “classica”. C’è però sicuramente da dire che il circuito del RedBull Ring, come caratteristiche tecniche, è piuttosto diverso rispetto al Paul Ricard.

A livello aerodinamico, dopo alcune prove comparative effettuate durante le prove libere, Mercedes è tornata ad utilizzare il pacchetto “standard” smontando le novità sui bargeboards e al diffusore provate da Hamilton. 

Analizzando le prestazioni delle libere 2 di venerdì l’unico team che poteva mettere pressione alla Mercedes era la Ferrari. Ferrari che si è estromessa dalla lotta per la vittoria fin dalle prime curve a causa del tamponamento di Vettel che ha causato anche l’arretramento di diverse posizioni a Kimi Raikkonen. Il pilota finlandese, con gomme UltraSoft è riuscito però a portarsi piuttosto agevolmente al quarto posto girando con un buon ritmo e senza accusare nessun problema di degrado sugli pneumatici. Lo stint del pilota finlandese è stato lunghissimo ed ha sostituito gli pneumatici al giro 33 mentre le due Red Bull, pur utilizzando le SuperSoft, hanno “pittato” al giro 24 e 25.

Se analizziamo il grafico in basso, relativo ai tempi di Raikkonen. possiamo notare la costanza dei tempi della Ferrari numero 7 che in questo fine settimana non ha accusato i problemi avuti in Spagna dove, oltre alla mancanza di performance, Vettel aveva accusato un degrado anomalo delle gomme. 

Tornando davanti, il passo di Lewis Hamilton è da prendere comunque con le pinze. Il quattro volte campione del mondo ha sempre controllato il distacco su Verstappen mantenendolo costantemente intorno ai 5-6 secondi e gestendo la vettura nel migliore dei modi. Prima del pit stop, grazie ad alcuni giri veloci, è riuscito a portare il gap sul secondo in classifica a 10 s mettendo in cassaforte la sua vittoria. Dopo il pit stop, effettuato al giro 33, ha montato le gomme Soft per coprire la scelta fatta da Verstappen e Ricciardo. Visti i giri che mancavano alla fine potevano tranquillamente utilizzare le UltraSoft ma visto il vantaggio hanno preferito scegliere una strategia più conservativa.
GP FRANCIA: nel primo stint Hamilton più veloce di mezzo secondo rispetto a Verstappen 
Se analizziamo il passo del 1°stint possiamo notare la netta superiorità di Hamilton sulla RedBull nonostante che il pilota inglese abbia pensato soprattutto a gestire più che a spingere sull’acceleratore. Le due RedBull e Raikkonen hanno girato sullo stesso ritmo mentre Vettel e Bottas, impegnati a rimontare con una gomma meno prestazionale, la Soft, hanno avuto un ritmo superiore a quello di Hamilton.


Un Vettel che, nonostante il contatto al via, è riuscito a limitare i danni terminando al quinto posto. Vettel è stato autore di sorpassi piuttosto spettacolari ma non si può pensare che la sua sia stata una rimonta incredibile visto la grandissima differenza prestazionale che separa i tre top team da tutti gli altri. Differenza che si è notata in pista tanto che le vetture che ha sorpassato il pilota tedesco sembravano essere di una categoria inferiore.

Se analizziamo lo stint di Vettel con gomme Soft, notiamo che il pit stop degli uomini di Maranello è stato fatto molto in ritardo. Analizzando la linea di tendenza si nota che i tempi hanno iniziato ad alzarsi a partire dal giro 31.


Se Vettel ha rimontato agevolmente la stessa cosa non si può dire per Bottas che nel contatto e nella successiva foratura ha danneggiato piuttosto pesante il diffusore nella zona esterna. Come potete osservare nell’immagine in basso,
sulla vettura di Bottas sono stati danneggiati i profili
ad arco che hanno la funzione di ripulire le turbolenze generate dalla
rotazione delle gomme oltre che parte della sospensione posteriore e i deviatori posizionati dietro le prese d’aria dei freni posteriori. Danni piuttosto importanti che la Mercedes ha quantificato in circa 2 decimi al giro e che hanno creato grossi problemi di bilanciamento sulla vettura del finlandese.  

Sul finire di gara, sfruttando le SuperSoft, Raikkonen è riuscito ad ottenere il terzo gradino del podio riuscendo a guadagnare in pista la posizione su Ricciardo. Il pilota australiano, dopo aver montato le Soft, ha avuto un improvviso calo prestazionale che si pensava fosse dovuto a qualche problema sulla Power Unit. Problemi che invece erano dovuti all’ala anteriore che, inspiegabilmente, ha accusato un cedimento strutturale tanto che si sono completamente rotti i flap superiori, come potete osservare dall’immagine in basso. Secondo il team RedBull la causa di questo
cedimento è da imputare ai detriti cosa che sembra abbastanza improbabile
visto
il come sono ceduti i flap superiori, ossia simmetricamente.
Se analizziamo la media del secondo stint notiamo che il più veloce è stato Lewis Hamilton che, seppur gestendo il ritmo, ha girato con un ritmo migliore di due decimi rispetto a quello di Verstappen. L’unico pilota che ha girato sugli stessi tempi di Hamilton è stato Raikkonen grazie anche alle gomme UltraSoft. 
Concludendo, senza l’errore in partenza, Sebastian Vettel avrebbe potuto ottenere una terza posizione piuttosto tranquilla riuscendo probabilmente anche a mettere pressione a Lewis Hamilton e soprattutto Valtteri Bottas. Ciò era importante soprattutto per il mondiale piloti ma anche per iniziare a stancare la fresca unità motrice del pilota inglese della Mercedes che invece ha potuto gestirla nel migliore dei modi, al contrario di Sebastian Vettel che, per riuscire nella sua rimonta, ha dovuto sfruttare appieno. Ma fortunatamente, pochissimi giorni e si tornerà subito in pista, per un altro capitolo di questa interessantissima stagione 2018 di F1.

Autore: @spontonc

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1 commento

  1. Come mai la Ferrari ha evoluto di così pochi cavalli la sua power unit?Scelta in vista di un grande step di cv o difficoltà nello sviluppo e mancanza di affidabilità.Grazie per il lavoro incredibile che fate ogni volta dando spiegazioni molto chiare e approfondite.

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