I P ZERO PINK HYPERSOFT PRONTI A NUOVI RECORD
Milano, 22 ottobre 2018 – Pink hypersoft, Purple ultrasoft e Red supersoft sono le tre
mescole nominate per il Gran Premio del Messico. I Pink hypersoft saranno usati per la
quinta volta in questa stagione: una novità sul popolare tracciato messicano.
L’Autodromo Hermanos Rodriguez è uno dei circuiti più veloci dell’anno sul quale i piloti
potranno sfruttare fino in fondo proprio il potenziale da record della mescola hypersoft.
La configurazione attuale del tracciato si basa su quella originaria risalente al 1962 e ne
conserva alcuni tratti ‘old school’.
mescole nominate per il Gran Premio del Messico. I Pink hypersoft saranno usati per la
quinta volta in questa stagione: una novità sul popolare tracciato messicano.
L’Autodromo Hermanos Rodriguez è uno dei circuiti più veloci dell’anno sul quale i piloti
potranno sfruttare fino in fondo proprio il potenziale da record della mescola hypersoft.
La configurazione attuale del tracciato si basa su quella originaria risalente al 1962 e ne
conserva alcuni tratti ‘old school’.
IL CIRCUITO DAL PUNTO DI VISTA DEI PNEUMATICI
- Con l’introduzione del Pink hypersoft, le mescole nominate per questa gara sono effettivamente due step più morbide rispetto al 2017, quando furono nominate Yellow soft, Red supersoft e Purple ultrasoft. Tutte le mescole 2018 sono più morbide di uno step rispetto alle equivalenti del 2017.
- L’asfalto è abbastanza liscio e scivoloso: ciò riduce i livelli di usura e degrado dei pneumatici.
- La pit lane è una delle più lunghe di tutta la stagione. Tale fattore aumenta il tempo necessario per la sosta e probabilmente spingerà i Team a scegliere strategie su un solo pit stop.
- Nel 2017, Max Verstappen (Red Bull) ha vinto con un solo pit stop. Alcuni piloti hanno scelto due soste, grazie anche al periodo di virtual safety car.
- Questo tracciato è piuttosto vario: presenta due rettilinei molto veloci (lo scorso anno Sebastian Vettel ha raggiunto i 362,4 km/h) e un settore particolarmente lento e tortuoso, dove sorgeva la famosa Peraltada.
- La gara in Messico presenta un’altitudine maggiore rispetto agli altri gran premi: le monoposto generano meno deportanza con l’aria più rarefatta, e devono riuscire a sfruttare al meglio il grip meccanico offerto dai pneumatici.
MARIO ISOLA – RESPONSABILE CAR RACING
“La nomination per la gara in Messico è effettivamente la stessa che porteremmo su un circuito cittadino. Ci aspettiamo che su questa pista i Team gestiscano i livelli di usura e degrado dei pneumatici al fine di impostare una strategia su una sosta, considerato anche il tempo per percorrere la pit lane. Un altro fattore importante è quello del meteo: in passato si sono viste condizioni molto varie in questo periodo dell’anno. Su questo tracciato negli ultimi anni ci sono stati alcuni incidenti, e le probabilità che entri la safety car superano il 60%. Di conseguenza, è fondamentale per i Team mantenere una certa flessibilità nella strategia di gara”.
QUALI NOVITÀ?
- L’ultimo test di sviluppo slick in ottica 2019 si terrà martedì dopo la gara, con Sauber in pista a Città del Messico.
- Pirelli raggiungerà la 200esima vittoria in F1 dopo questo gran premio: la maggior parte dei successi sono arrivati in regime di monofornitura, dal 2011 a oggi