domenica, Maggio 12, 2024

Binotto: “A Sebastian Vettel non dobbiamo insegnare a guidare…”

Le polemiche in Formula Uno fanno da sempre parte del gioco, soprattutto quando di mezzo c’è la storica Scuderia Ferrari. Monza 2019, edizione numero 70 del Gran Premio d’Italia, sarà ricordata come un trionfo eccezionale per il team di Maranello. Il monegasco Charles Leclerc, capace di centrare una vittoria fenomenale dopo una corsa al cardiopalmo, ottiene un risultato memorabile davanti al pubblico amico, che aspettava questo risultato da 9 lunghi anni. In contrapposizione al grandissimo fine settimana del giovane ferrarista i “soliti” problemi di Sebastian Vettel che, dopo un testacoda alla variante Ascari, rientra in pista frettolosamente centrando la Racing Point dell’incolpevole Lance Stroll, danneggiano peraltro la sua SF90.

La giusta penalità affibbiata al tedesco, oltre ai danni sofferti alla propria vettura, vanificano la gara del 4 volte campione del mondo costretto, oltretutto, a “sopportare” il secondo successo consecutivo del brillantissimo compagno di squadra. Molte (forse troppe) le critiche piovute su Sebastian nel dopo Monza, che di certo non aiutano l’evidente stato confusionale nel quale Vettel è caduto oramai da diverso tempo.

Durante l’esposizione della mostra dedicata alla scuderia di MaranelloUniverso Ferrari”, svoltasi a Fiorano nella giornata di ieri, ha parlato Mattia Binotto. Il tecnico del Cavallino, oltre a santificare il pubblico di Monza, esprime un parere sul delicato momento di Vettel.

L’errore commesso da Sebastian è stato pagato a caro prezzo, sia dal pilota che dalla squadra. Senza questo inconveniente senza dubbio anche lui avrebbe raggiunto il podio. Certamente questi sbagli fanno parte di questo sport e possono succedere. La cosa importante però è rifletterci su, evitando poi che succedano in futuro”, commenta l’ingegnere svizzero.

Sebastian Vettel – Ferrari – Monza 2019

Un pilota che, durante la sua carriera è stato capace di conquistare 4 titoli mondiali, in teoria non ha molto da dimostrare. Della stessa opinione sembra essere Mattia, convinto che Sebastian non abbia bisogno di nessun consiglio per migliorare la sua guida.

“Stiamo parlando [Vettel] di un pilota molto veloce. In futuro avrà altre occasioni per dimostrarlo, d’altronde ad un campione del mondo non si deve certo insegnare a guidare…”, conclude l’ingegnere svizzero.

Malgrado le parole di facciata la delusione del team principal per l’operato di Vettel esiste eccome. L’approccio di Mattia nei confronti di Sebastian durante i prossimi giorni sarà fondamentale. Binotto dovrà  appoggiare il tedesco il più possibile, cercando, insieme a tutta la squadra, di lavorare nella “ricostruzione” di una solidità mentale oramai persa. Il compito, senza dubbio, sarà arduo. Ma, al momento, sembrerebbe l’unica strada percorribile…

Autore: Alessandro Arcari @BerrageizF1

Foto: Federico BasileFedericoBasile FB Photo Images

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