sabato, Aprile 27, 2024

Binotto: “la fiducia della squadra e tra i piloti e indubbiamente aumentata”

Binotto: “la fiducia della squadra e tra i piloti e indubbiamente aumentata”


Un pilota di Formula Uno è un organismo quasi perfetto. O per lo meno l’obiettivo dev’essere quello. Rasentare l’eccellenza sempre e comunque. In macchina durante la guida, così come fuori dall’abitacolo, l’aspetto competitivo risulta fondamentale, capace di spostare gli equilibri psicologici mettendo pressione agli avversari. Sotto questo punto di vista Lewis Hamilton, da qualche anno a questa parte, ha intrapreso una strada al quanto proficua, smantellando la fiducia di Sebastian Vettel pezzo dopo pezzo anche grazie alla comunicazione.

Non si molla niente insomma. Figuriamoci quando in palio c’è la leadership di un team di Formula Uno. Nella sua prima annata in Ferrari sembra averlo capito da subito, Charles Leclerc, presentandosi ai cancelli di partenza della stagione 2019 senza alcun tipo di reverenza verso il pluridecorato compagno di squadra. Al contrario, sopratutto durante la prima parte del campionato, Charles si è forse concentrato fin troppo nella sfida diretta con il tedesco, tralasciando la sua normale curva di apprendimento all’interno della scuderia.

Malgrado i litri d’acqua sul fuoco abilmente gettati da Binotto e collaboratori, le tensioni non sono certo mancate tra i due ferraristi. Tutto sommato, nonostante le dichiarazioni post Gran Premio siano sempre rimaste nella norma, spesso qualcosa non ha funzionato. Del resto la situazione è comprensibile da entrambe le parti. Da un lato il trentaduenne quattro volte campione del mondo, messo sotto contratto a suon di milioni per riportare il titolo a Maranello dopo anni di digiuno. Dall’altra la giovane promessa. Un talento cristallino capace di far sognare i tifosi fin dalle primissime battute del campionato. Entrambi vogliosi di primeggiare. Ad ogni costo. Sempre.

Binotto: “la fiducia della squadra e tra i piloti e indubbiamente aumentata”
Mattia Binotto, team principal Scuderia Ferrari

Analizzando i freddi numeri, il monegasco ha messo dietro il compagno. Oltre precederlo nella classifica mondiale, il pilota della numero 16 ha vinto la prima gara stagionale a Spa-Francorchamps. Ripetendosi la settimana successiva nel bagno di folla di Monza, riportando a casa la vittoria dopo anni di assenza. Senza dimenticare il record di poleposition stagionali, partendo per ben sette volte davanti a tutti. Meglio del campione del mondo in carica. Ottimo biglietto da visita insomma, sventolato senza timore davanti alla faccia spesso spaesata di Sebastian Vettel. Il teutonico, parlando chiaro, sembra essere piombato in un torpore dal quale non riesce più a uscire. Il talento e l’esperienza non mancano. Ma troppo spesso ha sofferto la personalità del compagno di squadra.

Detto questo, tutto sommato la coppia non scoppia. Almeno per il momento. Binotto è stato bravo a tenere in piedi la situazione, anche quando tutto sembrava poter crollare da un momento all’altro. Sicuro che l’esperienza maturata la passata stagione possa giovare a tutti, conscio del suo ruolo all’interno della scuderia, Mattia è convinto di saper affrontare con il giusto piglio la rivalità dei ferraristi.

Quello che è successo lo scorso anno, è stato senza dubbio importante per tutti. Abbiamo parlato delle varie tematiche e chiarito cosa mi aspetto per il futuro. La massima priorità del team è quella di vincere il campionato costruttori, elemento chiave della stagione. I due ragazzi, malgrado possano godere della libertà di correre, devono sempre applicare gli interessi della squadra. D’altronde, se le cose vanno bene all’interno del team, i piloti ne traggono il giusto vantaggio”, sostiene il boss della Rossa.

Binotto: “la fiducia della squadra e tra i piloti e indubbiamente aumentata”
Mattia Binotto, Scuderia Ferrari

C’è da ricordare, spezzando una lancia a favore di entrambi i piloti Ferrari, la tranquillità dimostrata fuori dall’abitacolo almeno nelle dichiarazioni e nei comportamenti, utile a distendere gli animi. Sotto questo punto di vista, il buon senso ha spesso trionfato, malgrado potessero essere solamente dichiarazioni di facciata…

Entrambi sono due persone intelligenti e si stanno conoscendo. Quello che è successo in Russia e in Brasile, durante le fasi dove abbiamo cercato di gestire la situazione, ci ha regalato la possibilità di discutere. Quando lo si fa in maniera trasparente si ci conosce meglio. In questo senso posso affermare che la fiducia della squadra e tra i piloti e indubbiamente aumentata. Tutto questo ci sarà molto utile durante nel 2020”.

Purtroppo, per convalidare le parole del team principal del Cavallino, la strada da percorrere è ancora piuttosto lunga. La situazione Coronavirus, delicatissima in tutto il mondo, continua a prendersi la scena. Negli ultimi giorni si è ipotizzata la partenza nel mese estivo di luglio, con un campionato obbligato a tagliare diverse gare garantendo comunque una buona parte dei Gran Premi presenti all’interno del calendario. Lo scenario in realtà, totalmente incontrollabile al momento, non lascia alcuna certezza. Forse sarebbe meglio trovare tranquillità senza fare previsioni francamente inutili.

Siamo in un momento molto delicato. C’è bisogno di serenità e di passare del tempo con le nostre famiglie ricaricando le batterie. Le tre settimane di fermo, anticipando la pausa estiva, ci serviranno per arrivare più carichi nei mesi successivi, pronti per le due sfide: 2020 e quella del progetto 2021…”

Autore e foto: Alessandro Arcari – @BerrageizF1 

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