Formula 1

GP Russia 2020-Analisi FP2: Ferrari in lotta nel centro classifica

GP Russia 2020-Analisi FP2: Ferrari in lotta nel centro classifica


Bottas contro Hamilton. È questo il responso delle prime libere che si sono disputate sul tracciato di Sochi. Non ci vuole un grande analizzatore di dati per capire che, salvo sorprese, la pole position sarà della Mercedes così come la vittoria della gara.  Le frecce d’argento sono state di gran lunga le auto più veloci sia nella simulazione di qualifica che sulla simulazione di gara. Tra Lewis e Valtteri in queste prime libere ha avuto la meglio il finlandese ma il campione del mondo ha dimostrato di avere la velocità per lottare per la pole position. La Mercedes ha letteralmente fatto il vuoto visto che Ricciardo, terzo classificato, è staccato di oltre 1 secondo. La Renault sembra essere molto competitiva in questo fine settimana sia a livello di vettura (Renault R.S 20) sia come Power Unit visto anche le prestazioni di McLaren con Sainz e Norris al quarto e quinto posto.  Sesto posto per la Racing Point di Perez che, a differenza del compagno di squadra, non sta utilizzando gli sviluppi portati al Mugello (fiancate, prese freni) e nemmeno quelli introdotto in questo fine settimana (ala anteriore). Stroll con la RP20 aggiornata lo troviamo solo in posizione diciassette a causa di un errore nel suo giro lanciato con gomme soft. Delude la Red Bull con Verstappen settimo e Albon dodicesimo. La RB16 non si è adattata perfettamente alle caratteristiche del tracciato e i piloti hanno faticato molto nel trovare il giusto bilanciamento. 

La Rossa è scesa in pista a Sochi con dei piccoli sviluppi aerodinamici sull’ala anteriore (interventi di micro-aerodinamica) e sugli endplate della ‘ala posteriore con l’obiettivo di trovare maggior downforce diminuendo i vortici di estremità. Interventi che sono insufficienti per trasformare un “brutto anatroccolo in cigno”.  La SF1000 di Sochi si è comportata discretamente e sembra essere più competitiva rispetto a quella vista a Spa, Monza e Mugello. A livello di performance l’obiettivo per le qualifiche di domani sarà sempre il solito e cioè portare almeno una vettura in Q3. Nonostante l’ottavo posto di Leclerc e il decimo di Vettel la cosa non sarà così semplice. Che gli sviluppi non siano stati così importanti lo si capisce anche dalle parole di Sebastian: “Il pacchetto aerodinamico si è comportato secondo le aspettative. Non è stato un grande passo. La macchina la sento un po’ meglio rispetto alle ultime settimane. Abbiamo ancora margini di miglioramento, ma non vedremo il quadro reale fino a domani. “


GP Russia 2020-Analisi FP2: Mercedes nettamente superiore nella simulazione di qualifica

Il vantaggio della Mercedes che abbiamo visto in queste prove libere è veramente disarmante. Il terzo classificato è distanziato di oltre 1 secondo nonostante Hamilton e Bottas siano scesi in pista piuttosto presto per realizzare il giro veloce. E sappiamo quanto la pista di Sochi va ad evolversi visto che durante l’anno non viene mai usata e di solito al venerdì è piuttosto “green”. 

Analizzando i best sector la W11 è la più veloce in tutti i settori: quattro decimi nel primo settore, sei decimi nel secondo, quattro decimi nel terzo. Nella lotta in famiglia il pilota finlandese è stato più veloce nei primi due settori ma ha pagato parecchio nel terzo dove Hamilton è stato più veloce di mezzo secondo. Osservando l’ideal lap possiamo notare che ilo miglior tempo era alla portata di Lewis ma, nel suo giro buono, ha commesso un errore in frenata che gli ha creato delle forti vibrazioni agli pneumatici soft.  Il pilota inglese aveva la possibilità di migliorare il suo tempo di oltre mezzo secondo. Va detto che, anche Bottas, nel suo giro veloce non è stato perfetto nel terzo settore e questo lo si evince dal suo best sector che è superiore a quello del pilota inglese.  

Nella lotta per la seconda fila la Renault potrebbe essere un fastidio per la Red Bull visto che la RB16 sembra non adattarsi bene alle caratteristiche del tracciato. Il pilota olandese è sicuramente il favorito per la terza posizione in griglia ma la RB16 dovrà essere migliorata a livello di setup. Nella giornata odierna in casa di Milton Keynes sono stati provati diversi valori di carico per riuscire a trovare il giusto compromesso tra la parte veloce e quella lenta. Da quello che si è capito sembrano orientati per utilizzare un assetto molto similare a quello usato durante le prove libere 2 che prevedeva un minor carico aerodinamico rispetto a quello utilizzato al mattino.  Il pilota olandese, a fine libere, sembrava piuttosto negativo: “Sarà difficile entrare tra i primi 3 in qualifica. Ma stiamo un po’ ‘meglio in assetto di gara. Tutto dipende dal fatto che dobbiamo ridurre ancora il carico aerodinamico cercando di non perdere stabilità”. 

Come comportamento in pista la SF1000 è parsa avere un buon bilanciamento soprattutto con Vettel anche se, Leclerc, dati alla mano è stato più veloce. La differenza tra i due è stata di solo1  decimo ma questo gap poteva essere sicuramente maggiore. Vettel nel suo giuro veloce ha utilizzato una mappatura più aggressiva della Power Unit (Engine 2) mentre Leclerc si è limitato ad utilizzare quella classica delle libere (Engine 5). 

Il pilota tedesco, in condizioni di gara, è riuscito a gestire in miglior modo il compound soft che ha creato grossi problemi di degrado a Leclerc. Se analizziamo i singoli settori, il monegasco, nel primo settore accusa un gap da Bottas 6 decimi contro i 9 di Vettel. Nel secondo settore Charles paga altri 6 decimi e Vettel 8. Nel terzo, quello guidato e composto da tante curva a 90°, Leclerc paga da Hamilton 8 decimi e Leclerc 7 decimi. Il tedesco non è parso così fiducioso di entrare nella Q3: “Probabilmente qualcuno oggi non ha fatto un giro ottimale. Le Alpha Tauri non hanno ancora mostrato tutto. Sono più forti di quanto dicono i tempi sul giro”


GP Russia 2020-Analisi FP2: Lotta serrata nel centro classifica.

Nel primo stint tutti i piloti analizzati hanno utilizzato le soft ad eccezione di Hamilton che si è concentrato sulle medie. La scelta di Lewis è stata dettata dal bloccaggio avuto nel giro veloce che gli ha creato grossi problemi di vibrazione e per questo ha deciso di utilizzare il compound “giallo”.  I passi gara ci dicono che Mercedes è la più veloce con Verstappen che, almeno sul ritmo gara, sembra essere la terza forza in pista. Nei team di centro classifica sembra esserci una gran lotta con Racing Point, Ferrari, McLaren e Renault molto vicini. 

Nel secondo stint quello che è balzato agli occhi di tutti è la bontà della gomma hard che si è dimostrata molto veloce e costante. Il grafico in basso mostra i crono realizzati da Bottas che è stato il pilota che ha effettuato il maggior numero di giri con la mescola più dura. 

Il passo gara ci mostra una situazione analoga a quella descritta nell’analisi del primo stint. Mercedes è la più veloce con Verstappen terza forza ma molto staccato dal duo BottasHamilton. Sui conferma un grande equilibrio tra i team di centro classifica con Renault e Racing Point che sembrano avere qualcosa in più rispetto a McLaren e Ferrari

A livello strategico, secondo i dati Pirelli, sarà complicato riuscire a terminare la gara con una sola sosta utilizzando la strategia soft-medie. La sosta aggiuntiva su questa pista è molto penalizzante anche perché il limite in pit lane è di soli 60 km/h. Non sono così convinto che alcuni team cercheranno il passaggio nel Q3 con le medie per non avere svantaggi in partenza che, su questo tracciato, è veramente cruciale.


Autore e grafici: Cristiano Sponton – @csponton

Foto: Formula Uno – Ferrari

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Pubblicato da
Cristiano Sponton