sabato, Aprile 27, 2024

Analisi Pirelli 2021: un’incognita da non sottovalutare…

Analisi Pirelli 2021: Un’incognita da non sottovalutare…


Pirelli porterà una gomma dalla nuova costruzione nel campionato del mondo 2021: le novità sono mirate a un notevole aumento della resistenza, per garantire un’integrità strutturale che possa scongiurare problemi simili a quelli avuti a Silverstone nella passata stagione. Uno dei fattori chiave per il campionato che ci si appresta a vivere, quindi, sarà il cambio delle coperture. Consentendo l’utilizzo di pressioni decisamente più basse, l’irrigidimento della spalla ha portato a un incremento del peso complessivo sul set di circa 2,5Kg. Tale aumento però non è stato distribuito equamente, perché la rigidezza è stata applicata soprattutto al treno anteriore. Realizzare lo stesso cambio in percentuale sul posteriore, avrebbe compromesso eccessivamente l’aerodinamica del retrotreno.

I piloti non si sono mostrati particolarmente fiduciosi sulle performances in pista, come abbiamo potuto ascoltare direttamente dalle loro voci nei vari commenti via radio. La gomma C3 testata in Bahrein ha di fatto mostrato un passo fino a 7 decimi più lento rispetto alle specifiche 2020. Merito dei Kg in più ma non solo. Nel disegno a seguire, è messo in risalto come le anteriori 2021 saranno lievemente più bombate sul fianco, visto lo spessore maggiorato della carcassa.

Analisi Pirelli 2021

Non si parla solamente di un 5% o di piccoli numeri. Attraverso i dati estrapolati dalle nostre simulazioni, abbiamo verificato miglioramenti ben più ampi, necessari a garantire adeguati standard di sicurezza e mantenere inalterata la competitività del prodotto.Mario Isola, manager della casa milanese, ha inoltre fatto sapere come le gomme siano state testate attraverso prove indoor nei laboratori Pirelli già da parecchio tempo, fornendo ai team parecchi dati al riguardo. I piloti hanno notato come le nuove “calzature” abbiano un bilanciamento sottosterzante, indirizzando gli ingegneri sull’assetto consono da utilizzare. Ciò malgrado, questi test non sono del tutto assimilabili alla realtà, campo in cui entrano in gioco molti più fattori. La maggior rigidità strutturale riduce il grip meccanico generato nella tenuta laterale dalla gomma.

Sebbene questo dato potrebbe sembrare non troppo rilevante, in realtà, considerate le forze d’inerzia in gioco ad alte velocità, può senza dubbio costituire un grattacapo per gli ingegneri delle varie scuderie. Per far fronte a questo fattore ci sarà molto lavoro da fare. Una sfida nella sfida insomma. Sotto questo aspetto, la squadra in grado di adattarsi più rapidamente a questo nuovo tipo di copertura, al momento vero punto interrogativo, potrebbe avere grossi vantaggi nell’immediato. Resta da capire se ci sarà una sorta di lotta contro gli pneumatici come nel 2019, oppure, se per questa stagione, le idee saranno un pelo più chiare…


Autore: Christina Falavena – @CFalavena

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