domenica, Dicembre 1, 2024

Motorsport: l’importanza del simulatore

Motorsport: l’importanza del simulatore 


Simulatore. Una parola presente nel Motorsport a 360°. Dispositivo capace di riprodurre particolari condizioni ambientali, fisiche e chimiche in cui si svolge una funzione, accelera notevolmente i processi di apprendimento. Oramai da diversi anni, la carenza di test in pista ha spinto i team delle varie categorie del mondo automobilistico verso il virtuale. Per questa semplice ragione, prescindere da questo fedele strumento non è oramai più possibile.

Esattamente come per la galleria del vento o la fluidodinamica computazionale (CFD), il simulatore va definito come dispositivo in grado di fare la differenza. Molta di più di quanto in realtà si possa davvero immaginare. L’obiettivo è quello di creare un modello virtuale della vettura per studiarne il comportamento e, conseguentemente, migliorarne la performance. Va quindi sottolineata l’importanza nel calibrare tale dispositivo. Lo scopo del pilota è quello di familiarizzare quanto più possibile con il simulatore. Successivamente, grazie al lavoro degli ingegneri, si potranno testare le diverse configurazioni di assetto. I dati ottenuti verranno poi messi a confronto con quelli reali raccolti in pista. 

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Si può inoltre accedere a differenti scenari virtuali in tempi molto ridotti. A tal riguardo i vantaggi sono diversi, avendo la possibilità di cambiare in pochi minuti parametri quali grip, temperature e assetti, senza dover necessariamente fronteggiare tempi morti. Per di più, l’utilizzo di un simulatore può far conoscere ai piloti eventuali tracciati sui quali ad esempio non hanno mai corso, aiutandoli così a capire il funzionamento degli pneumatici ancor prima di scendere in pista.

Per mettere tutto in pratica le attrezzature sono pertanto fondamentali. Attenzione… non parliamo di giocattoli, ma bensì di strumenti professionali. Azienda leader nel settore, Wave Italy nasce per offrire un’esperienza di guida eccezionale. Fondata nel 2015 a Maranello, l’azienda italiana è composta da un team di esperti che si occupano con entusiasmo, dedizione e competenza delle varie fasi di realizzazione dei simulatori di guida: hardware, software, design, meccanica, motion, controllo e sicurezza. 

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Dalla progettazione allo sviluppo dei prototipi, fino alla produzione, vendita e assistenza. Ogni singolo dettaglio è pensato per garantire massima qualità sotto ogni aspetto, esaltando l’esperienza di guida e la gestione del prodotto in una struttura dedicata al pubblico. D’altronde solamente la simulazione di guida professionale sa riprodurre le reali emozioni della pista, derivanti dagli aspetti tecnici che riproducono fedelmente le sensazioni fisiche.

Alcuni simulatori utilizzati nel mondo del Motorsport, come ad esempio il famoso “ragno Dallara”, tendono a replicare in parte le forze G. Questo fattore provoca spesso ai piloti una sorta di effetto “mal di mare”. La struttura viene infatti spostata bruscamente per simulare una forza laterale, mentre l’occhio che guarda la pista simulata non vede affatto questo “spostamento” dell’auto. Questi due segnali contrastanti che arrivano al cervello provocano appunto l’effetto indesiderato, proprio come avviene all’interno di un nave in mare.

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Questa spiacevole sensazione non si proverà nel Wave Professional Training center, in quanto le forze G (che si allenano in palestra) non sono riprodotte. Grazie al simulatore Phoenix Pro, lo scuotimento legato al sedile garantisce un allenamento in grado di replicare, con il massimo dettaglio, ogni situazione che il pilota vive nella reale attività di pista.

Durante le sessioni di allenamento, il pilota viene supportato al fine di migliorare abilità di guida e strategia di gara, utilizzando diverse modalità e tecnologie. L’accuratezza dei modelli fisici delle vetture, così come i dettagli dei vari tracciati, offrono la possibilità di prepararsi in maniera completa al week end di gara. Si potrà quindi simulare per intero l’esperienza di guida, personalizzandola secondo le proprie esigenze.

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La presenza di un driver coach, sommata all’utilizzo della telemetria in live-timing, offrirà una competenza enorme. Correggere errori e imperfezioni nella guida, significa creare un bagaglio tecnico che il pilota potrà successivamente mettere in pratica sulla pista reale, ottimizzando le proprie skills al volante. A supporto delle nostre parole, ecco la testimonianza di Matteo Nannini, pilota di Formula 2 per il team HWA AG, cliente assiduo del Wave Professional Training center.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

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