sabato, Luglio 27, 2024

Gli attuatori DRS mettono in crisi l’affidabilità della RB16B: Red Bull cerca soluzioni per il finale di stagione

Generalmente quando in F1 si affronta il tema dell’affidabilità, soprattutto in questo momento della stagione, lo si fa andando a prendere in esame il parco motori presente all’interno delle squadre. La fine del campionato, però, nel caso della Red Bull ci porta a sviare l’attenzione sull’ala posteriore, elemento che nelle ultime settimane sta causando qualche grattacapo di troppo agli uomini di Milton Keynes.

Sull’ala posteriore da medio carico infatti sarebbe stato riscontrato un problema non di poco conto. Quando il flap mobile del sistema DRS viene azionato in rettilineo, l’attuatore non riesce a resistere alla forza necessaria per tenere l’elemento perfettamente in posizione orizzontale, dando vita ad un vistosissimo fenomeno oscillatorio.

F1
Gp Qatar 2021: Max Verstappen (Red Bull Racing Honda) in pista a Losail su gomme Medie

Un comportamento assolutamente non voluto dal team. Oltre che a produrre effetti nocivi dal punto di vista aerodinamico, potrebbe anche essere un pericolo per i piloti presenti in pista. Fortunatamente per Red Bull, finora tali episodi si sono sempre verificati nel corso delle prove libere con i tecnici che hanno trovato una buona soluzione in vista di qualifiche e gara. Se detta anomalia si fosse manifestata in una delle sessioni ufficiali avrebbe portato i commissari, per ragioni di sicurezza, a dover ordinare il ritiro della vettura.

Che la situazione sia abbastanza delicata lo si capisce dal fatto che i tecnici, dopo vari e vani tentativi, in Qatar abbiano deciso di eludere il problema andando ad equipaggiare le RB16B con l’ala posteriore da alto carico in cui era presente un attuatore più robusto. È chiaro che se da un lato tale scelta ha permesso a Verstappen di correre in sicurezza, dall’altro lo ha svantaggiato in termini di velocità sul dritto impedendogli di correre al massimo delle sue potenzialità. Concetto ribadito anche dal team principal Christian Horner a seguito del Gp di Losail.

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Christian Horner, team principal Red Bull Racing Honda, stagione 2021

In Red Bull urgono soluzioni. Le prossime gare verranno disputate su dei tracciati molto veloci dove sarà richiesta l’adozione di ale posteriori da medio basso carico aerodinamico. In quei casi puntare sull’utilizzo di una differente configurazione aero sarebbe una mossa ancor più penalizzante. Un’ipotesi che non deve neanche essere presa in considerazione. Il manager britannico è fiducioso che in questi giorni di preparazione, i tecnici possano mettere in pratica le giuste contromisure per sistemare gli attuatori e riuscire a disputare i prossimi appuntamenti con la giusta specifica tecnica in completa sicurezza.

Come dicevamo, il team austriaco ha omologato due diversi attuatori per questa stagione, uno per le diverse configurazioni di ala. Ridisegnare detti elementi oltre che economicamente sconveniente a questo punto della stagione, non sarà neppure possibile in quanto il team dovrebbe ricorrere all’uso di un gettone di sviluppo. Token già utilizzati all’inizio dell’anno (2 su 2 disponibili) per modificare la scatola del cambio.

Saranno comunque consentite delle piccole modifiche per garantire un certo grado di affidabilità. Horner non si dice preoccupato in tal senso: il team utilizza questo tipo di attuatori ormai da anni. Si tratterà dunque di andare soltanto a selezionare quei particolari che si ritengono possano garantire un alto livello di sicurezza per gli ultimi Gp.


F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula Uno – Red Bull Racing Honda 

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