giovedì, Maggio 16, 2024

Ferrari: Binotto, Sainz e i risvolti psicologici innecessari

Settimana di F1. Le chiacchiere poco a poco vanno diradandosi per lasciare spazio ai protagonisti. Jeddah, una pista tutta da scoprire. Molte, forse troppe le incognite che si aggirano attorno al neo tracciato che sorge nello stato dell’Arabia Saudita. La stessa Pirelli ha fatto sapere che saranno diverse le situazioni da attenzionare con estrema cautela.

Al vertice l’acerrima lotta al titolo continua. Mercedes vs Red Bull, due scuderie che se le danno di santa ragione dall’inizio del mondiale. Anche se non proprio tutti sono d’accordo (leggi qui per saperne di più), sembrerebbe la che la scuderia tedesca possa godere di alcuni vantaggi legati al layout della pista. Le caratteristiche della W12 paiono, almeno sulla carta, sposarsi alla perfezione secondo i dati raccolti al simulatore guidando le Frecce Nere.

Dall’altra parte le RB16B hanno ampiamente dimostrato la loro grande competitività in diverse situazioni. Anche in scenari dove non erano affatto considerate le favorite. Ecco perchè, tenendo ben presente l’ignoto che inevitabilmente avvolge un evento inedito sotto vari aspetti, dare per spacciate le vetture austriache non dovrebbe rientrare in una casistica poi così gettonata.

F1
Max Verstappen (Red Bull Racing) – Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team)

Best of the rest, la battaglia dietro le quinte della F1. McLaren nutre diverse aspettative nell’approccio a Jeddah, convinta di poter emergere e battere l’avversario diretto. Tuttavia, trentanove punti e mezzo da recuperare sulla Ferrari, considerando il livello competitivo sciorinato dal team italiano negli ultimi tempi, sembrano davvero troppi. Ma l’occasione e sopratutto la matematica, d’altronde, non condannano le speranze della storica scuderia britannica.

Il Cavallino Rampante ha comunque la tranquillità del grande vantaggio in classifica acquisito durante gli ultimi round del mondiale di F1. Un quadretto costruito poco a poco. Guadagnato grazie alla costanza dei due piloti, Charles e Carlos, capaci di profondere il giusto impegno ed eguagliarsi nelle prestazioni. Un duo che funziona anche fuori dalla pista e che, inspiegabilmente, dev’essere messo in qualche modo in discussione da chi il team lo guida.

Sì… parliamo proprio di lui. L’ingegnere spilungone. Un comunicatore impacciato e a volte fuori luogo. L’intenzionalità delle sue parole non può essere intesa come tale. Eppure talune dichiarazioni, sebbene estrapolate da un contesto del tutto avulso dal fine settimana di gara, non appaiono affatto incoraggianti per chi come Carlos alimenta sogni di gloria presenti e futuri a Maranello.

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lo spagnolo Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) saluta il pubblico presente sugli spalti durante il Gran Premio del Brasile edizione 2021

E allora viene da chiedersi perchè. Il motivo di lanciarsi in una dichiarazione d’amore sportiva pubblica che a nessuno giova. Nemmeno a Leclerc, pilota dal carattere di ferro al quale non serve di certo l’elogio di tanto in tanto per esprimersi al meglio.

Ragazzo posato e intelligente, Sainz ha senz’alto digerito tale scenario psicologico. L’incontro con i pensieri, ciononostante, arriva a prescindere dalla nostra volontà e in questo caso, con ogni probabilità, potrebbe comunque minare talune certezze insite nello spagnolo. Un’illusione è una distorsione di una percezione sensoriale o cognitiva, causata dal modo in cui il cervello è solito organizzare ed interpretare le informazioni che riceve.

Fuori luogo, inopportune, inappropriate e in qualche modo ingiuste, le potenziali risultanze negative della sviolinata svizzera possono in qualche modo intaccare le certezze di un pilota, Carlos da Madrid, in grado di mettere in mostra talento, dedizione e risultati all’altezza da quando veste i colori della Ferrari? Oppure il temperamento dell’iberico, spesso nascosto tra le pieghe di una carattere mite ma in realtà esplosivo, terranno a bada tali questioni? Lo scopriremo presto, magari già a Jeddah?

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l’italo svizzero Mattia Binotto, team principal della storica Scuderia Ferrari

Una cosa è certa, riflettendo sulla questione che di fatto prepondera nello scritto. Su determinati argomenti, forse, a volte, sarebbe meglio non esprimersi. O ancora meglio basserebbe farlo ma nel modo giusto. Contesto che purtroppo non sempre pare essere nelle corde di chi, sino a prova contraria, dovrebbe fare della giustezza una delle armi fondamentali per tenere ben saldo il duo che raccoglie in pista il risultato del lavoro di centinaia di persone.


F1-Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Foto: Scuderia Ferrari

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