lunedì, Ottobre 7, 2024

Ferrari 2022: la difficile scelta di Elkann

F1. Non sarà in Ferrari il futuro di Jean Todt e Valentino Rossi. Questa è stata la decisione del presidente del Cavallino Rampante John Elkann e di Antonello Colletta, responsabile delle attività GT della Scuderia di Maranello. I due hanno scelto di non variare l’organigramma delle rispettive squadre. Il dirigente sportivo classe 1946 non figura tra i nomi presentati Benedetto Vigna, CEO della Rossa, in merito al nuovo organigramma. Il nove volte iridato del Motomondiale, invece, farà parte del team Audi WRT per la stagione del GTWCE.

L’ex presidente della FIA avrebbe ricoperto il ruolo di super-consulente, rappresentando di conseguenza la figura di riferimento dello stesso Elkann e del team principal Mattia Binotto anche sul fronte politico e non solo manageriale. Il manager italo-statunitense ha deciso di proseguire sulla medesima lunghezza d’onda senza stravolgere i piani aziendali, tenendo anche conto della forte personalità del transalpino.

Elkann vuole monitorare in prima persona sia la stagione della rivoluzione in Formula 1 sia il ritorno della Ferrari nel 2023 nel WEC nella classe Hypercar. Secondo varie indiscrezioni, Todt avrebbe compreso la decisione dell’attuale presidente del Cavallino Rampante ma allo stesso tempo sarebbe rimasto deluso per l’occasione sfumata.

Rossi si confronta con Schumacher nel corso di un test con la Ferrari
Valentino Rossi a colloquio con Michael Schumacher nel corso di un test con la Ferrari

Per quanto riguarda Rossi, invece, il nove volte campione del mondo nel motomondiale aveva aspettato nel dare una risposta definitiva a BMW e Audi in attesa di sapere quale sarebbe stata la decisione della casa automobilistica modenese. Alla fine la scelta di Coletta non è ricaduta sul pluri iridato di Tavullia data la sua inesperienza nel mondo del Gran Turismo.

A quanto pare Elkann non ha deciso di non puntare sul ritorno di Todt, convinto che alcune divergenze sugli aspetti decisionali avrebbero potuto implicare la situazione visto la forte personalità dell’ex team principal della Rossa. Guardando l’altra faccia della medaglia, però, una figura come quella del francese sarebbe stata fondamentale da un punto di vista politico. Questo è stato uno degli aspetti che sono mancati maggiormente alla Ferrari nell’arco delle ultime stagioni. Basti pensare a come la scorsa stagione il team Red Bull sia riuscita a destabilizzare Mercedes anche con le battaglie politiche.


F1-Autore: Dennis Ciracì@dennycira

Foto: MotoGP

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