venerdì, Aprile 19, 2024

Alpine A522: la vera incognita è la power unit

F1 – Le abbiamo ormai viste quasi tutte. Alcune si sono mostrate senza filtri, altre hanno girato con livree camuffate, altre ancora hanno provato a dribblare fotografi e cameramen con scarso successo. Alla chiamata delle vetture di nuova generazione manca solo l’Alpine che si lascerà osservare stasera prima di mettere le gomme in pista per la prima tre giorni di test spagnola.

Per la compagine francese, sconquassata da un riassetto dirigenziale che le ha dato una nuova struttura, è tempo di calare la maschera e puntare a stanziare stabilmente nelle zone nobili della classifica. Fernando Alonso non ha negato che il suo ritorno in F1 era mirato a provare a vincere il terzo titolo che rincorre ormai da quindici anni. Cosa che passa attraverso una macchina competitiva, adattabile ad ogni pista e che possa finalmente contare su una power unit affidabile e potente.

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La scuderia Alpine F1 Team al completo festeggia il podio di Fernando Alonso nel Gran Premio del Qatar edizione 2021 – Gp Qatar 2021

Renault, a tal proposito, ha approntato un motore completamente nuovo per questa stagione e per quelle che si succederanno fino a fine 2025, ossia quando arriverà un cambio normativo che dovrebbe sensibilmente semplificare le power unit turbo-ibride. Il V6 della Losanga adotterà il concetto di turbina e compressore split sperimentato con successo da Mercedes.

Per ottenere più potenza e, di conseguenza, più performance il CEO di Alpine, Laurent Rossi, ha riferito di aver esortato il suo staff di motoristi a non battere un sentiero sicuro e conosciuto concentrandosi solo sull’affidabilità. La ricerca di performance è stata messa in cima alla lista delle necessità. Alla base di questo concetto c’è un ragionamento logico preciso che suona più o meno così: è più facile risolvere i problemi di affidabilità di un motore fragile ma potente piuttosto che trovare cavalli in una power unit debole ma duratura. Non fa un piaga.

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lo spagnolo Fernando Alonso (Alpine F1 Team) festeggia sul podio il terzo posto al Gran Premio del Qatar edizione 2021

Rossi, in effetti, adegua la sua visione al contesto normativo vigente. Quando i propulsori saranno congelati, è possibile introdurre novità, ovviamente condivise con la FIA, atte a risolvere eventuali problematiche di affidabilità. Sarà invece vietato operare cambiamenti che aumentino le prestazioni senza la giustificazione della durata nel tempo.

Durante lo sviluppo dell’unità 2022, ha spiegato il CEO di origini italiane, ci sono stati un paio di momenti in cui l’affidabilità era venuta a mancare. Ma si sarebbe trattato di una scelta consapevole. In Renault hanno quindi stabilito di rompere con un passato conservativo per aprirsi ad un futuro aggressivo mettendo in conto problemi di solidità strutturale. Che potrebbero essere stati superati visto che ai banchi il V6 transalpino ha girato senza particolari patemi per un paio di settimane.

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Laurent Rossi, CEO di Alpine e “nemico” di Alain Prost

Molti i chilometri messi nel carniere ad aumentare la fiducia di un team che ad un certo punto era seriamente preoccupato di andare incontro ad un’annata di lacrime e dolore. La power unit di nuova generazione sarà sviluppata partendo dal turbo diviso e da una parte endotermica profondamente rivista, non solo per adeguarsi ai biocarburanti E10.

Il motore è stato completamente ridisegnato. Si tratta di un sistema nuovo nel concetto. Sarà anche più compatto e leggero, cosa che offrirà la possibilità di abbassare il baricentro e, contestualmente, di spostare l’intera unità propulsiva ancor più vicino alla schiena del pilota. A tutto vantaggio della ripartizione dei pesi.

Un motore, a detta di Rossi, in grado di funzionare in una gamma molto più ampia di condizioni, temperatura e pressione. Ecco perché in Alpine F1 pensano che sarà un punto di svolta che potrebbe permettere di recuperare, o almeno di ridurre sensibilmente, il divario rispetto ai motoristi più all’avanguardia.

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Il propulsore V8 aspirato Renault RS27

Tra poche ore vedremo la A522 con la quale Alonso ed Ocon puntano a risalire la china. Già un primo impatto visivo ci dirà se le forme sono effettivamente state compattate rispetto al modello 2021 in cui la sezione frontale era veramente ingombrante.

Naturalmente sarà la pista a dire se gli uomini di Enstone avranno imbroccato la strada giusta dopo anni di sofferenza nel “mischione” di centro classifica. Il repulisti operato da Rossi (leggi qui), che ha coinvolto Alain Prost e Marcin Budkowski salutati senza troppe cerimonie, deve necessariamente portare ad una svolta. Altrimenti, nella più tragica tradizione francese, a rotolare potrebbe proprio essere la testa del suddetto CEO. Metaforicamente, s’intenda…


F1-Autore: Diego Catalano@diegocat1977

Foto: F1, Alpine

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