venerdì, Marzo 29, 2024

Hamilton ammette le difficoltà, ma Mercedes è pronta a reagire

F1 – Dopo Abu Dhabi Lewis Hamilton e Max Verstappen si sono visti di sfuggita nei paddock di Montmelò e di Sakhir nonché per le rituali foto di presentazione della stagione 2022. In pista si sono incontranti marginalmente, quando l’agonismo era ben riposto in un cassetto. Da domenica la musica cambierà. Si ritornerà a fare sul serio e i due protagonisti assoluti del campionato 2021 potrebbero ritornare ad incrociare le ruote.

Il condizionale è d’obbligo perché al momento c’è la sensazione che tra la Mercedes W13 e la Red Bull R18 ci sia una distanza tale che difficilmente i due potranno seriamente essere ingaggiati a duello. Almeno questo hanno detto i test della settimana scorsa. Se la creatura di Adrian Newey sembra già “in target”, la stessa cosa non si può dire dell’arma della Stella a Tre Punte ancora alle prese con problemi di set-up derivanti dal porpoising che deve essere risolto con una certa solerzia del team campione del mondo se vuole covare concrete velleità di alta classifica.

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La Mercedes W13 che qualche grattacapo sta creando agli ingegneri anglo-tedeschi

Se ascoltiamo le dichiarazioni dei contendenti ci accorgiamo che siamo nel bel mezzo della solita guerra verbale mirata a spostare la pressione nel campo avversario. Hamilton sottolinea le difficoltà della sua Freccia d’Argento e al contempo esalta Red Bull e Ferrari descritte come le vere – ed uniche – candidate alla lotta iridata. Dall’altro lato Verstappen, pur consapevole della forza della sua vettura, che fa spallucce e dice di non fidarsi di una Mercedes in crisi e che starebbe, come da tradizione consolidata, giocando a nascondino quando il cronometro ha una valenza molto relativa.

Al di là delle difficoltà, vere o presunte che siano, l’obiettivo di Hamilton dopo la doccia fredda di Yas Marina è quello di riconquistare quell’ottavo titolo sfuggito sulla sirena finale per motivi che hanno indotto il governo della F1 a rivedere cariche, ruoli e procedure decisionali (leggi qui).

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F1 – Mohammed Ben Sulayem, presidente della FIA

Tutta la mia vita è stata dedicata alla vittoria – ha detto il sette volte campione del mondo ad un evento correlato all’Expo di Dubai – Corro da 29 anni avendo quella mentalità di sapere sempre che puoi essere migliore. Penso che durante questo periodo mi sono reso conto che vincere non è tutto e che a volte, quando perdi, in realtà cresci. Il mio consiglio per le persone è di non aver paura del fallimento perché lo incontrerai sempre sulla strada del successo“.

La determinazione del britannico a rialzarsi dopo le sconfitte passa però per una vettura che gli possa dargli la possibilità di competere ai massimi livelli. Fu così nel 2017 dopo aver perso il mondiale nei confronti di Nico Rosberg. Lui, Lewis, ci mise del suo superando qualche difficoltà iniziale della macchina. Il team rispose in maniera perentoria assecondando la crescita del britannico che portò a casa il quarto titolo della carriera e soprattutto offrì una nuova e più efficace versione di sé.

Hamilton è conscio della sfida che lo attende. Sia al via del campionato che nell’arco dell’intera annata. “In Bahrain sarà dura. Andrà meglio di quanto non sia andata nei test ma ci sono macchine che sembrano abbastanza veloci, come l’Alfa Romeo di Valtteri Bottas“.

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F1 – Alfa Romeo C42

Naturalmente non può essere il suo ex compagno il riferimento nella lotta al titolo. La stella polare è e resta chi ha sul musetto il numero uno: “Ovviamente la Red Bull sembra straordinariamente veloce in questo momento, così come la Ferrari. Ma noi siamo la squadra migliore, quindi…“.

La chiosa del pilota di Stevenage sintetizza perfettamente lo stato delle cose: Lewis ha piena e totale fiducia nella squadra nella quale ha creduto sin dal momento in cui Niki Lauda gli paventò l’ipotesi del trasferimento mostrandogli un progetto vincente che tale si è rivelato.

Questa sarà la decima stagione di un legame solidissimo e ricco di soddisfazioni. Anche se l’inizio di campionato sarà in salita, il team di Brackley ha dimostrato di avere gli strumenti per chiamarsi fuori dalle sabbie mobili. Ed è questa la speranza alla quale Hamilton è ancorato per provare, nei prossimi due anni di contratto, a raggiungere quota otto.


F1-Autore: Diego Catalano @diegocat1977

Foto: F1, Mercedes AMG F1, Alfa Romeo

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